La mafia ha alzato il tiro. Lo informa chiaramente con la bomba davanti al Tribunale di Reggio Calabria.
Noi sappiamo bene cosa vuol dire alzare il tiro, “fare scruscio” come diceva Bagarella quando poi colpì via dei Georgofili con 300 chili di tritolo.
Eravamo in piena trattativa e i nostri figli hanno pagato un prezzo altissimo, perché fu ritenuto giusto di trattare.
Un margine di errore nel fare dietrologia c’è sempre, ma a volte ci si azzecca.
Chiediamo allo Stato e al Parlamento di mantenere sì saldo quello Stato di diritto che non può mai venire meno per nessuno, ma di valutare se non sia il caso con una nuova norma di rendere permanente per la mafia stragista a “41 bis”, per tutta la durata della pena l’isolamento diurno.
Abbiamo letto che le agevolazioni date a Giuseppe Graviano in queste ore, concesse dal Tribunale per rispettare lo Stato di diritto non possono essere retrocesse, allora bisogna cambiare la norma, perché la mafia quando capisce che può imporsi per ottenere tutto e di più lo fa a suon di bombe. Lo sappiamo bene noi martoriati come siamo per una “trattativa” andata male, ma lo sanno anche altri.
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Vice Presidente Portavoce Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili