Un altro frutto del ricatto - L´Agenda rossa continua a servire Stampa
Scritto da Salvatore Borsellino   
Mercoledì 08 Ottobre 2008 16:44
Roma | 8 ottobre 2008
 
Contro la stessa richiesta della Procura Generale della Cassazione accolto il ricorso di Contrada, chiedeva il differimento della pena
 
Corte di Cassazione

Il tribunale della sorveglianza di Napoli deve riesaminare la richiesta di differimento pena avanzata da Bruno Contrada, l'ex numero tre del Sisde condannato in via definitiva a 10 anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa.


Lo ha deciso la prima sezione penale della Cassazione, annullando con rinvio l'ordinanza del tribunale di sorveglianza di Napoli che, nel luglio scorso, aveva detto no al differimento della pena. Il tribunale napoletano, con la stessa pronuncia, aveva invece concesso i domiciliari a Contrada, dopo una lunga detenzione nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.

La Procura generale della Cassazione aveva chiesto di respingere la richiesta di differimento della pena per un anno presentata da Bruno Contrada.

Proprio ieri la Suprema Corte aveva respinto la richiesta del difensore dell'ex funzionario del Sisde volta ad ottenere una revisione del processo.

Comments:

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morris2  - ???   |2008-10-08 19:29:22
...dopo una lunga detenzione...

7 mesi su 10 anni è una lunga
detenzione?!?!
Vorrei che cominciassero a circolare i nomi e cognomi delle
persone (giudici avvocati ecc...) che si coprono così tanto di ridicolo. Così
magari avremmo la possibilità di incontrarli x strada o in TV e magari di
sputargli in faccia.
Salvatore, so che stasera sarà nella mia città, a
Brescia, e mi dispiace un sacco non poter venire a sentire dal vivo le sue
parole e la sua voce.
Grazie per quello che sta facendo, non solo per Paolo ma
per tutti noi
Morris.
Fabio   |2008-10-08 19:49:09
mi sa che Contrada è stato in carcere anche durante il processo per la custodia
cautelare..tre anni ha passato in carcere, comunque ne rimangono sette che per
me deve scontare in carcere, perchè uno che sta male, dovrebbe prima parlare e
raccontarci quello che sa, altrimenti prendiamo la chiave della sua cella e la
buttiamo in un pozzo senza fondo...Contrada sei un servitore dello stato
deviato, e il tuo avvocato Lipera è un mafioso amico di Leoluca Bagarella,
anche lui dovrebbe stare in carcere perchè è un colletto bianco a disposizione
della mafia.
Sono contento che non ci sarà la revisione del processo di questo
infedele servitore dello stato ma gli arresti domiciliari sono un regalo e fanno
parte della trattativa mafia-stato. I ros hanno molte colpe e farebbero bene a
parlare di quella trattativa...per me Mori è come Contrada...
Paolo sempre a
fianco della verità e giustizia...grazie Salvatore
Dolly  - non posso tacere, scusate   |2008-10-09 11:35:09
non sto certo dalla parte di contrada, e l'ho sottolineato più di una volta,
urlandolo in prima linea e tanti di voi lo sanno. ma non posso più stare con le
mani in mano quando sotto i miei occhi passano poco velate illazioni sui ros, su
Mori e di conseguenza su chi era ai suoi ordini (sappiamo tutti di chi sto
parlando). Forse perchè conosco chi ha dato L'INTERA PROPRIA VITA per le strade
e i vicoli condannandosi ad un 41bis non meno restrittivo di quello dei mafiosi
arrestati, forse perchè so, e voi piu' di tutti dovreste sapere, quanto
calunniare e isolare un SERVITORE DELLO STATO significhi metterlo sull'altare
dei sacrifici di cosa nostra. Adesso basta. Sto con Paolo, sto con chi lotta,
sto con chi vuole scoffiggere la contiguità e l'omertà, e sto con chi combatte
nel silenzio e nell'umiltà, e non posso stare più a guardare mentre ancora e
ancora lo si colpisce alle spalle. Rispetto alla divisa, rispetto all'uomo,
rispetto al combattente...nessuno di noi ha passato un solo giorno tra i vicoli
di Bagheria con l'adrenalina a mille per pochi spiccioli al mese spinto dal solo
istinto innato e puro di buttare un pezzo di ingiustizia nella spazzatura...e lo
hanno fatto per noi, nessuna gloria, nessun riconoscimento. Dire che Mori è
come Contrada è qualcosa che colpisce a fondo il mio cuore e non ha nulla a che
vedere con la lotta di Salvatore, che è la mia. che è la nostra. Informiamoci,
prima di dire cose cosi' PESANTI. Guardiamo a 360 gradi, senza pregiudizi o
condizionamenti esterni. Sono a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento e
mi scuso per l'irruenza...ma io sto con quei ros, nell'anima, e offendere il
loro operato e la loro dignità, è offendere una parte di
me.
umilmente
apache
salvatore  - Col. Mori e Cap. Ultimo   |2008-10-09 16:57:54
Scusami Dolly ma non sono assolutamente d'accordo su quanto dici in questo
commento. Dare un giudizio, quale esso sia, sul col. Mori non significa
assolutamente attaccare anche il Cap. Ultimo solo perchè sono stati entrambi
imputati in un procedimento giudiziario per il quale peranlro alla fine sono
risultati assolti. Sarebbe come dire che dare un giudizio negativo, o peggio, su
Pietro Giammanco, che di Paolo Borsellino era il capo significhi attaccare anche
quest'ultimo.
Lo stesso per quanto riguarda i Ros, attaccare o dare un giudizio
su un componente dei Ros non significa buttare fango sui Ros, io non mi sogno di
difendere la magistratura nel suo complesso, nella magistratura ci sono
sicuramente magistrati corrotti ed anche collusi, io, quando lo ritengo
necessario, difendo i singoli giudici o faccio lo stesso per la magistratura nel
suo complesso solo quando viene detto, come fa il capo del governo che 'tutti' i
giudici sono malati di mente o tarati.
Quello che posso dire in questo momento
è che il Col. Mori (non il Cap. Ultimo) è sotto inchiesta, insieme con De
Donno, per avere condotto in prima persona quella scellerata trattativa che a
mio avviso , e non solo a mio, è stata la causa della necessità di eliminare
Paolo Borsellino e su questa cosa, lo capirai, sono particolarmente sensibile
come lo sei tu quando come in questo caso, a mio avviso sbagliando, ritieni che
qualcuno attacchi il Cap.Ultimo. Per quanto riguarda il Col. Mori e quanti,
all'interno del Ros, sono stati parte attiva in questa trattativa mi riservo di
dare un giudizio quando la Giustizia, se glielo permetteranno, avrà fatto il
suo corso. Per ora posso avere solo delle idee su questo, delle idee non
sicuramente dei preconcetti.
Dolly   |2008-10-09 17:21:21
speriamo arrivi questa giustizia. e che colpisca duramente chi è colpevole.
chiunque egli sia.

d
Fabio  - x dolly   |2008-10-10 17:25:16
io credo nella giustizia come voi...sono dalla vostra parte...pero' mi sono
fatto un'idea leggendo sia gli articoli presenti su questo sito, sia alcuni
libri sulla mafia...io di Mori non mi fido, perchè lo Stato non puo' trattare
con la mafia...non è possibile, lo Stato deve combattere la mafia. Mori è
stato poi nominato direttore del sisde, perchè ha ricevuto questo
incarico?
Perchè Mori non ha parlato prima dei suoi incontri con
Ciancimino?
E perchè non si è fatta la perquisizione al covo di Riina?
Io
difendo il cap. ultimo perchè chi dava gli oridni era Mori..
leggendo alcuni
documenti ho avuto l'impressione che Provenzano fosse stato una spia dei ros e
per questo è stato arrestato dopo molta latitanza. La mia è un'idea, vorrei
sbagliarmi
raf  - stato parallelo   |2008-10-09 10:00:02
Non sò sè il dott. Contrada tace per paura propria o dei suoi
familiari.....E'un uomo delle istituzioni ....come tanti, che pensa di servire
uno stato più confacente alla conservazione di una classe oligarchica, che
nonostante guerre, scuotimenti sociali e avvicendamenti di sistemi governativi
diversi si autoriproduce...e trova i suoi capisaldi in uomini che dai gangli
vitali del paese condividono questa politica scellerata....e in Sicilia dal XVII
questo "governo parallelo" passa dalle baronie feudali al ceto
medio-alto della borghesia siciliana...in cui si incunea quale potere
conservatore il clero. Certo la detenzione è pur sempre una limitazione...sè
non altro per il fatto di non sentirsi più parte attiva ed utile di questo
ingranaggio infernale. Agenda rossa a parte sono del parere che il Contrada non
ricatti nessuno,l'averlo solo adombrato nè avrebbe già decretato la
morte.....Non solo Bernardo Provenzano và per i metodi spicci.
gia70  - Caso Contrada   |2008-10-09 11:20:42
Cassazione: Contrada pericoloso? Tribunale non spiega perche'
--IL VELINO
SERA--
Roma, 09 OTT (Velino) - La richiesta di differimento
della pena
presentata a luglio scorso dall'avvocato difensore
dell'ex vicecapo del Sisde
Bruno Contrada dovra' essere
riesaminata dal tribunale di sorveglianza di
Napoli. I
giudici, in particolare, dovranno spiegare su quali basi
ritengono
Contrada "tuttora pericoloso", a tal punto da non
accogliere la
richiesta di differimento della pena. La nuova
valutazione e' stata disposta
dalla prima sezione penale
della Cassazione che nel pomeriggio, dopo l'udienza
svoltasi
stamattina, ha annullato con rinvio l'ordinanza con la quale
i
giudici del tribunale di Napoli hanno detto no alla
richiesta di
"sospensione e differimento della pena", per un
anno, avanzata dai
legali dell'ex superpoliziotto condannato
a dieci anni di reclusione per
concorso esterno in
associazione mafiosa. L'ordinanza emessa dal tribunale
di
Napoli e' stata annullata con rinvio per "vizio di
motivazione, poiche'
non spiega le circostanze concrete per
le quali Contrada e' da ritenersi
tuttora pericoloso".
Proprio la ipotizzata pericolosita' aveva portato
il
magistrato di sorveglianza, il 22 luglio scorso, a non
concedere il
differimento pieno della pena, concedendo
soltanto la detenzione domiciliare
prima nell'abitazione
della sorella di Contrada, a Varcaturo, vicino Napoli e
poi,
con una successiva autorizzazione, nella casa di Palermo.


"Quando si e' in presenza di un condannato le cui
condizioni di salute non
sono compatibili con il carcere,
come nel caso di Contrada, il magistrato di
sorveglianza ha
il dovere - osservano i giudici della Cassazione -
di
concedergli il rinvio dell'esecuzione della pena senza
restrizioni alla sua
liberta' personale". In sostanza, la
diversa decisione del tribunale di
sorveglianza non sarebbe
stata, a parere della Suprema Corte, adeguatamente
motivata.
"Qualora - precisano infatti i magistrati della prima
sezione
penale della Cassazione - in nome della presunta attuale
pericolosita'
del condannato il differimento della pena sia
concesso sotto il controllo
domiciliare, allora il giudice
deve spiegare quali sono i motivi della
pericolosita'". (ror)
082032 OTT 08 NNNN
VaronEmanuele   |2008-10-09 12:54:38
È evidente che Contrada sa bene dove trovare aiuti, sa che li otterrà,
probabilmente ha in mano molte persone, più di quante ne sapremo mai.
Nessun
cittadino per quanto onesto riuscirebbe a sostenere una battaglia su così tanti
fronti ottenendo qualcosa.
Bisognerebbe diffondere queste notizie a milioni di
persone, l'unica arma a disposizione è la conservazione della memoria,
combattere quotidianamente contro la distorsione della realtà fatta dai media,
un disegno criminale perpetrato via cavo, via stampa, e ha l efacce di
giornalisti, politici, chiunque abbia interessi a nascondere le nefandezze che
sono sotto gli occhi di tutti.
Ci sarebbe abbastanza per fare un'altra
rivoluzione francese.
Solo che quella si basava sui poteri massoni.
gia70  - Caso Contrada   |2008-10-09 14:51:51
pc-Contrada/ L'ex 007 è già in ospedale a Pozzuoli per intervento
E' stato
accompagnato dai carabinieri

Palermo, 9 ott. (Apcom) - E' già ricoverato
all'ospedale di
Pozzuoli, in provincia di Napoli, dove sarà sottoposto
a
colonscopia, l'ex numero tre del Sisde, Bruno Contrada, detenuto
agli
arresti domiciliari per scontare una condanna, definitiva, a
10 anni di
reclusione per concorso esterno in associazione
mafiosa. Contrada è giunto al
nosocomio accompagnato dai
carabinieri così come richiesto dall'avvocato
Giuseppe Lipera.
Anche questa mattina per effettuare la traduzione da
Varcaturo
all'ospedale, infatti, era arrivata la Polizia penitenziaria
ma,
alla fine, Contrada è stato accompagnato dai carabinieri.
Contrada, che
da ieri dopo la decisione della Cassazione può
tornare a sperare in una
sospensione nell'esecuzione della pena,
è in gravi condizioni di salute e oggi
sarà sottoposto ad
anestesia per effettuare il controllo mirato ad accertare
o
escludere una neoplasia.

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