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La Licata e Viviano interrogati dai pm su Ciancimino PDF Stampa E-mail
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Scritto da Ansa   
Giovedì 12 Maggio 2011 10:42

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11 maggio 2011
Palermo.
Prima di riferirne in aula al processo Mori, Massimo Ciancimino ha parlato con due giornalisti del "puparo" che gli avrebbe passato documenti poi consegnati ai magistrati. Uno dei due cronisti citati ieri, Francesco La Licata de «La Stampa», ha confermato di avere raccolto il mese scorso la confidenza del figlio dell' ex sindaco di Palermo. La Licata è stato sentito oggi pomeriggio dai sostituti procuratori Nino Di Matteo, Lia Sava e Paolo Guido che indagano sulla trattativa tra Stato e mafia. Ciancimino jr ha cercato La Licata, con il quale ha scritto il libro «Don Vito», qualche giorno prima del festival del giornalismo di Perugia durante il quale è intervenuto per parlare del rapporto tra mafia e politica. In quella occasione è tornato ad accusare l' ex capo della polizia Gianni De Gennaro il cui nome figura nel documento «taroccato» che appena tre giorni dopo ha fatto scattare per lui l' arresto per calunnia. Poco prima di intervenire al festival del giornalismo Ciancimino jr ha confidato a La Licata di essere stato «consigliato» di lasciare Palermo.

La sollecitazione gli sarebbe venuta da un personaggio vicino al generale dei carabinieri Giacinto Paolantonio, morto nel 1989, uno dei protagonisti del caso Giuliano, diventato negli anni Cinquanta comandante dei vigili urbani di Palermo. Massimo Ciancimino conosceva quell'uomo sia come un carabiniere sia come un personaggio dell'entourage del padre nel periodo in cui era assessore a Palermo. In aula, su richiesta dei pm, ha omesso di rivelarne il nome. Lo ha perciò chiamato «Mister X». Non ha fatto il nome del «puparo» neppure a La Licata al quale si è limitato a dire che «Mister X» gli avrebbe passato vari documenti poi consegnati ai magistrati di Palermo e Caltanissetta. Al giornalista non ha parlato neppure dei candelotti di dinamite che avrebbe ricevuto alcuni giorni prima. I magistrati hanno deciso di acquisire la testimonianza anche di Francesco Viviano di «Repubblica», l'altro giornalista con cui Massimo Ciancimino ha parlato del «puparo».


ANSA


Ascoltato anche giornalista Viviano

11 maggio 2011
Palermo.
Franco Viviano, giornalista di Repubblica è stato sentito nel pomeriggio dai sostituti procuratori Nino Di Matteo, Lia Sava e Paolo Guido che indagano sulla trattativa tra Stato e mafia. Viviano come precedentemente il cronista Francesco La Licata è stato ascoltato perchè prima di riferirne ieri in aula al processo Mori, Massimo Ciancimino ha parlato con due giornalisti del «puparo» che gli avrebbe passato documenti poi consegnati ai magistrati. E proprio Viviano è uno dei due cronisti citati dal figlio di don Vito.

ANSA


Da AntimafiaDuemila.com
 

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