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G8. Diaz, condannati i vertici della polizia. L'appello ribalta sentenza di primo grado PDF Stampa E-mail
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Scritto da Redazioni La Repubblica e Il Secolo XIX   
Mercoledì 19 Maggio 2010 10:46

Condanne per un totale di 85 anni di carcere a 25 dei 27 imputati. Tra loro tutti i massimi esponenti delle forze dell'ordine. Nel primo grado di giudizio, nel 2008, erano stati assolti in 16

GENOVA - I giudici della Terza sezione della Corte d'Appello di Genova hanno ribaltato la sentenza di primo grado 1 per i disordini e l'irruzione alla scuola Diaz del luglio 2001 a Genova. Tutti i vertici della polizia che erano stati assolti hanno subito condanne comprese tra 3 anni e 8 mesi e 4 anni unitamente all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Nel complesso le pene superano gli 85 anni. In totale sono stati condannati 25 imputati sui 27.

Il capo dell'anticrimine Francesco Gratteri è stato condannato a quattro anni, l'ex comandante del primo reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini a cinque anni, l'ex vicedirettore dell'Ucigos Giovanni Luperi (oggi all'Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna) a quattro anni, l'ex dirigente della Digos di Genova Spartaco Mortola (ora vicequestore vicario a Torino) a tre anni e otto mesi, l'ex vicecapo dello Sco Gilberto Caldarozzi a tre anni e otto mesi.

Altri due dirigenti della Polizia, Pietro Troiani e Michele Burgio, accusati di aver portato le molotov nella scuola, sono stati condannati a tre anni e nove mesi. Non sono stati dichiarati prescritti i falsi ideologici e alcuni episodi di lesioni gravi. Sono invece stati dichiarati prescritti i reati di lesioni lievi, calunnie e arresti illegali. Per i 13 poliziotti condannati in primo grado le pene sono state inasprite.

Il procuratore generale, Pio Macchiavello, aveva chiesto oltre 110 anni di reclusione per i 27 imputati. In primo grado furono condannati 13 imputati e ne furono assolti 16, tutti i vertici della catena di comando. I pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini avevano chiesto in primo grado 29 condanne per un ammontare complessivo di 109 anni e nove mesi di carcere. In primo grado furono assolti Francesco Gratteri, ex direttore dello Sco e oggi capo dell'Antiterrorismo, Giovanni Luperi; Gilberto Caldarozzi e Spartaco Mortola.

La Repubblica, 19 maggio 2010





G8 Diaz, stangata sulla polizia. 85 anni di condanne


La Corte d’Appello di Genova ha ribaltato la sentenza di primo grado sulla sanguinosa irruzione della Polizia nella scuola Diaz al G8 del 2001 di Genova ed ha condannato anche i vertici della Polizia di Stato, infliggendo circa 85 anni di reclusione. Dei 28 imputati, solo 2 sono stati assolti (per la prescrizione dei reati).

Il capo dell’anticrimine Francesco Gratteri e’ stato condannato a quattro anni, l’ex comandante del primo reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini a cinque anni, l’ex vicedirettore dell’Ucigos Giovanni Luperi (oggi all’Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna) a quattro anni, l’ex dirigente della Digos di Genova Spartaco Mortola (ora vicequestore vicario a Torino) a tre anni e otto mesi, l’ex vicecapo dello Sco Gilberto Caldarozzi a tre anni e otto mesi. Altri due dirigenti della Polizia, Pietro Troiani e Michele Burgio, accusati di aver portato le molotov nella scuola, sono stati condannati a tre anni e nove mesi. Non sono stati dichiarati prescritti i falsi ideologici e alcuni episodi di lesioni gravi. Sono invece stati dichiarati prescritti i reati di lesioni lievi, calunnie e arresti illegali. Per i 13 poliziotti condannati in primo grado le pene sono state inasprite.

Il procuratore generale, Pio Macchiavello, aveva chiesto oltre 110 anni di reclusione per i 27 imputati. In primo grado furono condannati 13 imputati e ne furono assolti 16, tutti i vertici della catena di comando. I pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini avevano chiesto in primo grado 29 condanne per un ammontare complessivo di 109 anni e nove mesi di carcere. In primo grado furono assolti Francesco Gratteri, ex direttore dello Sco e oggi capo dell’Antiterrorismo, per il quale il pg ha chiesto una condanna a 4 anni e 10 mesi; Giovanni Luperi, ex vice direttore Ucigos e oggi all’Agenzia per le informazioni e sicurezza interna (chiesti 4 anni e 10 mesi); Gilberto Caldarozzi, ex vice dello Sco e oggi capo (4 anni e sei mesi) e Spartaco Mortola, ex capo della Digos di Genova e oggi questore vicario a Torino (chiesti 4 anni e sei mesi).



I FATTI

La sanguinosa irruzione della polizia nella scuola Diaz di Genova, la notte del 21 luglio 2001, avvenne il giorno dopo la morte di Carlo Giuliani, ucciso durante l’assalto a una camionetta dei carabinieri e mentre le strade di Genova erano devastate dalle violenze dei black bloc. La scuola Diaz era stata scelta dal Comune di Genova come ostello per i no global arrivati da tutta Europa. Al termine dell’irruzione dei poliziotti del Reparto Mobile di Roma guidati da Vincenzo Canterini oltre 60 ragazzi rimasero feriti, alcuni dei quali in modo grave. La polizia arresto’ 93 giovani, tutti poi prosciolti. In quel frangente, furono sequestrate due bottiglie molotov che erano state trovate trovate per strada e poi - hanno sancito ieri sera i giudici - furono portate all’interno della scuola per giustificare gli arresti. Le immagini dei volti feriti, dei pestaggi, del sangue nei locali della scuola devastata fecero il giro del mondo come le parole del giornalista inglese Mark Covell, che subi’ lesioni gravissime. Uno dei funzionari di polizia imputati, Michelangelo Fournier defini’ in aula la scena che gli si era parata davanti una ’’macelleria messicana’’. Le indagini sono state affidate a Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini, due dei magistrati di punta della procura di Genova. Gli accertamenti sull’irruzione, sulle lesioni, sugli arresti arbitrari e sull’episodio delle molotov sono stati lunghi e difficili e i magistrati inquirenti hanno denunciato l’atteggiamento non collaborativo dei vertici della Polizia. La sentenza di primo grado assolse la ‘’catena di comando’’, i sedici dirigenti della Polizia. Tredici furono i condannati, per complessivi 35 anni e sette mesi di reclusione.




Il riepilogo delle sentenze di primo grado, 13 novembre 2008 e di appello


I VERTICI

Francesco Gratteri, Giovanni Luperi, 4 anni, in primo grado assolti dalle accuse di calunnia, falso ideologico e arresto illegale


LA COLTELLATA

Massimo Nucera, Maurizio Panzieri, 3 anni e otto mesi, in primo grado assolti dalle accuse di calunnia e falso ideologico


LE MOLOTOV

Pietro Troiani, 3 anni e 9 mesi, in primo grado tre anni per calunnia, falso ideologico, violazione legge sulle armi

Michele Burgio,3 anni e 9 mesi, in primo grado due anni e sei mesi per calunnia e violazione legge sulle armi


IL BLITZ SBAGLIATO

Salvatore Gava, 3 anni e 8 mesi, in primo grado assolto dall’accusa di violenza privata, abuso sui detenuti, violazione di domicilio, danneggiamento

Luigi Fazio, reato prescritto: in primo grado 1 mese per violenza privata, abuso sui detenuti, violazione di domicilio, danneggiamento


VERBALI

Gilberto Caldarozzi, Filippo Ferri, Massimiliano Di Bernardini, Fabio Ciccimarra, Nando Dominici, Spartaco Mortola, Carlo Di Sarro, 3 anni e 8 mesi. In primo grado assolti dalle accuse di falso ideologico, calunnia e arresto illegale

Massimo Mazzoni, Renzo Cerchi, Davide Di Novi, 3 anni e 8 mesi. In primo grado assolti dalle accuse di calunnia, falso ideologico e arresto illegale


I PESTAGGI

Vincenzo Canterini, 5 anni, in primo grado 4 anni per calunnia, con la continuazione, falso ideologico, lesioni

Michelangelo Fournier, reato prescritto. In primo grado: 2 anni per lesioni aggravate in concorso

Fabrizio Basili, Ciro Tucci, Carlo Lucaroni, Emiliano Zaccaria, Angelo Cenni, Fabrizio Ledoti, Pietro Stranieri, Vincenzo Compagnone, 4 anni. In primo grado 3 anni per lesioni aggravate in concorso

In tutto, nel primo grado, erano stati inflitti 35 anni e 7 mesi di reclusione distribuiti a solo 13 dei 29 imputati (il ventinovesimo era stato assolto su richiesta del pm).


Il Secolo XIX (18 maggio 2010)




 




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