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Le mani della Mafia sulla Liguria PDF Stampa E-mail
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Scritto da Fernando Scarlata   
Domenica 17 Ottobre 2010 20:03

La mafia sta alzando il tiro, è bene accorgersene in tempo, prima che sia troppo tardi, prima che qualche altro antimafioso cada sotto una raffica di colpi di arma da fuoco, come è capitato ad Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, nel salernitano. In Liguria non esiste una mafia autoctona, ma anche in quella regione come in tutto il nord, la mafia c’è e da tempo. Siciliani ma soprattutto calabresi hanno colonizzato la Liguria grazie al sostegno della borghesia imprenditoriale e delle professioni, grazie a funzionari e amministratori locali. Ma anche qui c’è chi resiste alla mafia e chi la denuncia. È l’associazione “Casa della Legalità”, e anche qui, chi denuncia subisce intimidazioni e minacce, pesanti e serie, vere e proprie minacce di morte, come è capitato nuovamente in questi giorni al presidente dell’associazione Christian Abbondanza.

L’associazione non si limita a denunciare le cosche mafiose presenti nelle province liguri, fa anche i nomi dei liberi professionisti collusi con i mafiosi, delle imprese e delle banche colluse, ecco perché “la mafia in Liguria ha alzato il tiro”, afferma Christian Abbondanza in un video pubblicato su youtube : “i mafiosi non sopportano che l’attenzione sia puntata contro di loro”. Avere fatto i nomi di quei soggetti e dei funzionari pubblici liguri che hanno dato appalti alle imprese mafiose, ben sapendolo, ha reso l’associazione responsabile di “lesa omertà”. L’omertà è stata decisamente lesa, lo si può verificare consultando il sito della Casa della Legalità (www.casadellalegalità.org). I membri dell’associazione hanno redatto rapporti che sono stati consegnati ai prefetti che a loro volta hanno fatto partire delle istruttorie. “Oggi il Procuratore di Savona”, afferma Abbondanza, “ammette che la mafia nel territorio c’è, a differenza di un suo collega pubblico ministero, che oggi vive all’estero, che aveva sempre negato la presenza mafiosa sul territorio”.

Video:

“Prima hanno tentato di isolarci” – continua Abbondanza – “poi di screditarci, poi sono arrivate le minacce e i tentativi di intimidazioni legali”; ma La Casa della Legalità e il suo presidente non si fanno intimidire, come si può intuire dalla pubblicazione del video, e Abbondanza lo dice chiaramente: “noi andiamo avanti”. Invita tutti i cittadini a denunciare e a stare accanto a chi denuncia. La lotta alla mafia è una lotta per la dignità, per la libertà, per la difesa del proprio territorio dalla devastazione che le mafie producono. Invita tutti i cittadini a reagire con l’isolamento e disprezzo verso i mafiosi, disprezzo che deve essere manifestato quando si incontrano per strada, rifiutandosi di bere il caffè con loro quando lo offrono, anzi, rifiutarsi di bere un caffè nello stesso bar. Un’immagine che ricorda altre parti d’Italia: il mafioso che offre un caffè ad un cittadino e questi che non può rifiutarlo perché al padrino non si può dire di no, ma non stiamo parlando della Sicilia, della Calabria o della Campania, ma della Liguria.
Anche in Liguria un “no” è pericoloso, è pericoloso denunciare la presenza mafiosa con nomi e cognomi degli affiliati e dei loro amici colletti bianchi e politici locali.
Finalmente qualcuno parla, perché la mafia in Liguria c’è da anni. A Genova, già quindici anni fa, c’erano tre “decine” mafiose della famiglia siciliana dei Madonia, gestivano (e gestiscono) il gioco d’azzardo clandestino, videopocker e il traffico di stupefacenti. La ‘Ndrangheta, nello stesso periodo, era già presente con proprie locali a Genova, Lavagna, Ventimiglia e Sarzana; aveva organizzato strutture compartimentate con funzioni di supporto logistico: proteggono latitanti, investono denaro. Il ruolo della locale di Ventimiglia serve anche da collegamento con locali della ‘Ndrangheta in Francia: Tolosa, Nizza, Marsiglia e Mentone. Molti latitanti, tutti di spicco,della ‘Ndrangheta sono stati arrestati in Liguria, vicino la confine.
I porti liguri sono utilizzati per ingentissimi traffici di droga: nel ’94 sono stati sequestrati 5000 Kg di cocaina in una sola volta; nello stesso anno la potente famiglia dei Piromalli di Gioia Tauro era stata condannata per traffico di droga proprio in Liguria.
Tutto ciò nel passato recente, il presente è denunciato dalla Casa della legalità. Ora è partita una raccolta di firme per esprimere solidarietà a tutta l’associazione e a Christian Abbondanza. Nel comunicato si legge: “A noi non interessa far commemorare in maniera ipocrita un nuovo Peppino Impastato, a noi interessa averlo VIVO e contribuire a portare avanti questa battaglia”. Hanno già deciso di continuare la loro lotta ma non devono essere lasciati soli, ciò è indispensabile affinché le minacce restino tali e non diventino concrete.

Fernando Scarlata


da Orazero.it










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Francesco Grasso  - ORA BASTA   |2010-10-18 17:50:15
La Liguria è una terra stupenda,e non per la sua posizione geografica,per i
luoghi incantevoli,da sogno,ma per il profondo,profondissimo radicamento del
concetto di libertà nella sua gente.
Insieme dobbiamo dire
ORA
BASTA.
Coordiniamoci e vinceremo!!!!!!

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