A
Piazza del Popolo ancora una volta in una manifestazione viola antiregime, le
agende rosse si sono alzate al cielo.
Caro
Salvatore il mio non è solo un racconto di una delle tante manifestazioni, non è il piagnisteo o la demagogia di chi sente bello ad esporre ideali, simboli e inventarsi professionista dell'antimafia.
Oggi Salvatore, voglio dirti grazie, grazie perchè hai consegnato alla storia, ma soprattutto alla nostra generazione, un simbolo che ci sta unendo in una grande famiglia, un simbolo della nostra collettività, un simbolo che è parte di noi.
Quando questa avventura era iniziata tanto tempo fa a
Piazza Farnese, il mio sogno era quello di poter vedere un giorno, ogni giorno aumentare le agende rosse che si sollevavano in cielo come simbolo della nuova resistenza. La nostra capacità di indignarsi, la nostra lotta non violenta contro la violenza mafiosa, il nostro sentirsi uno parte del tutto. Come non poterti dire grazie mille volte, come non poterti essere vicino oggi che la fatica si sta facendo sentire.
Ma il nostro
Salvatore, il nonno e il padre di tutti noi, tanti quanti non sappiamo, ma posso vedere e ricordarmi i volti della nostra meglio gioventù certo, oggi ci dice di continuare la lotta anche dove lui non potrà essere presente. Questo tuo appello Salvatore lo abbiamo fatto nostro da molto tempo, da quando hai cambiato la vita di molte persone e hai dato un motivo alla nostra generazione di tornare sulle barricate a gridare resistenza. La libertà ha un prezzo, così come la dignità di un uomo si misura sulle cose che lui rifiuta in nome di quella libertà, noi andremo avanti fino alla fine Salvatore, le
agende rosse resisteranno un minuto in più del regime per ridare all'Italia quel
fresco profumo di libertà.
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