Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla.
Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare. Paolo Borsellino
Il comandante delle teste di cuoio dei carabinieri è accusato di aver coperto alcune irregolarità in diverse operazioni antidroga. L'accusa: associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, falso e peculato
Pesante richiesta di condanna a 27 anni di carcere nei confronti del comandante del Ros, Giampaolo Ganzer, imputato a Milano. La richiesta è stata avanzata dal pm Luisa Zanetti nell'ambito del processo in cui Ganzer, insieme con altre persone tra cui l'ex colonnello delle teste di cuoio dei carabinieri Mauro Obinu e altri sottufficiali dell'Arma, sono ritenuti responsabili di presunte irregolarità in operazioni antidroga sotto copertura avvenuta tra il 1991 e il 1997. Ganzer e gli altri imputati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, falso e peculato.
Il pm oltre alle condanne per Ganzer ha chiesto pene severe anche per gli altri 17 imputati, tra cui una serie di sottufficiali del Ros ai tempi componenti del cosiddetto gruppo di Bergamo. Le condanne vanno dai 27 anni (Obinu e Lovato) ai 5 anni e 18mila euro di multa. Il pm ha anche chiesto per tutti gli imputati l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Prima di chiedere le condanne il pm Zanetti ha voluto richiamarsi a quanto già affermato all'inizio della sua requisitoria e cioè la "gravità dei fatti" per i quali "la pena prevista è altissima" e ha parlato di "deviazione dai compiti istituzionali che emerge dal quadro che ho tentato di tracciare durante il mio intervento".
All'inizio della sua requisitoria la pubblica accusa aveva voluto ricordare "questo processo non è a carico del Ros e non è un atto di accusa contro l'Arma dei carabinieri di cui tutti (...) riconoscono la delicatissima funzione. (...) Questo mio intervento mira invece a dimostrare l'esistenza di deviazioni all'interno cresciute, nutrite, tollerate prima e incoraggiate, strutturate, organizzate poi, pur di produrre risultati a qualsiasi costo anche con metodi scorretti o illeciti". Fra gli episodi contestati anche un traffico d'armi.
"Nessuna sorpresa per la richiesta del pm", ha commenato l'avvocato Tiburzio De Zuani, il difensore del comandante Ganzer. Il legale ha ribadito che "viste le responsabilità che il pm ha attribuito al mio assistito, questa richiesta era a parer mio ovvia". Sulla stessa linea anche alcuni difensori degli altri 17 imputati.