Davanti alle difficoltà non bisogna arrendersi.
Al contrario, devono stimolarci a fare sempre di più e meglio, o superare gli ostacoli per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati.
26 ottobre 2010. Il 25 gennaio 2010 qualcuno aveva dato alle fiamme l’escavatore di una ditta di Falcone, titolare di un cantiere sul lungomare. Sul posto erano intervenuti i Carabinieri che a otto mesi di distanza oggi hanno fatto scattare l’arresto di un palermitano con un nutrito curriculum criminale, ritenuto il responsabile dell’atto intimidatorio all’impresa. Le manette sono scattate oggi per Santo Maurizio Alberti, 33 anni, nato a Palermo ma residente nel centro tirrenico. E’ accusato di estorsione a seguito di incendio. Avrebbe chiesto all’impresa il versamento di mille euro a titolo di protezione. Per rendere più convincente la minaccia, al diniego del titolare ha dato fuoco al mezzo. A quel punto all’imprenditore non è rimasto altro che pagare. Il trentatreenne è figlio del più noto Gerlando Alberti jr, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’assassinio di Graziella Campagna, l’adolescente scomparsa nel dicembre 1985 perché testimone scomodo della latitanza del palermitano, che oggi attende la pronuncia della Cassazione sulla sua istanza di scarcerazione per motivi di salute. Alberti, prima da latitante e dopo la scarcerazione, si è trasferito da tempo a Falcone con tutta la famiglia.
Enrico Di Giacomo (fonte: il BLOG di Enrico Di Giacomo)
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gia70
- Ciancimino jr indagato per mafia
|2010-10-27 10:31:08
Io lo sapevo che prima o poi sarebbe successo...! L'ho anche scritto su questo sito. Avevo scritto che dare dignita' morale e processuale al figlio di un mafioso, a quanto pare mafioso anche lui, e' stato un errore profondo. E' mancata quell'equidistanza e quell'equilibrio che mi sarei aspettato da chi, all'interno delle Agende Rosse, porta avanti battaglie sacrosante di legalita'. Ben vengano le rivelazioni dei pentiti, dei collaboratori e dei testimoni di giustizia. L'attendibilita' delle loro rivelazioni non spetta pero' a voi, a me o ai Travaglio di turno. Spetta ai magistrati. Magistrati ai quali esprimo la mia vicinanza. Soprattutto a quelli piu' in difficolta' come Clementina Forleo.
Non si possono dimenticare, pero', donandogli immediata verginita'...le azioni di persone mafiose che hanno sciolto i bambini nell'acido e che ora sarebbero sulla via della santita'. L'ho gia' detto e lo ripeto, non ci si allea con il diavolo per combattere il male, Berlusconi. Ecco qualche notizia su Ciancimino Jr a beneficio dei nostri lettori : il 10 marzo 2007 è stato condannato in primo grado a 5 anni e 8 mesi di reclusione dal tribunale di Palermo per il reato di riciclaggio. L'accusa è quella di aver gestito, insieme agli altri imputati nel processo (la madre del Ciancimino e gli avvocati Giorgio Ghiron e Gianni Lapis, anch'essi condannati), l'ingente patrimonio (si parla di diverse decine di milioni di euro) illecitamente accumulato da Vito Ciancimino, ex sindaco di Palermo condannato per mafia. Il 30 dicembre 2009, la Corte d'Appello di Palermo ha assolto Massimo Ciancimino per il reato di tentata estorsione e ha riconosciuto le attenuanti generiche per la sua collaborazione; la condanna è stata ridotta a 3 anni e 4 mesi per gli altri capi di imputazione e, ritenendo credibili le affermazioni in merito ad alcune irregolarità processuali, la corte ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica per ulteriori accertamenti.
l 25 ottobre 2010 i magistrati hanno comunicato a Massimo cincimino di essere stato inscritto nel registro degli indagati per concorso in associazione mafiosa. Ciancimino sarebbe accusato di aver fatto da tramite tra suo padre e i capimafia (tra cui Provenzano). Vorrei che qualcuno del sito commentasse questa notizia di rilievo.
Fede, speranze e carita' e' il mio motto. Vi ricorda qualcosa...Il tempo e' galantuomo. Tante belle cose.....