Increase Font Size Option 6 Reset Font Size Option 6 Decrease Font Size Option 6
Home Documenti Lari: ''Con Palermo nessuno scontro su Ciancimino''
Lari: ''Con Palermo nessuno scontro su Ciancimino'' PDF Stampa E-mail
Documenti - Altri documenti
Scritto da Adnkronos e Ansa   
Mercoledì 08 Dicembre 2010 14:28

 8 dicembre 2010, Caltanissetta. «La penso esattamente come il Procuratore di Palermo, tra noi e loro non c'è nessuno scontro in atto». Lo ha detto all'ADNKRONOS il Procuratore capo di Caltanissetta, Sergio Lari, parlando delle presunte polemiche con i 'cugini' di Palermo sul 'caso Ciancimino'. Nei giorni scorsi la procura di Caltanissetta ha iscritto Massimo Ciancimino nel registro degli indagati per calunnia aggravata nei confronti dell'ex Capo della Polizia, Gianni de Gennaro e lo 007 Lorenzo Narracci e per violazione del segreto istruttorio per avere rivelato notizie su indagini ad alcuni giornalisti. Una decisione che, invece, non è stata condivisa dai pm di Palermo che continuano a ritenere Ciancimino junior attendibile su quanto dichiarato fino ad oggi. «Noi continuiamo a sentirlo e a cercare riscontro», hanno tagliato corto ieri i magistrati della Dda palermitana. «Abbiamo ambiti investigativi diversi - spiega Lari - pur avendo con Palermo una diversità di vedute sul profilo dell'attendibilità di Massimo Ciancimino, ma ribadisco che non c'è alcuno scontro con Palermo. Certo, non possiamo pensarla tutti allo stesso modo...».

Tra i capi di imputazione contestati a Massimo Ciancimino dal Procuratore capo di Caltanissetta, Sergio Lari, nei confronti di Massimo Ciancimino c'è anche quello di favoreggiamento perchè, secondo i magistrati nisseni, Ciancimino «pur conoscendo la vera identità del 'signor Franco'», cioè l'uomo che avrebbe fatto da mediatore nel corso della trattativa tra lo Stato e la mafia, «non l'ha ancora rivelata». E Ciancimino junior, all'indomani dell'avviso di garanzia di Caltanissetta, ieri pomeriggio, per la prima volta da quando collabora, si è avvalso della facoltà di non rispondere con la Procura nissena. In mattinata, al contrario, aveva invece risposto alle domande dei pm di Palermo. «Con Caltanissetta è venuto meno il clima di fiducia», ha spiegato ieri Ciancimino junior.


Adnkronos (tratto da Antimafiaduemila, 8 dicembre 2010)



 

Ciancimino non risponde a pm Caltanissetta

7 dicembre 2010, Palermo. Per la prima volta da quando ha iniziato a collaborare con i magistrati, Massimo Ciancimino, si è avvalso oggi della facoltà di non rispondere davanti ai pm della Procura di Caltanissetta. Proprio ieri sera la Procura nissena, guidata da Sergio Lari, gli aveva notificato un avviso di garanzia per calunnia aggravata dopo le dichiarazioni rese da Ciancimino junior sull'ex capo della polizia Gianni De Gennaro e per violazione del segreto istruttorio. L'interrogatorio di oggi a Caltanissetta era già stato fissato da tempo. Ma Ciancimino, si suppone dopo l'avvio di garanzia per calunnia, ha deciso di avvalersi, per la prima volta, della facoltà di non rispondere. Così è durato solo pochi minuti l'interrogatorio davanti al procuratore capo Sergio Lari, al procuratore aggiunto Nico Gozzo e ai pm della Dda nissena. Stamattina Massimo Ciancimino aveva, invece, risposto ai magistrati palermitani durante l'ennesimo interrogatorio.

Adnkronos





Messineo: ''Nessuna divergenza tra procure su Ciancimino''

7 dicembre 2010, Palermo. «Nelle indagini collegate è normale che vi siano delle divergenze fra le Procure o meglio che siano fatte delle valutazioni non perfettamente sovrapponibili. In questo senso va letta l'indagine per calunnia su Massimo Ciancimino della Procura nissena». Lo ha detto il procuratore di Palermo, Francesco Messineo, negando qualsiasi spaccatura tra le due procure. «Del resto - ha proseguito - non seguiamo la stessa indagine. Le valutazioni sugli apporti probatori o investigativi forniti da Ciancimino devono essere messe in relazione ai riscontri concreti che dobbiamo acquisire». «Nessuno ha mai parlato di fiducia nei confronti di Ciancimino. - ha osservato - Siamo sempre stati molto prudenti e procederemo in questa strada». Intanto, dopo essere stato sentito a Palermo, Massimo Ciancimino si trova adesso alla Procura di Caltanissetta per un altro interrogatorio.

ANSA







Ciancimino indagato per calunnia aggravata, fece il nome di De Gennaro

7 dicembre 2010, Palermo. Massimo Ciancimino è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Caltanissetta con l'ipotesi di calunnia aggravata nei confronti dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro. A confermare la notizia è lo stesso Ciancimino, figlio dell'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, che nella tarda serata di ieri ha ricevuto l'avviso di garanzia che gli è stato notificato nella sua abitazione palermitana dalla polizia giudiziaria. Ciancimino, nei mesi scorsi, aveva affermato che Gianni De Gennaro, sarebbe stato un uomo «molto vicino» al misterioso 'signor Franco', lo 007 che avrebbe fatto da mediatore tra lo Stato e Cosa nostra nel periodo della 'trattativa' dopo le stragi mafiose del '92. Ciancimino lo aveva rivelato prima durante un colloquio informale con un funzionario della Dia che, però, aveva fatto una relazione consegnata alla Procura di Caltanissetta. Durante l'interrogatorio Ciancimino aveva affermato che in realtà era stato il padre, Vito Ciancimino, a coinvolgere Gianni De Gennaro e non lui. Ma il procuratore capo di Caltanissetta Sergio Lari, contrariamente a quanto sostenuto dalla Procura di Palermo, ha ritenuto calunniose le dichiarazioni di Ciancimino non solo nei confronti di De Gennaro ma anche nei confronti dello 007 Lorenzo Narracci, che sarebbe stato riconosciuto da Ciancimino junior solo «con difficoltà» durante il recente faccia a faccia a Caltanissetta.


Adnkronos





Ciancimino interrogato a Palermo su ''signor Franco''

7 dicembre 2010, Palermo. Massimo Ciancimino viene interrogato in queste ore dai magistrati della Procura di Palermo. I pm, che indagano sulla cosiddetta 'trattativà tra lo Stato e Cosa nostra, lo stanno riascoltando sulla figura del misterioso 'signor Franco', l'uomo dei servizi segreti che, a dire di Ciancimino junior, avrebbe fatto da mediatore tra lo Stato e Cosa nostra proprio nel periodo della trattativa dopo le stragi mafiose del '92. Proprio nella tarda serata di ieri Ciancimino ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Caltanissetta per calunnia aggravata nei confronti del capo dei Servizi segreti Gianni De Gennaro, che secondo il supertestimone sarebbe stato «molto vicino» al signor Franco e di uno altro 007, Lorenzo Narracci. Massimo Ciancimino è inoltre indagato per violazione del segreto istruttorio per alcune conversazioni intercettate con giornalisti.

Adnkronos







Comments:

Commenti
Cerca RSS
Solo gli utenti registrati possono inviare commenti!

3.26 Copyright (C) 2008 Compojoom.com / Copyright (C) 2007 Alain Georgette / Copyright (C) 2006 Frantisek Hliva. All rights reserved."