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Federica Sciarelli presenta “L’enigma di Attilio Manca” PDF Stampa E-mail
Rubriche - Libri
Scritto da Redazione terrelibere.org   
Martedì 09 Novembre 2010 12:03
La traduzione italiana del libro sull`urologo barcellonese ucciso nel Lazio arriva a Roma e Viterbo. Il coinvolgimento di Bernando Provenzano. Le troppe omissioni sulla vicenda. Il tentativo di impedire la diffusione del volume. Le giornaliste Silvia Resta e Federica Sciarelli presentano il volume. Diretta web su www.terrelibere.org. Il libro è anche in versione digitale per iPad

ROMA – Federica Sciarelli, conduttrice di "Chi l`ha visto" è stata la prima giornalista a dare spazio alla vicenda - connessa alla latitanza di Bernardo Provenzano - dell`urologo di Barcellona Pozzo di Gotto morto misteriosamente a Viterbo. Proprio nella città laziale, giovedì 11 novembre, alle 18, sarà presententato il libro "L`enigma di Attilio Manca", traduzione italiana del volume pubblicato in Spagna e scritto dal giornalista catalano Joan Queralt.

Insieme alla giornalista Rai anche Sonia Alfano, presidente dell`"Associazione nazionale familiari vittime di mafia", e Silvia Resta de "La 7". L`iniziativa si terrà presso la libreria del Teatro, in piazza Verdi. A seguire il contributo dei familiari di Attilio e la ricostruzione della vicenda giudiziaria a cura del legale della famiglia, l`avvocato Fabio Repici.

Due giorni prima, martedì 9 novembre, alle 20.30, sarà sempre Silvia Resta a presentare il caso insieme ai familiari di Attilio. L`incontro sarà ospitato presso lo spazio daSud, a cura dell`omonima associazione che ha inserito l`evento nel calendario del “Cantiere Antimafia`. Nei locali di via Gentile da Mogliano, al Pigneto, ci sarà anche l`editore Antonello Mangano, per raccontare dei numerosi tentativi di impedire la diffusione del volume e di censurare la storia di Attilio.

Le due iniziative saranno trasmesse in diretta streaming su www.terrelibere.org.

La sintesi del libro

Il 12 febbraio 2004 l`urologo originario di Barcellona Pozzo di Gotto fu trovato morto nel suo appartamento di Viterbo. Aveva solo 34 anni. “Subito abbiamo capito che ci stavano ingannando`, dice Angela Manca, madre di Attilio. Secondo i familiari, non regge l`ipotesi di morte per overdose. “Contrariamente a quanto affermato da voci calunniose e organi di stampa, mio figlio non ha mai fatto uso di stupefacenti`, chiarisce la madre.

Gli inquirenti hanno rilevato che dal naso e dalla bocca era fuoriuscita un`ingente quantità di sangue, che aveva provocato una pozzanghera sul pavimento. Il volto presentava una vistosa deviazione del setto nasale. Da cosa era stata provocata?

L`appartamento era in perfetto ordine ma sul corpo erano presenti, al braccio sinistro, due segni di iniezioni: una al polso e una all`avambraccio. Sugli arti erano visibili macchie ematiche. Attilio Manca era un mancino puro e compiva ogni atto con la mano sinistra. Aveva scarsissima praticità con la destra. Come poteva praticarsi le iniezioni in quel modo?

E poi il viaggio. Nell`autunno del 2003, Attilio va nel sud della Francia, per assistere a un intervento chirurgico. Così dice ai genitori, senza aggiungere altro. Dall`inchiesta antimafia “Grande Mandamento` emergerà che Bernardo Provenzano è stato a Marsiglia: una prima volta dal 7 al 10 luglio 2003 per sottoporsi a esami di laboratorio e in un secondo momento proprio nel mese di ottobre dello stesso anno, per subire l`operazione alla prostata. Troppi dubbi che avrebbero meritato ben altri approfondimenti e non le troppe richieste di archiviazione. Il legale della famiglia, Fabio Repici, ha parlato di “imponenti lacune investigative`.

Quello di Attilio Manca rischia di essere l`ennesimo caso che racconta la Sicilia come una terra cupa e omertosa. Non quella desiderosa di verità che negli ultimi anni sembrava aver preso il sopravvento, suscitando l`interesse e l`approvazione dell`opinione pubblica mondiale.

Il libro appena pubblicato da terrelibere.org è la traduzione italiana de “El enigma siciliano de Attilio Manca` dello scrittore catalano Joan Queralt e rappresenta la più fedele ricostruzione della vicenda, oltre che uno strumento nella lotta per la verità e la giustizia. Del caso si sono occupati le televisioni nazionali (“Chi l`ha visto`- Rai Tre, “Complotti` – la7; Tg5, Rai Uno, Rai Due).

L`edizione spagnola ha subito in Italia pesanti tentativi di censura, in particolare una decina di diffide all`editore e alla distribuzione nel territorio messinese.

Scheda

Joan Queralt, L`enigma siciliano di Attilio Manca. Verità e giustizia nell`isola di Cosa Nostra, traduzione di Olga Nassis, terrelibere.org, 2010, ISBN: 9788890381768, 204 p., 13 euro.

La Sicilia è straordinariamente bella. Ma anche “l`inizio di qualcosa di terribile`, come ricorda Rilke. La morte dell`urologo Attilio Manca è un crimine che diventa un mistero, un delitto che si trasforma nell`enigma che sconvolge da anni l`esistenza dei suoi familiari.

Sullo sfondo di una terra dove la mafia ammazza e umilia, la lotta per la verità e la giustizia fa emergere un segreto inconfessabile, legato alla latitanza di Bernardo Provenzano. Una rete di complicità. Un intervento chirurgico che non esige testimoni.

Calendario delle presentazioni e dettagli: www.terrelibere.org/libreria/enigma-di-attilio-manca 

La recensione su MicroMega: http://temi.repubblica.it/micromega-online/attilio-manca-un-caso-ancora-aperto/   

Roma, 8 novembre 2010

Per informazioni e interviste:

Edizioni terrelibere.org

www.terrelibere.org/libreria

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da: www.terrelibere.org/terrediconfine/4091-federica-sciarelli-presenta-enigma-di-attilio-manca

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