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Mafia, esplode il caso Spatuzza PDF Stampa E-mail
Documenti - I mandanti occulti
Scritto da Salvo Palazzolo   
Mercoledì 16 Giugno 2010 09:06
Il procuratore di Caltanissetta si dice disorientato per la negazione del programma di protezione. Granata: "Colto di sorpresa da decisione della commissione"

PALERMO - Promette ancora polemiche la mancata concessione del programma di protezione 1 a Gaspare Spatuzza. Perplessi e disorientati i giudici, preoccupati anche i finiani del Pdl. Parla al Gr1 Rai il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari, titolare delle nuove indagini sulla strage di via D'Amelio. "Siamo disorientati, perché è la prima volta che viene negato il programma di protezione dopo che tre procure e la procura nazionale antimafia ne avevano sostenuto fortemente la necessità. Le motivazioni cui si riferisce la commissione erano già state valutate come una specificazione di anticipazioni che Spatuzza aveva fatto nei 180 giorni".
Sono state le dichiarazioni rese al processo Dell'Utri ad avere dato fastidio? "Credo che sia evidente", risponde secco Lari, che aggiunge: "Mi voglio augurare che non abbia un significato il fatto che ciò avvenga alla vigilia della sentenza". "In questi mesi di indagini difficilissime abbiamo ricevuto anche buste con proiettili e minacce di morte, ma mai avevamo avvertito resistenze nella ricerca della verità da parte della politica. La decisione della commissione di non ammettere Spatuzza al programma di protezione è il primo segnale negativo che arriva", dice ancora il procuratore in una intervista a Repubblica 2. Lari spiega che la decisione "mette in difficoltà" i pm che stanno indagando. "Il collaboratore che ci ha consentito di riscrivere la verità sulla strage Borsellino - afferma - potrebbe anche fare marcia indietro. Spero davvero che non accada". "Siamo di fronte alla decisione di un organo amministrativo - spiega inoltre il pm - che non incide sui profili di attendibilità del collaboratore. Per noi Spatuzza resta attendibile".
"Stupore" per la decisione della commissione del Viminale viene espressa anche dal deputato Pdl e vicepresidente della commissione Antimafia, Fabio Granata. "Non è successo molte volte, a mia memoria - sottolinea Granata in una intervista alla Stampa - , con tutte le procure che indagano sulle stragi del '92  e '93, cioè Firenze, Palermo e Caltanissetta, e la Superprocura antimafia, che ci fosse tanta collegialità nella richiesta. Non vorrei ora che la polemica si aprisse non tanto su ciò che Spatuzza ha detto ma su ciò che Spatuzza non ha detto". E ha aggiunto: "Ovviamente la decisione avrà delle motivazioni che la commissione Antimafia chiederà subito, già tra oggi e domani, al ministero dell'Interno. Le leggeremo con attenzione".

Fonte: repubblica.it (Salvo Palazzolo, 16 Giugno 2010)

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stostretto  - Per Spatuzza la certezza della pena.   |2010-06-16 11:54:14
Chi parla muore.
Chi parla di certe cose soprattutto muore.
La condanna è
inesorabile.
Prima si scredita il condannato poi si emargina ed infine qualcuno
finirà il lavoro.
Come per il primo infiltrato nella storia di cosa nostra,
Luigi Ilardo, nome in codice Oriente, anche per Gaspare Spatuzza arriva la
sentenza.
La sua ammissione al programma di protezione viene rigettata.
Dopo
aver in ogni modo tentato di rendere le sue dichiarazioni inutilizzabili, si
passa alla fase due. Si lascia solo.
Il parere delle procure conta poco.
Da
ogni fronte hanno cercato di distruggere la sua attendibilità.
Rappresentanti
delle istituzioni tirati in ballo e boss di primo piano.
Dell’Utri e
Graviano. Ognuno per una ragione. La propria.
Un collaboratore è certo però
che la strada che ha deciso di percorrere non ha nessun bivio. Non sono ammessi
cambi di direzione. Cosa nostra non lo perdonerà mai.
Così una voce che ha
tentato di svelare la storia oscura degli ultimi dieci anni della nostra
Repubblica viene bollata e lasciata in pasto alla vendetta.
Gli infami prima o
dopo devono pagare il conto.
Un’ombra, l’ennesima, tenta di coprire sempre
più la vicenda già oscura della trattativa Mafia- Stato, così da rendere
sempre più difficile la ricerca della verità in questo capitolo che in modo
più complesso ha visto lo Stato contro lo Stato.
Sullo sfondo la strage di Via
D’Amelio.
Una trattativa che ha mietuto già numerose vittime. Alcuni finiti
per aria ed altri invischiati in procedimenti giudiziari. Tutti messi a
tacere.
La “giustizia” di Cosa Nostra non ammette sconti o amnistie e chi
sbaglia alla fine paga.
Francesco Grasso  - PROVA DI ATTENDIBILITA'   |2010-06-16 12:20:14
La negazione di protezione,
E' LA PROVA CERTA, INOPPUGNABILE, DELL'ELEVATISSIMA
ATTENDIBILITA' DI SPATUZZA.
E' la prassi.
Se si è attendibili ti si leva
qualsiasi forma di protezione o di difesa,
a partire dal
PORTO D'ARMI.
Si
tratta di una decisione insipiente ,in quanto carica di rischi elevatissimi per
chi l'ha emessa.
Dcampo   |2010-06-16 12:24:38
Ho paura che ci aspettino tempi bui, fra qualche giorno sentiremo cosa la corte
dirà su Dell'Utri, ma le previsioni non sono
buone...
leggi:
http://dariocampolo.blogspot.com/2 010/06/processo-dellutri.html
pcampoli  - Tempi bui sono iniziati da mo' !!!!!!!!!!   |2010-06-16 14:44:03
Tempi bui sono iniziati da mo' !!!!!!!!!!, a Costituzione appena sfornata,
mentre il Migliore si accordava dietro le quinte col Maestro Venerabile
!!!!!!

Scusate se sono MONOTONO e RIPETITIVO :
me lo sono sentito dire
anche da Salvatore, a cui lo permetto di dirmelo per il prezzo che ha pagato la
sua FAMIGIA per cercare di salvare la Democrazia di questo PAESE DI
M....

PIETRO CAMPOLI ha capito che i TEMPI BUI erano iniziati da tempo, il
12-09-94 per quello che e' accaduto al Festival Nazionale dell' Unita' di Modena
e dopo aver letto il libro di Ruggeri e Guarino "Berlusconi, inchiesta sul
signor TV" ed. Kaos 1994

Finche' in questo Paese, personaggi (Oscar
Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano ) colpevoli della
mancata tutela degli art. 21 e 27 della Costituzione Italiana avvenuta nella
campagna elettorale del 1994, hanno il rispetto immeritato di cui godono
purtroppo, vivremo TEMPI BUI.

Non ho bisogno di sentire la sentenza su
Dell'Utri in arrivo prossimamente per sapere come la Magistratura italiana,
quella che piace alla tessera P2 1816, sia in grado di emettere sentenze
ignobili : mi basta ricordare quella assolutoria della Cassazione sulle tangenti
alla GdF e documentarsi sui FATTI inoppugnabili che inchiodavano Berlusconi,
Berruti, ect. ect.

Il pass di Berruti, negato fino alla esibizione da parte
dei PM nell'interrogatorio fiume del dicembre 1994, non era una prova sufficente
per dimostrare che Berruti e Berlusconi si erano incontrati per accordarsi su
cosa dire agli inquirenti, e quindi, sempre il ritrovamento del pass, non e'
stato sufficente ad affermare che Berlusconi sapeva delle Tangenti alla GdF
...... nonostante Berruti sia poi stato condannato definitivamente per
favoreggiamento di non si sa chi.......

Sono tempi BUI perche' la
Criminalita' sa bene quali siano i magistrati da eliminare e lo ha fatto per
privarci del del loro lavoro a servizio della Legalita' e della Democrazia
!!!!!!
maxhki  - ammissione di colpevolezza   |2010-06-17 00:15:25
La decisione presa di non dare la protezione a Spatuzza è una plateale
ammissione di colpevolezza

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