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Processo Dell'Utri: Ciancimino non sara' ascoltato PDF Stampa E-mail
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Scritto da Monica Centofante   
Giovedì 17 Settembre 2009 15:40

Massimo Ciancimino non sarà ascoltato nell’ambito del processo per concorso esterno in associazione mafiosa a carico del senatore Marcello Dell’Utri. Condannato in primo grado a 9 anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
L’ennesimo Niet è arrivato qualche minuto fa dai giudici della Corte d’Appello, in risposta alla richiesta del procuratore generale Antonino Gatto di interrogare il figlio di don Vito in merito al ritrovamento di una lettera fra le carte “dimenticate” del processo contro lo stesso Ciancimino Junior.

Una missiva scritta a mano e incompleta, perché strappata nella parte superiore, indirizzata all’onorevole Berlusconi da parte dei mafiosi corleonesi. E nella quale si legge testualmente: “… posizione politica intendo portare il mio contributo (che non sarà di poco) perché questo triste evento non ne abbia a verificarsi. Sono convinto che questo evento onorevole Berlusconi vorrà mettere a disposizione le sue reti televisive”.


La lettera in questione, secondo quanto dichiarato a verbale da Ciancimino sarebbe stata ritirata da lui personalmente presso il villino di San Vito Lo Capo di Pino Lipari alla presenza di Bernardo Provenzano e doveva essere recapitata al dottore Berlusconi per il tramite di Dell’Utri. Una prova, aveva dichiarato in aula il pg Gatto, che se si fosse dimostrata vera avrebbe potuto “dimostrare la continuità dei rapporti intercorsi tra l’imputato e Cosa Nostra siciliana”.


Per i giudici che poco fa hanno deciso di non accettare l’audizione, le dichiarazioni del dichiarante sono "contraddittorie" e offrono "un quadro confuso". Quindi, "per dare una svolta a questo processo", hanno chiesto al sostituto procuratore generale di procedere già in questa udienza all'inizio della requisitoria.


Monica Centofante (fonte
Antimafiaduemila.com, 17 settembre 2009)

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papalagi  - Taci e sarà tutto più chiaro   |2009-09-17 22:43:02
Non capisco, qualcuno me lo spieghi perfavore. I giudici affermano che "le dichiarazioni del dichiarante sono "contraddittorie" e
offrono "un quadro confuso".
Ma allora quale miglior occasione
di un' udienza in tribunale per indagare i punti contraddittori e
chiarire il quadro?
pcampoli  - Per me e' tutto chiaro.   |2009-09-18 19:07:52
Purtroppo da tempo non siamo in uno Stato di Diritto, (ma lo siamo mai stati
dagli anni del Ventennio???),grazie a tanti magistrati felloni e a tanti
politici complici e collusi con la P2 annidati anche a "sinistra" -


I Criminali che ora hanno in mano le Istituzioni del Paese hanno saputo bene
scegliere quali magistrati eliminare per non avere intralci nella loro
resistibile occupazione delle Istituzioni.
Ma, e qui mi ripeto, lo so ma i dati
parlano chiaro, aver permesso la legittimazione politica del criminale tessera
P2 1816 nel 1994, e' stato un errore che permettera' di smascherare chi e' si e'
venduto e chi e' complice della P2.

A partire daa Scalfaro che nel 1994 ha
permesso la violazione della Costituzione nel 1994 ad arrivare agli attuali
alleati della tessera P2 1816, sono tanti quelli che dovranno rendere conto
perche' oramai ogni giorno di piu' e' chiaro e lampante chi sia veramente la
tessera P2 1816.

E nessun magistrato fellone o al soldo della P2 potra'
negare che dal marzo 1994 sono stati violati gli art. 21 e 27 della Costituzione
per fare un favore alla tessera P2 1816 e anhe per allontanare nel tempo,
utilizzando la tessera P2 1816 che sta oramai portanto a termine il Piano di
Rinascita di Gelli, la scoperta di verita' sulle connivenze e le complicita'
della classe dirigente del PCI-PDS-DS con la P2, mai morta purtroppo.

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