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Santino Di Matteo racconti tutta la verità! PDF Stampa E-mail
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Scritto da Giovanna Maggiani Chelli   
Sabato 04 Dicembre 2010 10:30
2 Dicembre 2010
Ha perfettamente ragione la madre del giovane Di Matteo Giuseppe a non perdonare ai suoi carnefici. Non lo abbiamo perdonato neppure noi Gaspare Spatuzza, del resto a Firenze sono morte due bambine una di 50 giorni e una di otto anni, i loro genitori e un ragazzo è morto in un modo inenarrabile e aveva solo venti anni. Come si potrebbe mai perdonare, pur apprezzando la collaborazione di Gaspare Spatuzza e Giovanni Busca? Solo Dio può farlo lo ripetiamo.
Però la madre del giovane Di Matteo proprio in nome della terribile sorte toccata al figlio, dica al marito Santino di Matteo di raccontare tutta la verità sulla terribile strage di via dei Georgofili, perchè in aula Firenze ben due volte il collaboratore Di Matteo, si è avvalso della facoltà di non rispondere e il suo silenzio noi riteniamo abbia pregiudicato ampiamente la verità completa sul massacro di bambini e ragazzi la notte del 27 Maggio 1993.
A ognuno la propria di responsabilità Signora Di Matteo e suo marito davanti a noi ne ha molta.
Cordiali saluti

Giovanna Maggiani Chelli
Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili

3 Dicembre 2010
Ci permettiamo di insistere: ha tutte le ragioni del mondo Santino di Matteo a essere arrabbiato per la morte atroce che ha subito suo figlio Giuseppe. Ma anche noi abbiamo rabbia perché non abbiamo giustizia completa e questo perché soggetti come lui non hanno collaborato appieno con la legge. Santino di Matteo durante il dibattimento per le stragi del 1993, è stato chiamato due volte a deporre, una volta non è venuto in aula: stava male; la seconda volta si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Santino di Matteo in Tribunale a Firenze su argomenti di grande importanza, non è certo stato loquace come questa sera dai teleschermi che gli vengono concessi quasi fosse lui un martire. Forse era arrabbiato contro Brusca e tutti gli altri quando non ha deposto in aula a Firenze, ma noi cosa c'entriamo con la mafia cosa nostra alla quale lui appartiene?
Perché non ha aiutato alla ricerca della verità sulle stragi del 1993?
Brusca e Spatuzza lo hanno fatto e lo fanno, lui no.
In ultimo, i nostri figli sono stati massacrati come il suo, con una sostanziale differenza, però: lui sa da chi oltre la mafia, noi no.
Cordiali saluti

Giovanna Maggiani Chelli
Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili

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