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Una vendetta mortale per il boss della mafia di Montreal PDF Stampa E-mail
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Scritto da Michel Jean   
Mercoledì 12 Gennaio 2011 15:41
A che punto è la mafia nella “Citta' del Ferro” ed in Canada? Lo rivela un articolo comparso nel Toronto Sun dal titolo:

(traduzione di Christina Pacella)

"Una vendetta mortale per il boss della mafia di Montreal"
.


Montreal – I figli di un boss di Montreal ucciso dal clan dei Rizzuto nel 1978 sono stati visti nella stessa citta' una settimana prima che venisse ucciso Nick Rizzuto.

 

Fonti hanno rivelato alle agenzie di stampa che Dominic e Giuseppe Violi sono stati visti a Little Italy e nell'area circostante il centro della citta' soltanto pochi giorni prima che un proiettile freddasse il don della mafia nella cucina della sua abitazione.

 

Paolo Violi – un membro della fazione calabrese a Montreal era stato ucciso il 22 gennaio del 1978. L'uccisione di Violi rientrava in una guerra fratricida che avrebbe spianato la strada per l'ascesa al potere dei Rizzuto, posizionandoli in cima alla gerarchia della mafia canadese.

 

Rocco Violi fu l'ultimo dei quattro fratelli Violi a morire, nel 1980. Venne colpito in pieno petto da un proiettile, nella sua casa, mentre leggeva il giornale circondato dalla sua famiglia.

 

Per i successivi trent'anni furono i Rizzuto i capi indiscussi della malavita nel Quebec. Ma, un esperto dichiara: “non esiste uno statuto che pone limiti di tempo alla vendetta”.

 

L'autore di Toronto, Antonio Nicaso, che ha scritto piu' di una dozzina di libri sulla mafia, ha parlato con le agenzie di stampa. Nicaso dice che i mafiosi hanno la memoria lunga quando vengono assassinati i loro amici o i membri delle loro famiglie.

 

“In molti casi, le vendette si sono consumate a trent'anni di distanza” ha detto lo scrittore venerdì scorso, facendo notare come i Rizzuto sono diventati piu' vulnerabili dopo che il loro potere in Canada ha iniziato a dissolversi.

 

“Non e' che puoi vendicarti se l'organizzazione con cui ti devi affrontare e' piu' forte di te. Lo puoi fare se i tuoi avversari attraversano un periodo difficile.”

 

L'assassinio di Rizzuto, avvenuto lo scorso novembre sembrava aver messo la parola fine sul regno di questa famiglia siciliana.

 

Ma chi ha ordinato l'uccisione del boss ottantaseienne?

 

Dopo la morte di Paolo Violi, la sua vedova ed i suoi due figli si rifugiarono ad Hamilton, nella regione dell'Ontario, territorio che appartiene alla mafia calabrese o Ndrangheta.

 

La decisione di uccidere l'anziano Rizzuto fu presa nella “Capitale del Ferro”.

La stampa ha inoltre appreso che, considerato che non e' emerso nessun nuovo leader, e' probabile che il suo successore venga nominato dalle fazioni della criminalita' organizzata di Hamilton.

 

Pare che la Ndrangheta abbia inoltre intenzione di reclutare nuovi membri nel Quebec, in particolare si parla di: Lorenzo Giordano e Moreno Gallo, che attualmente stanno aspettando l'estradizione in Italia.

 

Non si esclude che gli alleati dei Rizzuto vengano corteggiati per aiutare il consolidamento all'interno della provincia.

 

L'ex investigatore della provincia del Quebec John Galianos ha detto che i voltacasacca non sono una novita' in questo ambiente.

 

“L'abbiamo visto durante le guerre tra gang di motociclisti. Le persone cambiarono “squadra” e non pensavamo che l'avrebbero mai fatto. Sono i soldi che avvicinano la gente a quel mondo.”

 

Un'altra fonte vicina alle forze dell'ordine ha detto che i nuovi capi della mafia saranno propensi a condividere il potere con le nuove organizzazioni criminali, come quelle asiatiche, del medio oriente, con i motociclisti e con le gang di strada.

 

“Se non imparano a condividere, sara' guerra” ha detto Galianos. “Ci sono troppe organizzazioni criminali sul territorio. Hanno bisogno di pace per fare soldi.”

 

I Violi sono calabresi mentre i Rizzuto sono siciliani. Nicaso non crede che ci sia lo zampino della mafia calabrese, quella presente nell'Ontario, dietro l'epurazione avvenuta di recente. Dice che i potenti gruppi etnici della mafia italiana non rischierebbero una vera e propria guerra per una faida di sangue a Montreal.

 

A differenza della mafia italiana, che e' strutturata su base etnica, le famiglie del crimine organizzato del Nord America sono diverse.

 

“La Cosa Nostra e' come un crogiolo del crimine organizzato: ci sono calabresi, siciliani, napoletani, persone diverse tra loro” ha detto Nicaso.

 

“Non credo nella possibilita' che la mafia calabrese stia sfidando i Rizzuto. E' piu' probabile che le fazioni calabresi all'interno della famiglia Rizzuto azzardino qualche mossa.”

 

Nel frattempo il boss Vito Rizzuto si trova in galera negli USA e non mostra alcun segno che possa far pensare che stia per lasciare il trono.

 

Il suo rilascio e' previsto per il prossimo anno.

 

"Deadly revenge stalked Montreal mob boss"

MONTREAL – The sons of a Montreal mobster murdered by the Rizzuto clan in 1978 were spotted in the city a week before Nick Rizzuto was killed.

Sources told QMI Agency Dominic and Giuseppe Violi were seen in Little Italy and the city’s downtown district just days before the Mafia don was felled by a sniper’s bullet in the kitchen of his north-end home late last year.

Paolo Violi – a member of the Calabrian faction in Montreal at the time - was shot dead on Jan. 22, 1978. The mob land hit was part of an internecine war and paved the way for the Rizzutos to rise to the top of Canada’s Mafia hierarchy.

Rocco Violi was the last of the four Violi brothers to die, killed in 1980 when a sniper’s bullet struck him in the chest as he sat in his Montreal home with his family, reading the newspaper.

For the next 30 years, the Rizzuto clan ran the Quebec underworld uncontested, but an expert says “there’s no statute of limitations on revenge.”

Toronto author Antonio Nicaso, who has written more than a dozen books on the Mafia, told QMI mobsters have long memories when their friends or family are killed.

"In many cases, people took revenge (after) 30 years,” he said on Friday, noting the Rizzutos became easier targets once their power in Canada waned.

"It's not like you can avenge something if you are facing an organization stronger than you. You can take revenge if your targets are facing difficult times."

Last November, Rizzuto’s assassination - played out in circumstances that paralleled Rocco’s murder – seemed to spell the end of the Sicilian family’s reign.

Who ordered the assassination of the 86-year-old mob boss?

After Paolo Violi’s death, his widow and two sons fled to Hamilton, Ont. – turf that belongs to the Calabrian Mafia, also known as the ‘Ndrangheta.

Sources told QMI the decision to kill the elderly Rizzuto was made in the Steel Capital. QMI also learned that, while no new leader has emerged, the successor will likely be named by Hamilton factions.

The ‘Ndrangheta will also recruit new members in Quebec, including known mobsters like Lorenzo Giordano and Moreno Gallo, currently facing extradition to Italy.

Rizzuto associates may also be courted to help consolidate power in the province.

Former Quebec provincial police investigator John Galianos said turncoats are not new.

“We saw it in Quebec with the biker wars. People changed camps and we never thought they would. It’s money that brings people into that world.”

Another source close to the law enforcement community said the new Mafia leaders will likely share power with up-and-coming criminal organizations, like the Asian and Middle Eastern mobs, bikers and street gangs.

“If they don’t share, it’ll be all out war,” Galianos said. “There are just too many criminal organizations on the ground. And they need peace in order to make money.”

The Violis are Calabrian and the Rizzutos are Sicilian but Nicaso says he doesn't believe the Calabrian Mafia, which has a foothold in Ontario, is behind the recent purge. He says Italy’s powerful ethnic mob groups would not risk all-out war over a Montreal blood feud.

Unlike the Italian Mafia that is organized along ethnic lines, North American crime families are diverse.

“La Cosa Nostra is a criminal melting pot - Calabrians, Sicilians, Neapolitans, people with different backgrounds," said Nicaso.

"I tend to (reject) the possibility that the Calabrian Mafia is challenging the Rizzutos. It's more likely that the Calabrian faction within the Rizzuto crime family is trying to make a move."

Meanwhile, top ranking family member Vito Rizzuto is behind bars in the U.S. and has shown no intention of abdicating the throne.

He is scheduled to be released next year.


Fonte: Torontosun.com

 

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