22 gennaio 2010 - Caltanissetta. «Proseguo il mio lavoro a Caltanissetta, incoraggiato dalla professionalità dei miei colleghi magistrati e di tutti gli operatori del diritto che lavorano con spirito di servizio e lealtà; ma soprattutto stimolato dall'impegno di chi in ogni settore si adopera per affrancare questo territorio dai condizionamenti criminali». Lo afferma in una nota il gip di Caltanisetta Giovanbattista Tona. Ieri è emerso che le cosche di Gela erano pronte a uccidere l'ex sindaco Rosario Crocetta, attuale parlamentare europeo del Pd, e una cugina del gip che i mafiosi credevano fosse la sorella del magistrato per la forte somiglianza tra i due. «Ringrazio coloro che mi sono stati vicini in un momento di grande apprensione per me e per la mia famiglia. - aggiunge Tona - Ammiro la serenità paziente con la quale le persone a me più care accettano le tensioni e le limitazioni a loro causate dal mio lavoro». «Ringrazio i carabinieri, la polizia di stato e la polizia municipale di Caltanissetta - scrive il gip - per la loro costante attenzione a tutela della mia persona e non solo della mia. Mi dispiace per i disagi che da questa situazione possono essere derivati ai cittadini».