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Stefano: "Stato? No, grazie" PDF Stampa E-mail
Rubriche - Le vostre lettere
Scritto da Stefano Rossi   
Sabato 24 Ottobre 2009 18:01

Se il "mio" Stato ha deciso di lasciare che la sua storia recente sia fatta di sangue, di stragi, di morti, di persone rovinate, di vite spezzate beh questo Stato non è, da me, riconosciuto.

Ho ancora negli occhi le immagini del sangue dei suoi martiri, consapevoli o inconsapevoli.
Non posso tollerare che mi si giustifichi per mezzo della ragion di stato che le vite di migliaia di persone dovessero finire nel modo più atroce.

Non posso tollerare che persone riunitesi a tavolino abbiano commissionato stragi per non permettere cambiamenti allo status quo. Io mi vergogno per quelle persone che da anni ci governano. Non so come facciano a tenere la bocca chiusa e la coscienza sporca. Spero le loro notti siano animate dagli incubi peggiori.

Guardo gli occhi di Pasolini e piango.
Guardo il sorriso di Borsellino e piango.
Guardo il viso di Falcone e piango.
Sento le parole di Rino Gaetano e piango.
Sento le parole di Albino Luciani e piango.
Vedo la stazione di Bologna sventrata e piango.
Vedo piazza Fontana e piango.
Vedo Giorgio Ambrosoli e piango.
Sento l'eco della rabbia delle parole di Pio La Torre e piango.
Dovrei piangere ancora tante, tante, tante altre volte, dato che molte sono le persone che hanno perso la vita per colpa della negligenza o della volontà del loro Stato, il quale nulla ha fatto per salvare tutte queste persone.

Non posso riconoscere questa istituzione. Non ho scelto io di vivere sotto queste regole.

Non posso vedere i palazzi del potere popolati dagli esseri più ignobili.
Dicono di chiamarsi Onorevoli, ma per me sono solo dei poveri disgraziati.

Verrà un giorno... Me lo dico sempre.

Sto aspettando che il tempo si renda galantuono, ma nel frattempo continuerò ad andare contro.

La mia libertà, così come la mia dignità, non ha prezzo.

Anzi darle un prezzo sarebbe la mia peggiore sconfitta.


Stefano Rossi

 

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pcampoli  - Sottoscrivo integralmente e aggiungo....   |2009-10-25 09:25:21
Sottoscrivo integralmente tutto il testo, aggiungo e completo solo una frase
perche' dal 1994 ho prove e non solo supposizioni a riguardo :

"Io mi
vergogno per quelle persone che da anni ci governano e dovranno rispondere per
aver permesso la legittimazione politica di un criminale come la tessera P2 1816
; fin dal 1987 grazie a Ruggeri e Guarino il Popolo poteva conoscere la natura
criminale di questo personaggio e nel 1994, durante la campagna elettorale sono
stati violati gli art. 21 e 27 della Costituzione per permetterne la
legittimazione, essendo stati censurati i dati contenuti nella edizione del
libro di Ruggeri e Guarino edito dalla Kaos nel febbraio 1994."
blackhole   |2009-10-25 10:35:49
hai ragione.
il mio era più uno sfogo che altro.
la storia dei libri e dei
documenti scomodi è onnipresente nella nostra storia.
prendi l'ultimo di
Pinotti "L'unto del signore": non ha avuto un minimo di visibilità
eppure ci sono tantissimi collegamenti interessanti al suo interno.

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