E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio.
Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti.
Le immagini di seguito riportate non necessitano di commenti. In ogni caso è giusto ricordare ciò che avvenne nel 1991 quando durante una puntata di Samarcanda il signor Cuffaro attaccò Giovanni Falcone, in collegamento con il Maurizio Costanzo Show, definendolo "corrotto" e "manovrato" e provocando lo sdegno del pubblico in sala.
Lo stesso Totò il 18 gennaio 2008 è stato condannato in primo grado a cinque anni di reclusione per favoreggiamento semplice senza l'aggravante di aver favorito Cosa Nostra e per violazione del segreto istruttorio nel processo di primo grado sulle Talpe alla Procura di Palermo.
Oggi lo stesso Totò ottiene la nomina alla Commissione di Vigilanza Rai, oggi Giovanni Falcone muore la seconda volta.
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Christina P
- E' iniziato lo scempio del verde?
|2009-02-26 11:03:01
Scusate se irrompo con una questione che puo' sembrare non aver nulla a che fare con questo sito. A Porto San Giorgio il nostro Comitato per il Verde sta lottando per mantenere quel poco verde rimasto. Abbiamo le mani legate perche' non riusciamo ad intervenire legalmente in quanto la giunta comunale ha il coltello dalla parte del manico. Vogliono abbattere un numero elevato di alberi che interferiscono con i loro piani, supponiamo, edilizi. Non riusciamo ad avere l'ordinanza (se esiste) prima di 30 giorni e le delibere del comune non vengono esposte ai cittadini dal 2003. I giornali non pubblicano queste ingiustizie, la gente non sa che una giunta deve tenere informata la popolazione sugli interventi messi in atto sul proprio territorio. Cosi, una ad una le piante spariranno senza che nessuno riesca a fare nulla. Le piante in questione sono piante centenarie che fanno parte di un patrimonio culturale e ambientale di un valore immenso. Non si puo' andare avanti in questo modo. La speranza in questo paese svanisce minuto dopo minuto perche' gli impedimenti legislativi e burocratici non permettono di ostacolare le ingiustizie. Il Comitato per il Verde di Porto San Giorgio vuole avvisare che la nostra storia non e' circoscritta riguarda tutto il paese. Se non si cura l'ambiente ma lo si distrugge per interessi distruggiamo noi stessi. Questa e' una dittatura mascherata da democrazia. Quando il popolo deve assistere inerme a tali ingiustizie vuol dire che non ha piu nessun diritto, nessuna voce. Siamo del tutto sottomessi a questo regime che devasta lasciando un arido terreno sul quale poi le future generazioni dovranno costruire la propria vita.
Christina Pacella
Salvatore Manzo
- ...povera Italia...
|2009-03-06 16:54:46
Totò Cuffaro ha preso il posto di D'Alia alla commissione vigilanza Rai...
Invito chiunque fosse interessato a guardare il seguente video:
http://www.youtube.com/watch?v=CZAKZh2Ji gY
Nicolas B.
- L'investitura politica di Cuffaro
|2009-03-06 20:53:51
L'intervento di Cuffaro nella trasmissione samarcanda del 1991 ha il sapore amaro di un'investitura politica. Nel suo discorso attacca i giornalisti accusandoli di deleggittimare la classe dirigente siciliana, accusadoli di fare giornalismo mafioso che, a suo dire, farebbe più male alla Sicilia di 10 anni di morti ammazzati. Attacca il giudice Falcone definendolo "corrotto" perchè si servirebbe di un pentito "volgare" per deleggittimare la classe politica siciliana facendo un favore al nord. L'aggressione mediatica di Cuffaro non trova consensi nel pubblico che rumoreggia per manifestare il suo dissenzo, ma non è questa la platea a cui forse il politico siciliano si rivolge. L'intervento di Cuffaro sembra piuttosto quello di lanciare un messaggio diretto a quei mafiosi a cui deve il suo consenzo elettorale, quelli che inevitabilmente hanno fatto e faranno la storia del suo successo politico. Perchè in sicilia non si diventa politici per caso o per sbaglio. Quello di fare il politico in sicilia non è spesso una vocazione quanto invece un'investitura che deve pagare dazio al compromesso mafioso e allora l'intervento televisivo di Cuffaro sembra più un'auto-candidatura, un'auto-sponsorizzazione mirata a cercare consensi, più che nell'elettorato, verso coloro che quei voti sono capaci di comprarli e indirizzarli. Non è difficile immaginare il consenso e il plauso con cui mafiosi del calibro di Riina e Provenzano & company avranno assistito, magari in diretta Tv dal loro nascondiglio dorato, all'intervento del giovane politico siciliano. Avranno apprezzato l'ardore e il furore mediatico con cui Cuffaro si scaglia contro i giornalisti e gli esponenti dell'istituzione.Intervenendo al dibattito con l'arroganza tipica dell'atteggiamento mafioso Cuffaro si guadagna un biglietto in prima fila nella scena politica regionale e non solo. Manco a dirlo Cuffaro diventa governatore della regione siciliana e quando è costretto a dimettersi dal suo incarico per la condanna di favoreggiamento semplice a Cosa Nostra nel 2008 questo non sembra penalizzarlo nella sua carriera politica anzi. La condanna per un politico nella nostra italietta da 4 soldi sembra essere il miglior viatico per raggiungere posizioni di maggior prestigio specie in parlamento. Cuffaro entra nella grande famiglia dell'UDC di Pierferdi Casini e come se niente fosse ottiene la nomina alla Commissione di Vigilanza RAI (notizia di questi giorni). Non c'è che dire possiamo vantare un'altro eroe nella nostra Repubblica delle Banane.
Mi chiedo che senso ha avuto il sacrificio di tanti onesti servitori dello Stato come Falcone e Borsellino e tanti altri alla luce di tutto ciò.
C'è da sperare che la storia dia il giusto riconoscimento al loro sacrificio visto che in questi tempi sembra caduto nell'oblio.
alexn8
|2009-03-07 01:02:55
Concordo pienamente..il buon esempio che la politica nazionale offre è semplicemente vergognoso.
Ma a scopo cautelativo e soprattutto per togliere ogni dubbio sulla chiarezza della politica, il sig. Casini non avrebbe fatto meglio ad evitare di candidare Cuffaro come senatore del suo partito almeno fin quando non sia messa la parola fine sulla sua vicenda giudiziaria? Io non sono uno professionista della legge ma ricordo che nella prima sentenza il sig. Cuffaro fu interdetto dai pubblichi incarichi giusto? o mi sbaglio? se ho detto qualche fesseria cortesemente correggetemi.
In caso abbia detto una cosa esatta, come è possibile che stia seduto su quella bella poltrona? grazie e viva l'Italia.
Cuffaro ha ricevuto il suo primo avviso di garanzia per una presunta tangente intascata dall'eurodeputato Salvo Lima nel 1993. L'indagine era partita dalle dichiarazioni di un pentito, che però si rivelarono subito false, in quanto Lima nel 1993 era già morto.
Durante la sua prima presidenza alla Regione Siciliana Cuffaro è entrato, insieme ad altri, nel registro degli indagati per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa nell'ambito dell'inchiesta sui rapporti tra il clan di Brancaccio e ambienti della politica locale. Con gli elementi raccolti, gli inquirenti ritengono che, attraverso Antonio Borzacchelli e Miceli (precedentemente assessore UDC al Comune di Palermo, legato a Cuffaro) e grazie alle talpe presenti nella Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Cuffaro abbia informato Giuseppe Guttadauro, boss mafioso ma anche collega medico di Miceli all'Ospedale Civico di Palermo, e Michele Aiello, importante imprenditore siciliano nel settore della sanità, indagato per associazione mafiosa, di notizie riservate legate alle indagini in corso che li vede coinvolti.
Nel settembre del 2005, Cuffaro per questi fatti, negati dall'interessato, è stato rinviato a giudizio per favoreggiamento aggravato alla Mafia e rivelazione di notizie coperte da segreto istruttorio, mentre non è stata accolta l'accusa di concorso esterno. Secondo il GUP è accertato che abbia fornito all'imprenditore Aiello informazioni fondamentali per sviare le indagini, grazie a una fonte non ancora nota, incontrandolo da solo in circostanze sospette, riferendo che le due talpe che gli fornivano informazioni sulle indagini che lo riguardavano erano state scoperte. Nell'incontro, anche una discussione riguardante l'approvazione del tariffario regionale da applicarsi alle società di diagnosi medica posseduta dall'imprenditore. Aiello ha ammesso entrambi i fatti, Cuffaro afferma soltanto che si sia discusso delle tariffe. Il GUP ipotizza inoltre che il mafioso Guttadauro sia venuto a conoscenza da Cuffaro delle microspie, in funzione del suo rapporto con Aiello, sempre per via del contatto con i due marescialli corrotti, in servizio ai nuclei di polizia giudiziaria della Procura di Palermo, uno dei quali è stato l'autore del piazzamento delle microspie. Secondo una perizia ordinata dal tribunale nel corso del processo a Miceli, nei momenti in cui si è scoperta a casa di Guttadauro la microspia, sarebbero state confermate le testimonianze secondo le quali la moglie del boss mafioso ha dato merito a Totò Cuffaro del ritrovamento.
Nel dicembre 2006, Miceli è stato condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa.
I "cannoli del presidente" Il 15 ottobre 2007 il procuratore aggiunto del processo a Cuffaro Giuseppe Pignatone ha chiesto 8 anni di reclusione per l'attuale Presidente della Regione Sicilia, per quanto riguarda i seguenti capi d'imputazione:
favoreggiamento a Cosa Nostra;
rivelazione di segreto d'ufficio.
Il 18 gennaio 2008 Cuffaro viene dichiarato colpevole di favoreggiamento semplice nel processo di primo grado per le 'talpe' alla Dda di Palermo e condannato a 5 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici. Cuffaro assiste alla lettura della sentenza nell'aula bunker di Pagliarelli e dichiara immediatamente di non essere intenzionato ad abbandonare il suo ruolo di presidente della regione Sicilia. Nel frattempo, la pubblicazione di una serie di foto che lo ritraggono con un vassoio di cannoli, mentre apparentemente festeggia per non essere stato condannato per favoreggiamento della mafia, provoca un grande imbarazzo. Il 24 gennaio 2008 l'Assemblea regionale siciliana respinge la mozione di sfiducia (53 voti contro 32) presentata dal centro sinistra. Nonostante il voto di fiducia del Parlamento siciliano, Cuffaro si dimette due giorni dopo, nel corso di una seduta straordinaria dell'Assemblea. Cuffaro ha annunciato che appellerà la sentenza.
VaronEmanuele
|2009-03-07 15:59:07
In un paese in cui presidente del consiglio è un piazzista mafioso, ignorante e inutile (se non per il fatto di essere affiliato ad una loggia massonica), il boss di provincia cuffaro può benissimo sedersi in commissione di vigilanza rai. Il problema è l'assuefazione a tutto questo, il non avere più le parole adatte per esprimere l'indignazione, che ormai dovrebbe essere da un pezzo RABBIA INCONTENIBILE! Tutti si sono abituati a questi fatti gravissimi, in primis che un presidente del consiglio possa andare in conferenza stampa a dare del deficiente a tutti, perchè la crisi non esiste. Forse glielo han detto i suoi superiori banchieri di raccontare queste panzane da festa di paese. Che un mafioso dichiarato sia in un organo di potere e vigilanza è perfettamente in linea con tutto ciò. SIAMO NOI CHE NON SIAMO PIU'IN LINEA! DOBBIAMO INC..ZARCI!!
pcampoli
- INC..ZARSI NON BASTA
|2009-03-08 11:47:42
INC..ZARSI NON BASTA -
Fa male solo alla salute e non serve a nulla o almeno serve a poco. Occorre documentarsi, possedere dati su cui non ci piove, aggregarsi come cittadini ed esigere da chi ricopre incarichi Istituzionali che siano rispettati i principi fondanti la nostra Costituzione.
Ho oramai 57 anni, sono un semplice cittadino, dal 1993 mi sono documentato grazie ad un grande giornalista come Giovanni Ruggeri, dopo aver lavorato 15 anni possiedo dati su cui non ci piove;
questi dati mi permettono di fare affermazioni pesanti su politici, giornalisti, uomini delle Istituzioni in auge nel 1993-1994 quando e' stata permessa la inamissibile legittimazione politica del signore
'presidente del consiglio, piazzista mafioso,ignorante' (parole VaronEmanuele);
con le prossime elezioni Europee noi semplici cittadini che sappiamo di vivere nel regime della P2-PCI-PDS-DS, che sappiamo di non poter contare su nessun politico tra quelli sulla scena (a parte forse di Pietro), abbiamo una occasione unica che non dobbiamo lasciarci sfuggiere :
mandare a Strasburgo una persona come Sonia Alfano e da la', attraverso la sua voce denunciare i criminali che hanno occupato le Istituzioni ed esigere il irspetto della Verita' che qui' in Italia viene occultata.
Non illudiamoci comunque : personalmente dal 1998 ho toccato con mano come la Corte di Giustizia di Strasburgo sia uno specchietto per le allodole -
io da persona inesperta di diritto l'ho verificato pur possedendo dati inattaccabili che ho fornito a persone di cui mi fido e che spero ne facciano buon uso se personalmente, per un motivo qualunque, non potessi proseguire nel lavoro iniziato nel 1993;
che non bisogna riporre troppe speranze per non andare incontro a disillusioni amare, nella Corte di Giustizia di Strasburgo, ne ho avuto la conferma poco tempo fa parlando con avvocati (e quindi professionisti del diritto) che possiedono dati (a me ignoti fino ad ora) forse molto piu' gravi di quelli che possedevo io.
La battaglia e' dura e richiede che ci impegnamo: e'oramai l'unica strada che ci rimane;
qui' in Italia il REGIME lo si potrebbe abbattere solo con la violenza, ma non servirebbe a nulla,l'esperienza degli anni del Terrorismo Rosso e Nero ce lo insegna;anzi la violenza servirebbe solo a rafforzare chi oggi, col sopruso occupa le Istituzioni.
E della violenza non ne abbiamo bisogno anche perche' perche' la ragione e' dalla nostra parte.
VaronEmanuele
|2009-03-09 11:37:26
E' vero che inca.... non basta, ma può aggiungere un pò di forza e determinazione. E questo senza minimamente conivolgere "signora violenza". Le dirò che non penso questo regime possa essere sconfitto con la violenza, e purtroppo son tra quei pochi folli che ritengono gli anni del "terrorismo rosso e nero" come lei li ha chiamati, in realtà "terrorismo DI STATO", organizzato da enti statali (chiamati "servizi segreti") e finanziato da enti statali. Questo regime sarà sconfitto semplicemente TOGLIENDO la voce a chi non la merita, cominciando a convincere la gente che quando parla qualcuno che dovrebbe tacere forse è meglio ignorarlo, voltarsi da un'altra parte mentre il piazzista di turno grida ai muri e al vento. Convincendo la gente a spegnere i televisori e ad uscire di casa. A parlare con i vicini, i lontani. Discutere di come cambiare la propria vita e quella di chi ci circonda. In meglio.
Quindi come vede il percorso è molto lungo. Molto. Su questo sono d'accordo.
Andrea
|2009-03-09 11:57:50
Penso sia meglio intervenire sui messaggi che si spingono in posizioni che potrebbero travalicare i limiti del diritto di critica. Facendo parte di questa community devo per forza prendere le distanze da eccessi che potrebbero configurare comportamenti non leciti.
VaronEmanuele
|2009-03-09 19:16:05
Nessuno ha parlato di violenza o comportamenti non leciti. Non capisco l'esigenza di queste puntualizzazioni. La rabbia di cui ho parlato è la stessa che credo colpisca tutti nell'ascoltare, nel video di cui si occupa questo post, l'attacco a Falcone da parte di un mafioso ora politico, avvenuto quasi vent'anni orsono ma purtroppo attuale visto come si stanno evolvendo i fatti. Non riesco a capire cos'altro di illecito o violento sia apparso nei post sopracitati. E soprattutto quali "limiti del diritto di critica" sarebbero stati travalicati?
Shiloh
|2009-03-09 12:17:32
Non scherziamo ragazzi.
Noi diciamo di onorare la memoria di un Uomo che HA DATO LA VITA per la legalità e la Giustizia.
Non possiamo pretendere di farlo parlando di violenza e di cose che in genere riescono meglio "agli altri".
La nostra forza deve venire dal rispetto delle leggi e dall'uso che ne sappiamo fare.
E' tempo di muoversi, ma sempre nell'ambito della Costituzione.
Se siamo arrivati fin qui è anche perchè per troppo tempo abbiamo finto di non vedere lo scempio e di non sentire il fetore di marcio che ci circonda.
Abbiamo delegato ad altri, ad indegni personaggi, ciò che avremmo dovuto fare noi: vigilare e se necessario fare, riformare, proporre, PARTECIPARE.
Adesso non possiamo svegliarci, come la principessa sul pisello e prendere a modello chi abbiamo di fronte, che della violenza, della menzogna e dell'insulto ha fatto la propria bandiera.
Hanno paura di noi, ma non di quelli che possono urlare in maniera becera, bensì di quelli che in silenzio, con tenacia e sempre nel rispetto della legge, riescono a costruire qualcosa di buono, malgrado abbiano tutti contro.
Non lasciamo sole persone come Salvatore, Luigi De Magistris o Gioacchino Genchi.
Malgrado il linciaggio pubblico subito, loro amano le istituzioni che in questo momento (infestate da parassiti) li stanno mettendo alla prova.
Quale esempio migliore per noi?
Luciana
pcampoli
- Chiarimento
|2009-03-09 18:55:12
Non ho incitato a reagire con la violenza - -
Non mi si attribuisca affermazioni che non ho fatto.
Se si legge con attenzione cio' che ho scritto, si dovrebbe capire cio' che intendevo dire : a fronte di un REGIME che ci priva di diritti fondamentali, POTREMMO ESSERE TENTATI a reagire in maniera errata, magari con la violenza, come accadde gia' in passato. Il Terrorismo degli anni '70 certamente fu Terrorismo di Stato, ma non solo; purtroppo caddero nella trappola a loro tesa, anche giovani in buona fede che volevano battersi per una societa' piu' giusta.
Il sottoscritto d'altronde mai si e' macchiato di gesti violenti partecipando a manifestazioni;
e' successo invece il contrario : nel tentativo di esercitare un diritto sacrosanto, ho subito la violenza di chi mi impediva tale esercizio garantito dall'art. 21 della Costituzione, che ripeto fino alla noia, da sempre e' pesantemente violato in Italia.
Andrea
|2009-03-09 20:01:41
Io, come penso anche Luciana da quel che leggo, e molti altri mi auguro, desideriamo un clima decisamente costruttivo, rispettoso dello Stato, ed ispirato ai metodi prudenti di Falcone e Borsellino, visto che quì si ricordano spesso. E' come se venissero danneggiati ancora oggi, "tirati dentro" un discorso fazioso ed impulsivo; è come l'attacco di Cuffaro al rovescio, ed il danno c'è lo stesso. Chi si rimangia le proprie parole significa che ha "intuito" la propria scivolata; ciò non toglie completamente peso al gesto, che non è certo il frutto di una banale svista. Mi aspetto dunque che in questo ambiente sia garantita la presenza soltanto di chi rispetta le leggi dello Stato, anche e soprattutto nell'esprimere le proprie opinioni. Diversamente saranno gli altri a doversi tutelare, visto che sono più sottili di quel che comunemente si pensa i margini della complicità, ed in ogni caso chi eccede di continuo deve trovarsi davanti alle conseguenze del proprio agire; questo è esattamente quello che quì si predica da sempre; e visto che vogliamo che valga per tutti, vale anche per noi.
Quando i toni ed i concetti diventano faziosi, o minacciosi, come emerge, anche se a volte velatamente, da alcuni commenti, si scavalca inesorabilmente i limiti della critica, che diventa attacco rabbioso ed incontrollato. Non capire queste cose è davvero un grande limite; penso sia meglio che qualcuno, e non è detto che sia uno solo, si prenda una pausa di riflessione. L'intervento, lo dico sin d'ora, è perfettamente in tema con l'argomento.
pcampoli
- Non replico perche' non voglio perdere tempo
|2009-03-10 07:19:30
Non replico perche' voglio rispettare l'invito di Salvatore, perche' non voglio perdere tempo e perche' non devo rimangiarmi affermazioni che non ho fatto.
Chi conosce cio' che mi e' accaduto il 12-09-1994 sa chi ha fatto violenza quel giorno e chi l'ha subita senza reagire con violenza come si potrebbe essere indotti a reagire quando si subisce un torto o si e' convinti di subire un torto.
Quello che mi e' accaduto quel giorno ha scatenato in me tanta rabbia che si rinnova sempre quando ripenso a cio' che mi e' accaduto quel giorno, quando rivedo l'attacco di Cuffaro a Falcone che vidi allora e di cui conservo la registrazione su cassetta VHS, quando vedo cio' che accade ora nel nostro Paese :
verita' negata, giustizia negata
(abbiamo gia' dimenticato la vicenda Arcangioli, di cui sto aspettando con molto interesse le motivazioni della Cassazione?)
Ma non ho reagito allora con violenza, pur subendo un torto da parte della Digos, e non reagisco ora con la violenza,
anche se sono e saro' sempre determinato e deciso ad "attaccare ", verbalmente e non con la VIOLENZA, chi vuole occultare la VERITA' e negare la GIUSTIZIA.
VaronEmanuele
- Per Andrea
|2009-03-10 17:39:30
Non mi sembra molto corretto questo tentativo reiterato di far apparire "violenti", "velatamente minacciosi", "faziosi" ragionamenti che , in tema con il post, parlano della reazione di fronte all'intervento di cuffaro. Se preferisci dico che tale intervento mi lascia "rispettosamente indignato", così non scavalco nessun limite della critica. Per il futuro, al fine di evitare inutili incomprensioni e perdite di tempo nel puntualizzare, sarebbe meglio CITARE i passaggi "incriminati", estraendoli dai post e parlandone serenamente, senza ergersi a censori o parlare di "margini di complicità", "chi non rispetta le leggi dello stato", "attacco di Cuffaro a rovescio" e amenità varie.
salvatore
- Per Andrea
|2009-03-10 19:00:32
I commenti degli utenti registrati non sono soggetti ad alcun tipo di censura preventiva per cui un eventuale mio intervento, che preferirei in ogni caso evitare fidando nella correttezza dei frequentatori di questo sito, non può avvenire che a posteriori e non sicuramente basato sulle opinioni che ciascuno è libero di avere e coltivare, ma solo sui toni della discussione. Già in altro occasioni ho dovuto, a seguito di diatribe tra utenti prolungate oltre l'accettabile, invitare i contendenti a spostare la loro discussione sul forum.
In ogni caso chi desiderasse segnalare commenti non appropriati o "toni faziosi e minacciosi" o "rabbiosi e incontrollati" è pregato di non farlo utilizzando i commenti agli editoriali o ai post, ma piuttosto segnalando a me personalmente la cosa e non con frasi generiche ma con riferimenti precisi agli autori.
Può per questo essere usata la casella di servizio del sito 19luglio1992@gmail.com oancora meglio la mia mail personale salvatore.borsellino@gmail.com che consulto con frequenza giornaliera.
Provvederò poi io, se sarà il caso, ad intervenire.