.......la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
“(…) vedete io nella vita sono ingegnere, durante la settimana faccio l’ingegnere per vivere, e negli altri momenti svolgo l’attività di portare in giro questa testimonianza per non morire.”. Sono queste le parole che usa Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino, questa sera al Fuori Orario di Taneto alla consueta cena-incontro settimanale dedicata al fratello magistrato ucciso nella strage di via d’Amelio il 19 luglio 1992. Durante l’intervento di Salvatore Borsellino sono state ricordati i lati ancora oscuri della società italiana, le contraddizioni e i numerosi “perché?”.
Alla cena era presente un pubblico numeroso che ha seguito attentamente i passaggi raccontati in prima persona da Salvatore Borsellino, il quale ha poi risposto ad alcune domande poste dal pubblico in sala. Ha ricordato il suo movimento di lotta alla criminalità organizzata, prendendo come simbolo la “Agenda Rossa”, emblema di lotta pacifica e civile (che ora è divenuto anche il titolo di un libro), quale primo mattone per la costruzione di una realtà migliore e migliorata. Paolo Borsellino scriveva: “Perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare”.
Giovanna Pavesi (La Repubblica, 23 febbraio 2011)