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Genchi si appella a Napolitano affinchè la Legge sia rispettata PDF Stampa E-mail
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Scritto da AA. VV.   
Martedì 21 Aprile 2009 13:58

 “Siamo oltre il porto delle nebbie. Oggi la Procura di Roma ha fatto ammutinamento rispetto ai provvedimenti dei giudici che hanno decretato l’illegittimità totale dell’operato della stessa Procura. I reperti che la Procura di Roma sta mantenendo abusivamente in sequestro sono tutti di proprietà del dr. Gioacchino Genchi. Per questo oggi i Pm di Roma si sono resi responsabili, tra l’altro, dei reati di rifiuto di atti d’ufficio e di appropriazione indebita. Peraltro, nei supporti informatici trattenuti ci sono atti relativi a delicate indagini per le quali il dr. Genchi aveva ricevuto incarichi dall’Autorità giudiziaria. E ci sono perfino atti e intercettazioni che riguardano il procuratore aggiunto Toro: tra l’altro sue conversazioni nelle quali nel maggio 2006 concordava con altra persona, con insospettabili capacità profetiche, gli incarichi al ministero della giustizia presso l’appena nominato ministro Mastella e presso altri ministeri, riferendo anche gli incarichi graditi da altri magistrati romani, ivi compreso il dr. Nello Rossi. I magistrati della Procura di Salerno sono stati cacciati su due piedi dal Csm per aver emesso un provvedimento dichiarato legittimo dal competente Tribunale del riesame. Mi chiedo: cosa assicura ai magistrati romani l’impunità davanti al Csm ed al ministro della giustizia? Mi auguro che la risposta non sia da rintracciare nel contenuto di quelle conversazioni”.

Fabio Repici




21 aprile 2009 - Roma (ADNKRONOS) Il consulente informatico dell'ex pm De Magistris chiede l'intervento del capo dello Stato: ''La Procura di Roma sta deliberatamente rifiutando la restituzione dei reperti e dei dati sequestrati presso il mio studio. Siamo in presenza di un atto eversivo di inaudita gravità". L'intervento del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e' stato chiesto da Gioacchino Genchi, il consulente informatico dell'ex pm Luigi De Magistris per ottenere la restituzione degli atti e dei dati sequestrati di recente nel suo ufficio dal Ros dei carabinieri su disposizione della Procura di Roma. La scorsa settimana il Tribunale del riesame aveva accolto la richiesta di Genchi e del suo legale, Fabio Repici di restituire i documenti sequestrati. Ma oggi la Procura della capitale, secondo quanto dice Genchi si sarebbe rifiutata di farlo. ''La Procura di Roma, nonostante la lapalissiana evidenza dei provvedimenti di annullamento delle perquisizioni e dei sequestri illegittimamente eseguiti e disposti dal Tribunale del riesame, sta deliberatamente rifiutando la restituzione dei reperti e dei dati sequestrati presso il mio studio - dice Genchi all'ADNKRONOS - contenenti risultanze di indagini riservatissime di numerosi uffici giudiziari anche nei confronti di magistrati della stessa Procura di Roma''.  Secondo Genchi ''siamo in presenza di un atto eversivo di inaudita gravita'. Chiediamo l'immediato intervento del capo dello Stato e, per gli atti urgenti concernenti l'esecuzione del provvedimento del riesame, del procuratore generale di Roma e del procuratore della Repubblica di Perugia''. Genchi e Repici sono ancora in Procura di Roma.

Fonte:
http://www.adnkronos.com/


Palermo - 21 Apr - ore 13:52 Il superconsulente informatico nell'inchiesta Why Not, Gioacchino Genchi, denuncia presunti abusi da parte della Procura di Roma, per la mancata restituzione dei dispositivi elettronici e dei dati sequestrati allo stesso Genchi il 13 marzo e di cui il Tribunale del Riesame della capitale aveva ordinato la restituzione. "La Procura di Roma - dice Genchi in una nota - rifiuta illegittimamente la restituzione di quanto, altrettanto illegittimamente, era stato sequestrato dai carabinieri del Ros. Siamo in presenza di un atto eversivo di proporzioni inaudite e per questo chiediamo l'immediato intervento del Capo dello Stato, del procuratore generale di Roma e del procuratore di Perugia". Quest'ultimo intervento, secondo Genchi, e' necessario perche' i sequestri hanno riguardato "indagini riservatissime di varie autorita' giudiziarie e contengono precise acquisizioni e intercettazioni telefoniche - prosegue la nota - riguardanti gli stessi magistrati che hanno proceduto al sequestro e un altro magistrato gia' in servizio alla Procura di Roma e di recente nominato a incarichi ministeriali". Genchi conclude sostenendo che "le acquisizioni delle indagini Why not, riguardanti quel magistrato, sono state legittimamente eseguite dal Pm Luigi De Magistris, quando il magistrato in questione ricopriva l'incarico di Pm di Roma. Il sinedrio della magistratura romana intende stravolgere le regole e i principi dell'ordinamento giuridico".

Fonte:
La Repubblica - Palermo


 

Caso Genchi: la Procura di Roma rifiuta di eseguire la sentenza di restituzione


di Antonio Rispoli


Sembra incredibile, ma è così: la Procura di Roma si è rifiutata di eseguire la sentenza del Tribunale del Riesame, che ha giudicato illeggittimo il decreto di perquisizione firmato dai Pubblici Ministeri Toro e Rossi e ha disposto la restituzione a Genchi di tutto quello che i Carabinieri hanno sequestrato. Appresa la notizia, Gioacchino Genchi ha commentato: "Siamo in presenza di un atto di eversione giudiziaria di una gravità inaudita. Negli atti del sequestro vi sono infatti acquisizioni importantissime riguardanti gli stessi magistrati della procura di Roma che hanno eseguito il sequestro".
Ed è il minimo, definirla eversiva, la decisione della Procura. Genchi si è appellato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nella sua qualità di Presidente del CSM. Infatti c'è un obbligo: il livello inferiore della magistratura non può rifiutarsi di obbedire al livello superiore, se non in presenza di un ricorso legale. Invece, a quanto pare, nei dintorni di Gioacchino Genchi (e di De Magistris), la magistratura si sente in dovere di comportarsi illegalmente: la Procura di Catanzaro prima blocca le indagini di De Magistris a cui aveva collaborato Genchi, poi si rifiuta di rispondere alle richieste del Tribunale di Salerno ed infine arriva ad emettere un illeggittimo e illegale decreto di sequestro su un sequestro effettuato dal Tribunale di Salerno; il Presidente della Repubblica che attacca il Tribunale di Salerno; il CSM che ha cacciato dalla Magistratura il Procuratore Capo di Salerno e ha trasferito altri magistrati di quella Procura solo perchè avevano fatto il loro lavoro.
Io mi auguro che questa volta il CSM agisca di conseguenza, cioè dovrebbe cacciare dalla magistratura i due procuratori di Roma; ma sarà un miracolo se non adotterà sanzioni contro i membri del Tribunale del Riesame


Fonte: JulieNews.it

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MORSELLO LUIGI  - GENCHI SI APPELLA A NAPOLITANO PERCHE' LA LEGGE SI   |2009-04-21 19:28:37
SIAMO ALL'ANNO ZERO DELLA GIUSTIZIA IN ITALIA. IL TUTTO MI APPARE COME UNA
RIEDIZIONE DELLA NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI DI INFAUSTA
MEMORIA, ALL'INTERNO DEL CORPO MALATO DELLA MAGISTRATURA.
GENCHI SI
APPELLA A NAPOLITANO ? 
QUANTO VORREI CHE QUESTO APPELLO, COME
ALTRI, TANTI ALTRI, SERVISSE A QUALCOSA !
L'ESPERIENZA FIN QUI
CONSUMATA HA DIMOSTRATO SISTEMATICAMENTE L'INUTILITA' DI QUESTI APPELLI,
CHE FINISCONO COL SEMBRARE ADDIRITTURA PATETICI SE NON
FOSSERO DRAMMATICI QUANT'ALTRI MAI !
pcampoli  - Pietro Campoli non ripone alcuna fiducia in Napoli   |2009-04-23 14:57:22
Anche se Genchi si appella al Capo dello Stato, affermo, pur nutrendo la
massima fiducia in persone come Genchi, Salvatore, Sonia,
De Magistris, che non ripongo nessuna fiducia e mai la potro' riporre
in chi ha risposto, anche arrogantemente, il 15-08-1996, quando era
ministro degli Interni,

"Non esistono ne' fascicoli segreti ne' misteri al
Viminale".

Di questo sono certo perche' l'ho sentito con le mie
orecchie attraverso la TV.

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