Davanti alle difficoltà non bisogna arrendersi.
Al contrario, devono stimolarci a fare sempre di più e meglio, o superare gli ostacoli per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati.
Palermo - Il pubblico ministero Nino Di Matteo ha chiesto al Tribunale la citazione di nuovi testimoni nel processo in cui l'ex comandante del Ros dei carabinieri, Mario Mori, e il colonnello Mauro Obinu rispondono di favoreggiamento aggravato di Cosa Nostra in relazione alla mancata cattura del boss Bernardo Provenzano negli anni '90 dopo la segnalazione di un confidente. Il pm ha chiesto in particolare l'audizione di Pino Lipari, ex braccio destro di Provenzano il quale in un interrogatorio del 17 luglio scorso ha confermato l'esistenza di una trattativa tra i boss e apparati dello Stato; dell'ex ministro, ex componente del Csm ed ex segretario generale della Presidenza del Consiglio, Fernanda Contri; degli avvocati Robert Mangano e Giorgio Ghiron, quest'ultimo pure autore di dichiarazioni a conferma della trattativa; del colonnello dei carabinieri Massimo Giraudo, che ha parlato di un deterioramento dei rapporti tra Mori e il 'capitano Ultimo' che si sarebbe visto frenare nei suoi piani operativi per la cattura di Provenzano. Il pm ha chiesto anche di sentire l'avvocato Giovanna Livreri.
Il difensore di Mori, l'avvocato Pietro Milio, si e' opposto alla citazione di Livreri e dell'avvocato Mangano, che non potrebbero riferire sulla loro attivita' professionale, e di Pino Lipari poiche' secondo il legale non era chiaro il suo ruolo all'epoca dei fatti e non e' chiara la sua attuale posizione, se cioe' sia o meno un pentito. Milio ha inoltre chiesto al Tribunale di acquisire l'interrogatorio reso dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia alla Corte di Assise di Caltanissetta il 17 novembre del 1997 al processo Borsellino bis. In quella sede, Ingroia parlo' delle confidenze fattegli da Borsellino nei giorni precedenti la strage di via D'Amelio.
Il pm non si e' opposto a questa richiesta della difesa, anche se l'ha ritenuta irrilevante, e il verbale e' stato pertanto acquisito con il consenso delle parti. A interrogare Ingroia al processo Borsellino bis era stato lo stesso pm del processo Mori, Nino Di Matteo, e nel collegio giudicante c'era Wilma Mazzara, che oggi fa parte del Tribunale chiamato a giudicare sulla mancata cattura di Provenzano.