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Attualitá delle parole di Paolo Sylos Labini PDF Stampa E-mail
Video - Conferenze e Dibattiti
Scritto da Paolo Sylos Labini   
Venerdì 13 Febbraio 2009 15:06
Alla luce della drammatica testimonianza di Salvatore Borsellino lo scorso 28 gennaio a Piazza Farnese, riproponiamo l’intervento di Paolo Sylos Labini il 23 febbraio 2002 al Palavobis di Milano:

[youtube:it.youtube.com/watch?v=-nsumH3AEBI]
fonte: stesyllab


“(Ho letto, ndr) sulla stampa un articolo di Emanuele Macaluso il quale commentava una mia nota apparsa su Critica Liberale e diceva
`Mi ha colpito l´espressione paradossale che
usa Paolo Sylos Labini e cioé che al potere é andata la criminalitá organizzata´.  

L´etichetta puó colpire, ma il giorno dopo l´ex Presidente della Repubblica Oscar Scalfaro ha detto cose piú circonstanziate e piú dure di quelle che ho detto io e cioé ha detto che lo stesso Mussolini non aveva mai osato proporre o portare avanti leggi che potessero eliminargli le accuse ed i reati di cui si discuteva. Neppure Mussolini. Poi qua si sta a discutere se siamo o non siamo nel regime. No, non siamo nel regime, sennó io qua non potrei parlare e voi non sareste qui. Peró i rischi sono tremendi e le minacce perfino piú gravi di quelli del tempo del cosiddetto duce.  Aggiunge Scalfaro che, seppure con difficoltá, i giudici non furono perseguitati come succede adesso.  In fondo questa manifestazione, che ha avuto il successo che il numero denuncia, é fatta per aiutare i giudici, ma non in quanto persone,  perché anche lí ci sono persone ottime come in tutte le categorie e persone criticabilissime, ma é fatta per difendere l´autonomia della giustizia che adesso é sotto attacco, un attacco barbaro. Perché una cosa che il cavalier Berslusconi sta facendo, e questo é un meritto sia pur involontario, é di insegnare alla gente e a tutti che la giustizia non é un settore o un´amministrazione speciale che funziona con lentezza, una lentezza aggravata dai suoi interventi, non ridotta, ma é un pilastro dello Stato di dirittto e quindi della democrazia”.

(Paolo Sylos Labini, Milano, 23 febbraio 2002)



Sono passati sette anni dal discorso di Paolo Sylos Labini al Palavobis di Milano, ma le sue parole restano estremamente attuali e sono tornate vive nel discorso pronunciato da Salvatore Borsellino in Piazza Farnese a Roma il 28 gennaio 2009.  Ció che forse Labini non immaginava é che il piú devastane e violento attacco all´autonomia della magistratura non sarebbe arrivato da pezzi della politica, ma dall´interno della magistratura stessa, come le recenti vicende relative ai "casi" Forleo, de Magistris e Salerno testimoniano in modo eclatante. La politica ha forse le responsabilitá minori in quello che sta succedendo nel mondo della magistratura e che sta avendo ripercussioni pesantissime sul bisogno di giustizia e sulla vita concreta di ciascuno di noi.

Paolo Sylos Labini ci manca molto.


(Marco Bertelli)

 
 

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harlock   |2009-02-13 17:07:16
Grazie, grazie e ancora grazie per aver ricordato non solo un grande economista
ma un grande uomo che non ha mai abdicato al proprio impegno civile e alla
propria liberta'.
La sua voce sempre critica e mai banale mi manca molto
davvero e non stupisce affatto che, almeno a quanto mi risulta, per le
istituzioni sia caduto nel dimenticatoio.
gnesi arturo   |2009-02-13 23:17:52
Io c'ero al Palavobis e quel giorno si è materializzata la speranza di prendere
in mano il destino dell'Italia per affrancarla dall'egemonia di un potere che
appariva sempre più al servizio dei privilegi e degli affari di ;pochi a
discapito degli interessi di molti. Soprattutto si è aperto uno spiraglio per
far comprendere alla gente comune che la politica non deve offrire solo servizi
pubblici e posti di lavoro ma deve anche dettare le regole perchè i principi
fondanti della nostra democrazia siano rispetati da tutti e soprattutto che
nessuno abbia l'impunità di fronte alla legge.Sylos Labini è stato un
interprete vero di questo sentimento che stava nascendo, è stato con un
linguaggio scarno ed essenziale, portavoce di un desiderio di giustizia che
sembrava essere un orpello inutile tra le mani del berlusconismo rampante.
Il
palavobis è stato l'inizio e il mastellismo il funesto esito finale...
aspettiamo sulla scena nuovi interpreti della legalità come lo è stato Paolo
Sylos Labini.

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