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Ciancimino jr, tensione tra le Procure Il Csm apre un'indagine dopo il fermo PDF Stampa E-mail
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Scritto da Repubblica.it   
Venerdì 29 Aprile 2011 11:37

L'organo di autogoverno della magistratura interviene dopo l'arresto del testimone. Investiti la Prima commissione e il Procuratore generale presso la Cassazione, che si occupano dei trasferimenti per incompatibilità dei magistrati. Ingroia: "Non siamo preoccupati"

ROMA - Sul caso Ciancimino si apre un'indagine del Csm e del procuratore generale della Cassazione, titolare dell'azione disciplinare nei confronti dei magistrati. Lo rende noto lo stesso Csm con un comunicato.

"Il Comitato di presidenza del Csm in data odierna - recita la nota - ha deliberato di investire la Prima commissione ed il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione per le valutazioni di rispettiva competenza in ordine alla vicenda del fermo del signor Massimo Ciancimino". La Prima Commissione è quella che si occupa dei trasferimenti d'ufficio per incompatibilità dei magistrati.

"Non siamo turbati, ma tranquilli", è il primo commento del procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia. "Non so quali siano le motivazioni di quest'iniziativa e per questo non commento, ma allo stato non c'è motivo di preoccupazione da parte nostra su un'ipotesi di trasferimento d'ufficio". Ingroia sottolinea che "peraltro anche quei momenti di divergenze di vedute con la Procura di Caltanissetta sono stati superati".

La decisione del Csm arriva infatti dopo il vertice programmato per porre fine alle polemiche di questi giorni tra i pm titolari dei vari filoni d'inchiesta che riguardano il figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo. "Non ci sono motivi per sollevare contrasto di competenza, tra la Procura di Caltanissetta e quella di Palermo, né riguardo i procedimenti per calunnia nei confronti di Ciancimino, né per quanto riguarda la trattativa
Stato-mafia", ha dichiarato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso dopo la riunione alla Direzione nazionale antimafia con i procuratori di Palermo, Caltanissetta e Firenze. "Le diverse posizioni si sono chiarite è stata messa una pietra sul passato e si pensa solo a costruire il futuro delle indagini nel quale tutti si sono impegnati ad una scambio reciproco e spontaneo di tutti gli atti". Con una direttiva formale, Grasso ha anche messo nero su bianco il suo auspicio ad una maggiore collaborazione fra gli uffici inquirenti.

Dice ancora Grasso: "I prossimi atti che riguardano le indagini su Ciancimino verranno compiuti congiuntamente da Caltanissetta e Palermo". Al termine dell'incontro, il procuratore nazionale ha spiegato che Ciancimino è indagato in quattro procedimenti: per calunnia dichiarativa, per calunnia documentale, per associazione mafiosa e infine per detenzione di esplosivi, come anticipato oggi da Repubblica 1. Per quest'ultima accusa, rischia fino a otto anni di carcere.

da: Repubblica.it

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