Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla.
Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare. Paolo Borsellino
Dal 10 febbraio arriva in edicola un giornale tutto nuovo: "i Quaderni de L'Ora", mensile di approfondimento sui temi della cronaca giudiziaria, politica, dell'economia e della cultura, che farà rivivere la testata del glorioso quotidiano di Palermo, raggruppando il nucleo di lavoro che fu protagonista di quell'avventura editoriale oggi passata alla storia.
Nel solco della tradizione del migliore giornalismo d'inchiesta, "i Quaderni de L'Ora" si ripropone di aprire il dibattito culturale sui grandi temi, anche nazionali, rispolverando gli argomenti oggi più che mai attuali, che furono oggetto delle mitiche inchieste e delle denunce de L'Ora.
Nel momento in cui le vicende siciliane -politiche e giudiziarie- sono sempre più spesso al centro dell'attenzione nazionale, "i Quaderni de L'Ora" - che avrà l’agile formato di un quaderno di 128 pagine - con l'aiuto di autorevoli firme, racconterà le grandi inchieste giudiziarie, le alchimie e i retroscena della politica e dell'economia, ma anche i tentativi di tenere in vita il mondo della cultura e dello spettacolo nonostante il degrado e l'abbandono esistenti.
Sul nuovo giornale, i misteri giudiziari irrisolti, gli scandali del rapporto mafia-politica, lo sperpero del denaro pubblico nei grandi affari, i modelli vincenti di una sub-cultura del parassitismo, i trasformismi e gli opportunismi di partiti senza più idee, e la solitudine degli artisti e degli operatori culturali.
"i Quaderni de L'Ora", in uscita a febbraio 2011, è un giornale indipendente che ha scelto di non avere padroni, che ha deciso di autofinanziarsi per avere come unico punto di riferimento il lettore e la sua sete di informazione.
Nel paese in cui il giornalismo investigativo si è trasformato in squallido dossieraggio, "i Quaderni de L'Ora" è una rivista che si richiama alle radici di un giornalismo "tradizionale", quasi "artigianale", che ha un unico punto di riferimento: l'articolo 21 della Costituzione; e che insegue un unico obiettivo: informare il lettore per costruire una sempre più difficile consapevolezza civica.
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