Questo blog non si occupa di Eluana Englaro perché ha troppo rispetto per i misteri del dolore, della vita e della morte. Ma non possiamo non occuparci, ancora una volta, di un governo indecente e di un premier fuori controllo che ieri, dopo la bocciatura del suo demenziale decreto incostituzionale e vergognoso, ha sostenuto che Eluana sta benissimo, tanto che potrebbe persino avere figli. In attesa che ci racconti una barzelletta sui malati terminali in coma vegetativo, sulla scia di quelle sull’Olocausto e sulle ragazze stuprate, sarebbe il caso che qualcuno provvedesse a un Tso (trattamento sanitario obbligatorio). In un paese perlomeno decente, in casi come questo arrivano due infermieri e portano via il soggetto in ambulanza, per sottoporlo ad accurati accertamenti. Quanto poi a quel che è accaduto in queste ultime ore tra il Quirinale e Palazzo Chigi, prepariamoci a leggere le “indiscrezioni” dei “retroscenisti” che, a seconda degli schieramenti, faranno apparire il capo dello Stato o il capo del governo come eroi della resistenza. Io preferisco guardare al risultato finale. Berlusconi ha ottenuto ciò che voleva: dimostrare al Vaticano di aver fatto tutto il possibile per compiacere le gerarchie ecclesiastiche (si spera non tutte) e i loro seguaci più ottusi. Napolitano ha ottenuto ciò che voleva: dimostrare che, almeno una volta nella vita, ha avuto il coraggio di rimandare indietro una legge vergogna, altrettanto incostituzionale quanto il lodo Alfano o la schedatura ai bambini rom o l’aggravante razziale per gli immigrati clandestini o il decreto sui rifiuti in Campania. In più, se c’era qualche speranza che il Quirinale bocciasse la legge-porcata sulle intercettazioni o la controriforma della giustizia varata ieri dal Consiglio dei ministri o il nuovo pacchetto sicurezza che legalizza le ronde padane e impone ai medici di denunciare i malati clandestini, ora quelle possibilità si riducono al lumicino: un intero esercito di pompieri si scatenerà per spegnere i fuochi di questo “scontro fra Napolitano e Berlusconi” e per riportare la pace tra i due palazzi. Così Berlusconi uscirà, ancora una volta, vincitore: a lui, di Eluana, non frega nulla. A lui interessa distruggere la Giustizia. E da stasera ha qualche chance in più di farcela.
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Andrea
|2009-02-07 09:29:01
Berlusconi sta governando per acclamazione; lui fa quello che, dopo un attento studio delle statistiche, di volta in volta vuole il popolo; non ha una linea di condotta; raccoglie al volo i consensi; mai come in questo momento a governare è direttamente il popolo; Berlusconi sta facendo la penna del popolo che acclama singole soluzioni a singoli e personali problemi; a preoccupare non è Berlusconi ma il popolo irrazionale e criminale che non ha alcun senso civico.
Bisogna che vi rendiate conto tutti che Berlusconi, dai recenti sondaggi, risulta gradito dal 72% degli italiani!! non so se afferrate cosa vuol dire!!! E' impossibile un'inversione di tendenza; questo è un fenomeno che solo nei decenni potrà sfumare.
harlock
- E quindi?
|2009-02-07 11:19:31
Stai dicendo che dovremmo metterci l'anima in pace per qualche decennio e starcene buoni tanto è tutto inutile?
salvatore
- RESISTENZA
|2009-02-07 15:54:27
Non è tutto inutile. anche ammesso che i sondaggi citati da Andrea abbiano qualche validità (le risposte ai sondaggi dipendono anche da come vengono poste le domande e hanno come limite la rapprentatività oggettiva dal campione di individui al quale la domanda viene posta) esistono dei valori assoluti dai quali non si puà prescidenre. La Costituzione non è stata approvata a maggioranza universale o per acclamazione. E' stata scritta da una elite che, anche se espressione democratica del paese che la aveva delegata a scivere i fondamenti della nostra repubblica e del nostro vivere civile, era pur sempre una elite.
La Costituzione non si può stravolgere in base ai risultati di sondaggi spesso tendenziosi e pilotati. Nel momento in cui si profila, come si sta profilando, questo pericolo, nel momento in cui con un vero e proprio colpo di Stato, anche se attuato in maniera strisciante e, ai più, impercettibile, si stanno sovvertendo i fondamenti della nostra Repubblica, è necessario, per chi in questi valori crede e considera sacra la noistra Carta Costituzionale, reagire, e opporsi nella maniera più dura.
RESISTTENZA non è solo una parola, RESISTENZA è agire, e agire con ogni mezzo.
harlock
|2009-02-07 16:55:55
Sono perfettamente d'accordo. La mia infatti era una domanda provocatoria visto che non mi era (e non mi è) chiaro quale fosse la conclusione da trarre dal post di Andrea. Inoltre governare sulla base dei sondaggi (ovvero sulla base delle emozioni suscitate - spesso ad arte - da avvenimenti di cronaca) non ha nulla a che fare con la democrazia: è solo populismo e demagogia della peggiore specie.
Andrea
|2009-02-08 02:11:49
La conclusione che si trae da quello che ho scritto è che appare effettivamente inutile, a mio parere, continuare su una strada che, seppure concordo sia eticamente ed anche formalmente corretta, non è condivisa dalla popolazione. Non è trascurabile tale dissenso popolare, che proviene sia da un'indolenza tipica del popolo italiano, sia dal totale disinteresse che l'italiano ha sempre avuto nei confronti della Repubblica e della Costituzione; la stragrande maggioranza della gente non è in grado di dirvi nemmeno a grandi linee cos'è la Costituzione, figuriamoci che effetto può fare sentir parlare di attentato ai valori della Repubblica ed ai principi della Costituzione!!! E' un bel guaio, sono daccordo, ma mi pare che ogni elemento porti a questa conclusione.
harlock
|2009-02-08 02:34:04
Conosci una strada meno "inutile"? Perché, secondo me, a stare zitti si perde il rispetto di sé e si guadagna solo il giusto disprezzo di coloro che verranno.
Andrea
|2009-02-09 12:44:25
C'è sempre un momento in cui è meglio tacere. A me sembra sia questo. Il silenzio non è affatto elemento di disprezzo; piuttosto appare una ragionevole presa d'atto che preannuncia una saggia attesa.
Non è obbligatorio trovare soluzioni immediate, nè è obbligatorio, nemmeno moralmente, contro-dissentire subito.
harlock
|2009-02-09 13:43:55
L'unico momento in cui e' giusto tacere e' quello in cui non si ha nulla da dire.
Per il resto se c'e' un momento in cui bisogna parlare mi pare proprio questo, e tanto piu' in quanto sembra siano pochi coloro disposti ad ascoltare.
Non vedo nulla di saggio in un atteggiamento di passiva attesa (attesa di cosa poi?) e non si tratta tanto di trovare soluzioni immediate quanto di denunciare la pericolosita' e spesso la stupidaggine di quelle che ci vengono proposte come tali.
Infine non so bene cosa significhi "contro-dissentire". Se e' semplicemente sinonimo di dissentire, allora credo che sia doveroso farlo quando si ritiene che le leggi approvate siano in contrasto con la propria coscienza.
Andrea
|2009-02-09 15:40:34
Sì sì, sono modi diversi di affrontare questa situazione; di certo non si può trascurare la qualità, oltre che l'indirizzo, dei commenti che si leggono in molti siti, come questo che segue; è indice che ci si scontra con chi non vuole nemmeno ascoltare e riflettere.
http://notizie.it.msn.com/topnews/articolo.aspx?c p-documentid=13918870
N on me la sento di dire che la nostra è una popolazione di persone con le quali si possa ragionare.
harlock
|2009-02-09 18:01:42
Non contesto affatto la tua analisi, che anzi in gran parte condivido. Contesto le tue conclusioni: se non vogliono ascoltare grideremo piu' forte.
Maria Teresa
- Democrazia e Costituzione in pericolo
|2009-02-07 16:09:18
Stiamo attraversando un periodo decisamente buio per la nostra democrazia e la stessa Costituzione è in pericolo.
Su questo non si può restare in silenzio.
Invito a sottoscrivere l’appello di “Libertà e Giustizia”: link:http://www.libertaegiustizia.it/appelli/dett aglio_appello.php?id_app ello=11
Luana
|2009-02-07 17:44:05
Io credo che il governo stia sfruttando questa situazione a suo favore! La Chiesa che prima vedeva in Berlusconi un pericolo visto le sue teorie raziali, ora lo approva ringraziandolo anche per tutto quello che sta facendo! Ma fatemi il piacere! Di Eluana al governo non frega proprio nulla!
Io sono solidare con la famiglia Englaro che sta venendo strumentalizzata senza ritegno! Ora il governo si intromette anche nelle decisioni personali familiari! Stiamo alla frutta!
gia70
- Eluana, Berlusconi, Napolitano....
|2009-02-07 22:07:29
Cari amici, ogni posizione arricchisce la discussione e deve quindi essere considerata. Ecco la mia. Ritengo che si debbano tenere distinti gli aspetti politici da quelli relativi alla vicenda in questione. 1)Istituzionalmente, mi e' sembrata del tutto irrituale la scelta del Presidente delle Repubblica di inviare una lettera preventiva prima di aver ricevuto il decreto legge. Questa ''leggerezza'' ha finito per aprire una vera e propria autostrada a Berlusconi, che non aspettava altro che inziare una polemica e uno scontro aspro contro il Colle e contro la magistratura. 2) Ritengo invece corretta la decisione di Napolitano di non firmare il decreto 3) Totalmente sbagliata, nei tempi, nei modi e nella sostanza, la decisione del Governo di presentare un decreto legge per una questione cosi' delicata e cosi' personale, che attiene alla sfera della famiglia. La retorica e la superficialita' di questo paese e' diventata ormai insopportabile. La stampa e' ormai omologata su tutto..! Le cose importanti sono quelle che non ci fanno sapere. Vengono dati giudizi di merito in modo spregiudicato. Siamo tutti a bravi a dire la nostra, ma vi chiedo e mi chiedo come ci saremmo comportati se al posto di Eluana ci fosse stato un nostro caro..? Io come Cristiano, ma soprattutto come individuo libero, voglio testimoniare la mia totale contrarieta' ad ogni interruzione della vita indipendentemente da convinzioni religiose, sociali, culturali e ambientali. Difendo la vita senza se e senza ma, ma rispetto anche le scelte personali di chi la pensa diversamente da me, scelte che non devono subire le ingerenze della politica. Lasciando da parte gli indecenti spettacoli mediatici dei fanatici di turno, che aborro, mi interessa la sostanza. Ho letto su un giornale che che difendere la vita e' ormai diventato uno slogan..? A me, invece, sembra il punto di partenza dal quale bisognerebbe partire. Difendere la vita, ogni vita, riguarda i nostri affetti, le nostre amicizie, puo' riguardare uno Stato quando deve decidere se intarprendere una guerra e fare 2000 morti e 10000 feriti, o invece promuovere una azione di politica ed una inziativa diplomatica su scala internazionale . La difesa della vita e il rispetto di essa , dovrebbe attenere alla quotidianita' delle esperenze di ognuno di noi. Poi se questo non ci va, se siamo troppo occupati e pigri, me compreso, questo e ' un discorso diverso. Io ho avuto nelle mai vita, esperienze mirabili che mi hanno segnato positivamente. Ho visto una madre accudire un figlio gravemente malato per anni, stare vicino a quel figlio anche nei momenti di incoscienza, con una forza e con una serenita' incredibile. Quella madre ha testimoniato il valore della vita fino all'ultimo. Ho visto amici di famiglia adottare un bimbo down, una famiglia con 3 figli sanissimi, quella famiglia ha valorizzato il valore della vita al di fuori di canoni tradizionali che tendono solo a salvaguardare il sano e quasi mai il diverso. Io ho estremo rispetto per la compostezza e la forza del sig. Englaro e, non vivendo la sua ''via crucis', non mi permetto di esprimere giudizi, gli sono vicino e non lo giudico. Io non avrei il coraggio di interrompere la vita di mia figlio. Non mi rimane che esprime una preghiera per lui e soprattutto per Eluana, credo che in questo momento ne abbiano bisogno. P.S. Ritengo, in conclusione, strumentale e opportunistica la posizione di Berlusconi , ma quello che ha me interessa piu' di tutto e' che non venga soppressa, con la mancata somministrazione di cibo e acqua, la vita di Eluana. Un saluto...!
harlock
|2009-02-08 02:44:20
Concordo sulla necessità di tenere distinti gli aspetti politici da quelli relativi al caso specifico, sul quale preferisco non esprimermi perché, per sapere dove portano certe strade, bisogna percorrerle ed io mi auguro di non passarci mai.
Ribadisco solo il doveroso rispetto nei confronti del sig. Englaro e della sua famiglia.
Sono invece nauseato dal comportamento della nostra classe dirigente: gli stessi che oggi chiedono a gran voce una legge fatta in fretta e furia per ribaltare la sentenza della corte costituzionale, ieri avevano altro da fare che discutere di questi argomenti e tanti deputati che parlano di "difesa della vita" pochi giorni fa hanno approvato un decreto sicurezza contenente una norma circa la sanità per i clandestini tanto barbara quanto stupida.
Sono anche molto infastidito e amareggiato dai toni e dal comportamento delle gerarchie ecclesiastiche sempre più impegnate a parlare ai politici, sempre meno alle coscienze.
Lasciamo poi perdere le dichiarazioni odierne del premier: semplicemente indegne.
Nel merito della questione non ho nulla da aggiungere a quanto viene affermato nell'articolo 2278 del catechismo della Chiesa cattolica:
L'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'accanimento terapeutico. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente
e rivendico quindi, per me, il diritto di stabilire fin da ora, che fortunatamente ne sono lontano, quali siano i limiti oltre i quali non intendo spingermi e vorrei essere certo che le mie volontà siano rispettate anche nello sfortunato caso in cui non potessi più ribadirle.
E' su questo che ci si dovrebbe confrontare secondo coscienza e nel rispetto di tutti. Invece gli atti incostituzionali compiuti in questi giorni dal governo, la becera strumentalizzazione del dolore e il fango gettato rumorosamente su di un uomo, che da diciassette anni è sul calvario, mi offendono profondamente in coscienza e intelligenza.
pcampoli
- Concordo con Travaglio
|2009-02-08 12:25:43
Sottoscrivo quanto afferma Travaglio :
Così Berlusconi uscirà, ancora una volta, vincitore: a lui, di Eluana, non frega nulla. A lui interessa distruggere la Giustizia. E da stasera ha qualche chance in più di farcela.
E non solo a Berlusconi interessa distruggere la Giustizia, ma a tutta la CASTA, e ce la stanno facendo senza problemi perche' Berlusconi e Napolitano,
e tutta la CASTA (Scalfaro, Ciampi,[che hanno permesso la legittimazione politica inamissibile della tessera P2 1816 in violazione della Costituzione], Veltroni, D'Alema, Fini, Schifani, ect. ect. )al di la' delle sceneggiate del tragico teatrino della Politica Italiana,
sono dalla stessa parte.
Ha ragione Salvatore come ha concluso a Piazza Farnese : dobbiamo
resistere, resistere, resistere,
sapendo che noi cittadini onesti siamo
SOLI
e con noi non abbiamo le Istituzioni cadute nelle mani di bande criminali che se ne fregano dei problemi della gente.
E come nel 1943-1945,dobbiamo mettere nel conto che per salvare la Costituzione nata dalla Resistenza e dal Sangue di tanta gente onesta, dovremo essere disponibili anche a mettere a repentaglio la nostra vita, come hanno gia' fatto tanti magistrati, giornalisti, persone semplici nei decenni trascorsi, per scacciare Criminali come la tessera P2 1816 che ha il coraggio di dire che la Costituzione scritta da gente come Dossetti, De Gasperi, Calamandrei Pertini, Saragat, La Malfa, ect,ect.,perche' afferma la uguaglianza di tutti i cittadini sul piano dei diritti e doveri, e' una
COSTITUZIONE SOVIETICA.
lucy62
|2009-02-09 20:13:28
caro gia70 non credi sia un grandissimo atto d'amore di un genitore anche quello di far riavere alla propria figlia la dignità...e poi non mi puoi fare esempi come quelli di questa madre io conosco madri e padri che i propri figli disabili li hanno rinchiusi negli istituti...tu sei intelligente io ti conosco e sai benissimo che qualche decennio fa questa ragazza sarebbe morta il giorno dell'incidente...allora alla chiesa la scienza fa bene solo quando fa comodo...io non ci sto
gia70
- La morte di Eluana ad Anno Zero...
|2009-02-12 19:37:00
Ora che non ci sei piu' e la speranza ha lasciato posto alla tristezza, voglio rispettosamente e umilmente ricordarti. Cara Eluana, ti credo viva in Dio. Adesso, accanto a Lui, potrai capire quanto prezioso e' stato ogni singolo momento di quella vita che ti e' stata portata via. Dio non ti ha mai abbandonato, era con te attraverso l'affetto e l'amore di tutte le persone che ti sono state vicine. Mi vengono in mente quelle meravigliose suore che ti hanno nutrito, vegliato e parlato per 17 lunghi anni. Loro ti hanno difeso,hanno creduto in te anche da malata, hanno difeso il valore della vita, loro non volevano risposte, loro si sarebbero prese cura di te per sempre. Non e' stato possibie. Peccato!
Rispetto il dolore personale di chi, a vario titolo, ha deciso che saresti dovuta morire. Non esprimo alcun giudizio nei confronti della famiglia. Rispetto la loro decisione, anche se non la condivido. Sono convinto, infatti, che il dolore e la disperazione possa cambiare le prospettive delle cose. Vorrei solo che la tua morte potesse insegnare a tutti che la vita e' sempre degna di essre vissuta, senza distinzioni di sorta. Abdicare a questa prospettiva ci aprirebbe ad un percorso verso il buio, verso l'ignoto, verso la follia. Io sono contro la prospettiva di sentirsi padroni della vita degli altri. Ritengo anche che le conrapposizioni dialettiche siano sempre auspicabili, ritengo la diversita' e il confronto un momento di crescita culturale ed intellettiva. Posso solo prendere le distanze, pero', da chi ha salutato la tua morte come una vittoria. La difesa della vita, per me, non e' di destra o di sinistra, ma e' un concetto ed un fondamento universale che dovrebbe travalicare aspetti religiosi,culturali e sociali. Io sono Cristiano e porto rispettosamente la mia testimonianza di vita. Io credo nella morte e nella resurrezione di Cristo. Dai suoi insegnamenti ho capito che la sola vittoria e' quella della vita e dell' amore che sconfiggono la morte, in Dio.
Ritengo che invece la politica abbia dato, come spesso accade, uno spettacolo indecente. Avrebbe dovuto fare un passo indietro ed evitare discussioni ideologiche. La cosa piu' brutta e' strumentalizzare, per fini propagandistici, la morte di una persona. Eluana e' infatti morta in questo modo anche perche', la politica tuta, non e' stata in grado in questi anni di fare una legge sulla '' fine della vita''. Quella vita che deve essere difesa sempre..! Questa mattina, come ogni mattina, ho pregato. Questa mattina ho pregato anche per te, cara Eluana. Mi dispiace sia finita cosi'. L'unico mio sollievo e' che tu ora abbia trovato pace nelle braccia di Dio. E' molto piu' facile pensare di fare a meno di Lui, pensare di essere padroni assoluti del nostro destino. Ma non e' cosi. E ora tu lo sai . A noi tutti e' rimasto solo il silenzio.