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Lettera da Giovanni PDF Stampa E-mail
Rubriche - Le vostre lettere
Scritto da Giovanni Masucci   
Sabato 07 Febbraio 2009 19:35
Caro Salvatore, non smetterò mai di combattere per vivere in un paese migliore, non controllato da chi da decenni mantiene le coscienze in stato vegetativo, forte della collaborazione di media, opinionisti, sedicenti "intellettuali", vaticano e gentaglia simile. Non ha idea della rabbia che provo nel vedere ogni giorno questi piccoli "don Rodrigo" che banchettano sul corpo della nostra defunta democrazia per cui troppi uomini dello stato, come suo fratello Paolo e Giovanni Falcone, hanno dato la vita. Ogni giorno lo fanno con più arroganza. Ogni giorno si trattengono di meno nello sfregiarlo. Ogni giorno nei loro volti riconosco più a fatica l'immagine di uomini e vedo maggiormente qualcosa di terribilmente simile ai maiali di Orwell. Oggi in particolare penso si sia toccato un nuovo picco negativo (ma ormai se ne tocca uno quasi ogni giorno) e mi riferisco alla vicenda Englaro, all'incredibile presa di posizione di Berlusconi davanti al no di Napolitano alla firma del decreto:
fare una legge in tre giorni e poi cambiare la costituzione nella regolamentazione dell'uso dei decreti.
Ma dove siamo arrivati? Fino a dove si è spinta l'arroganza di questo potere?
E la gente? La gente dorme, la gente vede e ascolta la televisione. Prima di ogni altra cosa la gente ha perso il senso della verità. Per ogni verità detta ne viene propinata una uguale contraria fino al punto in cui non si è più liberi di dire che il cielo sia azzurro senza un contraddittorio che dica che in realtà è giallo. È incredibile quanta influenza possano avere persone che sono per noi dei perfetti estranei solo perché ci parlano da una scatola magica. A questo va aggiunta l'ignoranza diffusa, il nostro essere il popolo bigotto e opportunista per eccellenza. Quelli del "fai quello che vuoi ma non farti beccare", del "finché la barca va.." e del "chi si fa i fatti suoi campa cent'anni". La patria del bipensiero. È anche incredibile il constatare come veneriamo pappagallescamente santi, santini e martiri di cui magari non conosciamo nulla se non aneddoti di dubbia origine e dimentichiamo i NOSTRI martiri. So di darle un dolore con quello che le sto per dire: sa cosa mi sento dire quando parlo con molti miei coetanei di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, citandoli magari in un discorso? Mi sento rispondere:
"Chi? Mai sentiti...aspetta erano dei mafiosi o qualcosa del genere?"
Non do tanto la colpa a questi coetanei, che erano piccoli all'epoca dei due omicidi che tanto scossero l'opinione pubblica italiana (non abbastanza purtroppo), ma ai loro genitori, che evidentemente hanno dimenticato la cosa o l'hanno giudicata troppo poco importante per raccontarla e spiegarla ai loro figli. Forse è proprio questo il difetto peggiore di noi italiani: Dimentichiamo. Dimentichiamo troppo facilmente. Dimentichiamo tutto. Dimentichiamo sempre.
Contro ciò io voglio combattere, Salvatore, e per me è un onore avere Lei al mio fianco in questa battaglia. Potranno ucciderci in mille modi, ma noi non saremo mai morti dentro come lo sono loro. Non saremo mai quei teschi dal ghigno ridipinto che loro sono. Non lo saremo mai, almeno finché non ci arrenderemo, ricodando che
la libertà NON è schiavitù:
la guerra NON è pace;
l'ignoranza NON è forza.
Lo ricorderemo ogni giorno anche alla gente di questo sventurato paese e lo faremo raccontando loro chi erano Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, Ambrosoli e tutte le persone che per quest'Italia hanno perso la vita e anche chi sono De Magistris, Clementina Forleo, Apicella, Genchi e tutti gli altri che il potere sta uccidendo oggi, giorno per giorno sotto i nostri occhi indifferenti.
Resistere, resistere, resistere!

Un abbraccio sincero,
Giovanni

Comments:

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Christina P   |2009-02-08 16:06:36
Leggendo ogni giorno le testate giornalistiche del Times, del Globe and Mail, de
The Independent mi rendo conto di quanto questo paese si stia avvicinando
pericolosamente all'orlo del precipizio. Finiremo presto in caduta libera verso
la dittatura e noi della "resistenza" saremo i sovversivi da mettere a
tacere. Chiesa, Stato e Mafia convergono verso un unico obiettivo: sottomettere
la plebe. Scrivo queste parole e stento a credere che stia accadendo davvero.
Dovremo fuggire? Una ipotesi esagerata? Non credo, del resto la storia ce lo
insegna. La domanda e': cosa fare? Cerco di mantenere una obietivita' fondata
sulla logica e sul ragionamento ma, la verita' e' che sono spaventata, non tanto
da questo governo che ormai ci urla in faccia la sua podesta' stringendoci nel
suo pugno con ferocia e prepotenza. Ho "paura" della gente comune, del
"vicino di casa" che minimizza, che si rassegna o peggio ancora del
vicino a cui non importa proprio nulla di niente tranne che della partita
domenicale. Ho paura delle mamme che si scagliano contro le insegnanti dei figli
e non capiscono che se la scuola va male dobbiamo parlare con la Gelmini. Ho
paura dei "cattolici" estremi che si permettono di dire ad Eluana che
deve rimanere ferma in quel letto finche' una entita' superiore non decreti la
sua fine. Ho paura di quei pescatori che credono che i mari siano i loro da
inquinare e sfruttare. Ho paura dei costruttori che costruiscono le nostre case
usando materiali tossici ed altamente inquinati. Ho paura per i nostri figli, in
balia di adulti immorali che stanno distruggendo il loro futuro, in balia di
genitori incapaci di prendere posizioni per mostrargli cosa e' giusto e cosa e'
sbagliato, in balia della droga spacciata da una societa' che idealizza il
materiale spalancando le porte alla criminalita' organizzata, mettendo a
repentaglio le vite di troppi giovani. Potrei continuare. La paura non deve
paralizzarci, la paura deve essere nostra alleata, quella energia che spinge a
capire,domandare e agire per il bene di tutti.
I momenti bui sono appena
cominciati ma, anche se fioca e precaria una luce in fondo al tunnel c'e'
sempre. E' l'istinto umano che grida forte:"NON VI PIEGATE!"

Christina
Pacella
salvatore   |2009-02-09 12:22:57
Cara Christina, non esiste ostacolo che non si possa superare, non esiste lotta
che non si possa vincece, non esiste battaglia che non si possa combattere. Non
bisogna fuggire, bisogna resistere e vincere.
Luana   |2009-02-13 10:00:24
Ha ragione Giovanni!
I giornali e le televisioni (non tutte ovviamente ma la
maggior parte) ha raccontato solo quello che qualcuno voleva far arrivare alla
gente. Alla gente è stato detto adirittura che la povera Eluana era ancora una
donna di bell'aspetto in grado di procreare, di sorridere,parole del premier,
prendendo per esempio la testimonianza delle suore!
Però la testimonianza
della giornalista Rai che ha avuto la possibilità di rimanere nella stanza di
Eluana per 4 ore in compagnia di suo padre e dei medici, l'hanno definita una
testimonianza ingenua e poco credibile fatta con il solo scopo di confondere la
gente.
Niente di più falso, perchè la testimonianza di questa giornalista è
la realtà, confermata anche da tutti i medici che hanno visitato Eluana in
questi 17 anni.
Eluana non aveva possibilità di movimento, il suo corpo era
ricoperto da piaghe e calli, la bocca continuamente aperta, i sorrisi di cui
parlavano le suore non erano altro che spasmi facciali. Aveva ancora il ciclo
mestruale perchè il corpo era alimentano ovviamente! La falsa descrizione data
dai media e dal premier per confondere i cittadini credenti è stata di uno
squallore assoluto a mio avviso!
La gente dorme e continua a dormire. Parlano
della legge del testamento biologico e dicono che il governo sta facendo il suo
dovere per dare libertà di scelta a tutti i cittadini ma non è vero! Si sono
dimenticati di dire a questa gente che la legge che metteranno in atto è tutta
un altra cosa! Perchè questa legge dice che in caso di coma vegetativo
l'alimentazione e l'idratazione non possono assolutamente essere sospese per
nessun motivo! Quindi scusate il termine " è una grande presa per il
c**o!", perchè alla fine non saremo liberi di rifutare in caso di coma
vegetativo l'alimentazione forzata neanche con un testamentio biologico! Adesso
mi chiedo ma allora che la fanno a fare questa legge?
gia70  - Per non dimenticare...   |2009-02-13 12:14:07
Dal 13 febbraio al cinema KATYN
un tragico capitolo della seconda guerra
mondiale taciuto e falsato per molti anni un film di Andrzej Wajda
con Maja
Ostaszewska, Artur Zmijewski, Andrzej Chyra, Jan Englert, Danuta Stenka Polonia,
2007, 35mm, colore, 117', versione italiana
PRESS BOOK / TRAILER / TG1 STORIA

Il 17 Settembre 1939, in seguito agli accordi inclusi nel Patto
Ribbentrop-Molotov (firmato a Mosca il 23 agosto 1939, dal Ministro degli Esteri
sovietico Vyacheslav Molotov e dal suo omologo tedesco Joachim von Ribbentrop),
l'Armata Rossa attraversò il confine orientale polacco. In meno di un mese
tutte le province orientali polacche furono occupate e quasi 180mila ufficiali,
230 mila soldati e circa 12mila agenti di polizia furono fatti prigionieri. Tra
i POW (Prisoners Of War, Prigionieri di Guerra) c'erano ufficiali di ogni grado
e una dozzina di generali: la maggioranza dei POW erano ufficiali di riserva,
molti dei quali provenienti dall'intellighenzia polacca. Alla fine di ottobre
gli ufficiali detenuti erano reclusi negli accampamenti di Kozielsk, di
Starobielsk e di Ostashkovo.
Il 5 marzo 1940 il Politburo del Partito Comunista
decise di fucilare quasi 15mila POW presenti in quegli accampamenti. Stalin
firmò l'ordine. I POW polacchi furono uccisi nella primavera del 1940 nei
centri del NKVD (la polizia politica di Stalin) nelle foreste di Katyn, Tver e
Kharkov. L'Armata Tedesca avanzando verso est scoprì le fosse di Katyn
nell'aprile del 1943. Il governo sovietico negò le accuse tedesche, sostenendo
che i polacchi erano stati catturati e giustiziati dalle unità tedesche
nell'agosto 1941. La verità sui fatti di Katyn fu tenuta nascosta per molto
tempo. Chi sosteneva la verità fu perseguitato e punito. Alle famiglie dei
condannati non fu permesso neppure di accendere candele sulle tombe dei loro
cari.
Solo nel 1989 fu fatta luce sulla vicenda. Nel 1990 le autorità
sovietiche ammisero per la prima volta che a commettere il crimine era stata la
NKVD e due anni dopo il Presidente Eltsin dichiarava ufficialmente che quanto
accaduto era stato ordinato da Stalin. Da allora sono molti i dettagli che
stanno venendo allo scoperto: sia sui fatti della primavera del '40 nella
foresta di Katyn che sulle stanze della tortura della NKVD di Tver e di Kharkov.
(da Press Book)
FILM ECCEZZIONALE DA ANDARE A VEDERE. I CRIMINI DEL COMUNISMO
SONO STATI ATROCI...!

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