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Caso Ciancimino, scoppia la polemica nell'Anm PDF Stampa E-mail
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Scritto da Salvo Palazzolo   
Domenica 15 Maggio 2011 09:15

Caso Ciancimino, scoppia la polemica nell'Anm. I pm di Palermo: "Il presidente Palamara ci isola"

E' scontro dopo le dichiarazioni di Luca Palamara, che aveva chiesto chiarezza sulla collaborazione del supertestimone accusato di calunnia. Il presidente della giunta di Palermo, Nino Di Matteo, e il segretario, Vittorio Teresi, accusano: "Dichiarazioni inopportune". E martedì, il Csm inizierà ad occuparsi del caso Palermo

Sul caso Massimo Ciancimino è scontro senza precedenti all’interno dell’associazione nazionale magistrati. Da una parte, il presidente Luca Palamara, che intervenendo a una puntata di “La storia siamo noi” ha chiesto che si faccia "piena chiarezza su questi fatti". Dall’altra, ci sono alcuni rappresentanti della giunta dell’Anm di Palermo: il primo a sollevare il caso, nella mailing list dell’associazione, è stato uno dei principali protagonisti dell’indagine Ciancimino, il sostituto procuratore Nino Di Matteo, che è anche presidente dell’Anm palermitana.


"E’ mia opinione che le affermazioni del presidente Palamara sui “giudici protagonisti” e sulla partecipazione dei magistrati a manifestazioni pubbliche siano assolutamente inopportune”, ha scritto Di Matteo: "Ed infatti esse si prestano ad inevitabili strumentalizzazioni e contribuiranno ad alimentare l’opera di accerchiamento ed isolamento di magistrati che fanno soltanto il loro dovere e che sentono inoltre il bisogno di rivolgersi ai cittadini per esternare la loro preoccupazione sulla tenuta di principi fondamentali della nostra Costituzione”.

Nella mailing list dell'Anm è poi arrivata la dichiarazione di uno dei procuratori aggiunti di Palermo, Vittorio Teresi, che è anche segretario dell’Anm distrettuale. “Ricordo a Palamara - ha scritto - che proprio l’arresto di Ciancimino costituisce il più evidente atto di determinazione alla chiarezza e alla verità. Ma purtroppo temo che Palamara sia caduto nella trappola delle urla mediatiche che tentano di screditare i magistrati che lavorano, anziché i fenomeni di grave distorsione istituzionale che sottostanno all’ipotesi di accusa”.

Teresi accusa senza mezzi termini Palamara di “sovraesporre” con il suo intervento i colleghi di Palermo che indagano sul caso Ciancimino, Di Matteo e Ingroia, “in un momento - dice - in cui l’iniziativa del Csm già rischia di farli apparire ancora più isolati”. Secondo il segretario dell’Anm di Palermo, “l’uscita di Palamara, in questo preciso momento, suona come una pericolosissima presa di posizione dell’Anm su uno dei procedimenti più delicati aperti in questo momento in Italia”.

Il Csm si occuperà del caso Ciancimino a partire da martedì prossimo, con l’audizione del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. E intanto, il movimento delle Agende rosse di Salvatore Borsellino ha affisso in molte piazze italiane un manifesto con uno slogan di solidarietà nei confronti dei pm di Palermo . “Csm: giù le mani da chi indaga sulle stragi del 92-93”. 


Salvo Palazzolo (repubblica.it, 15 maggio 2011)













 

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