Volevo ringraziarLa Salvatore, per ciò che ha raccontato a noi giovani studenti del Bo.
RingraziarLa per la sua testimonianza decisa schietta e senza parvenze di retorica. Facendo nome e cognomi. Gridando serenamente ciò che gli uomini delle istituzioni dimenticano: ci si siede su quelle poltrone per il popolo italiano, non per i loro abietti interessi!
E loro si dimenticano di Noi giovani, di Noi e di questa disgraziata terra Sicilia, che fa parte dell'Italia ed è Italia.
Essa non è un feudo insulare per la malavita a cui noi, "gente del nord", guardare con distacco.
Ricordo molto bene quel 19 luglio 1992, avevo 11 anni. Ero sul terrazzo di casa con mia madre, stavo mangiando un cornetto confezionato. La tv da sottofondo era su raidue: edizione straordinaria, attentato a Palermo. Mia madre mi disse che la primavera era finita per la seconda volta...
Se ho deciso di impegnarmi seriamente è tutto merito del Dott. Borsellino. Anche io studio giurisprudenza ma l'ho sempre affrontata con poca serietà. Volevo fare altri studi, ma poi avevo ripiegato su quella facoltà. Primi anni svogliati, in seguito: una vecchia foto dei miei eroi da adolescente dimenticata in un libro di poesie. Ed ho capito, la coscienza mi ha portato a cercare l'autentico, LA VERITA'.
Tanti vogliono fare il magistrato, seguire le orme del giudice Borsellino, ma vede Ingegnere per me questo non è importante. A me ha fatto capire (il Dott. Borsellino) una cosa per il mio futuro, una cosa che avevo dimenticato:
Il senso del dovere. Alzarsi la mattina,( anche io mi alzo alle 5)e mettersi a fare il proprio dovere. Studiare,fare il bracciante, il magistrato, il metalmeccanico ciò non importa. E' l'onestà, il rispetto per ciò che si fa e per chi lo si fa che è moto immobile. Questo per me è Paolo Borsellino, l'esempio di ciò che devo fare ogni giorno, farlo bene, farlo con scrupolosità senza fregare, senza approfittarmi degli altri. Cercare la giustizia anche nelle piccole cose. La moralità da seguire fino in fondo per rifiutare il puzzo del compromesso morale, per il nostro fresco profumo di libertà. Pagare questo debito goioso con serenità attraverso anche i piccoli gesti quotidiani! Per me la mafia si combatte ogni giorno rifiutando le scorciatoie, ribellandomi alle piccole ingiustizie, anche non scavalcando facendo la fila in mensa. Perché la voglia di prevaricare, di sentirsi potenti nasce anche dalle piccoli gesti. Io continuerò a studiare, a laurearmi non sapendo bene cosa farò ma so ce lo farò con onestà e impegno. Nel nome di suo fratello e di tutti quelli che sono morti per Noi giovani, per donarci un Italia migliore.
Grazie di cuore.
Mi permetta un abbraccio.

Distinti Saluti.

Pier Paolo Casale

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