Saltata la trasmissione sulla trattativa Stato-mafia. Il direttore: mancava la versione del parlamentare Pdl
ROMA - Polemica a La 7 sulla cancellazione di un'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia del programma Reality. Lunedì, a poche ora dalla messa in onda, il direttore
Antonello Piroso ha comunicato all'autrice
Silvia Resta che la trasmissione veniva cancellata. Motivazione: l'inchiesta aveva una "costruzione a tesi" e "testimonianze unidirezionali". Nei 40 minuti il dossier ripercorreva la vicenda, dal "papello" di
Ciancimino fino alle amicizie pericolose di
Marcello Dell'Utri. Si evidenziava il ruolo dei fratelli
Graviano, "boss mafiosi legati a imprenditori milanesi che diedero vita al primo Club di Forza Italia di Palermo-Brancaccio" (condannati poi per gli attentati ai Georgofili di Firenze e di San Giovanni a Roma). Si dava voce al pentito
Gaspare Spatuzza (attraverso uno speaker), ma mancava l'intervista a Dell'Utri. E proprio questa è stata la contestazione che Piroso ha rivolto alla redazione. Qualcuno ha collegato il nervosismo del direttore alle voci di questi giorni, secondo le quali al TgLa7 dovrebbe approdare un nuovo direttore:
Piero Vigorelli secondo
Dagospia. Svolta gradita a Berlusconi.
Ieri si è consumato l'ennesimo scontro tra il Comitato di redazione e il direttore. Piroso ha accusato l'inviato Silvia Resta di fare "giornalismo militante", ha invitato i redattori a leggere il codice di autoregolamentazione Agcom in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie. Ma il cdr ha sostenuto la bontà dell'inchiesta, fornendo la lista degli intervistati in ordine di apparizione:
Piero Grasso (procura generale antimafia),
Salvatore Borsellino (fratello del giudice ucciso),
Vincenzo Scotti (ex ministro Interni: parla del suo siluramento),
Nicola Mancino (ex ministro Interni: mostra la sua agenda del '92 per provare di non aver incontrato Borsellino),
Luigi Li Gotti (avvocato di Brusca e Mutolo), il giudice
Giancarlo Caselli, il procuratore di Palermo
Antonio Ingroia,
Attilio Bolzoni (La Repubblica),
Giuseppe Lumia (Commisione antimafia) e Nando Dalla Chiesa.
Leandro Palestini (la Repubblica, 18 novembre 2009)