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Arrestateci tutti. Disobbedire per informare PDF Stampa E-mail
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Scritto da Marco Travaglio   
Lunedì 16 Giugno 2008 23:07

Curo la rassegna stampa tutti i giorni ma non sono una giornalista. Cerco di dare ai lettori di questo sito le informazioni che, a mio giudizio, nell'ambito dei temi del sito, sono importanti. Essere informati è un diritto, sancito dall'articolo 10 della Convenzione Europea. La legge cosiddetta "sulle intercettazioni" è, in realtà, una legge per impedirci di sapere. Altro che tolleranza zero verso la delinquenza! Si tratta di stravolgimento delle regole democratiche. Non c'è democrazia senza libertà di stampa e autonomia della magistratura (lo scrisse Tocqueville, non un estremista). Questa legge colpisce l'una e l'altra e calpesta il diritto dei cittadini a "conoscere per deliberare". Perciò pubblico qui l'annuncio di Marco Travaglio, che spero diventi un appello a cui aderiscano i giornalisti che conservano ancora rispetto per la professione e per i lettori e dignità personale. Alcuni hanno già sottoscritto. Ne aspettiamo altri.
Vanna Lora

Aderisco all'invito della nostra insostituibile collaboratrice e provvederò subito a firmare l'appello di Marco Travaglio. Vi invito anche a continuare a firmare la petizione che trovate in basso nella prima pagina del nostro sito. Grazie a tutti quelli che lottano e continueranno a lottare insieme a noi per la Giustizia e per la Libertà.

Salvatore Borsellino

Arrestateci tutti. Disobbedire per informare


Vignetta di The HandAnnuncio fin d’ora che continuerò a informare i lettori senza tacere nulla di quel che so
. Continuerò a pubblicare, anche testualmente, per riassunto, nel contenuto o come mi gira, atti d’indagine e intercettazioni che riuscirò a procurarmi, come ritengo giusto e doveroso al servizio dei cittadini. Farò disobbedienza civile a questa legge illiberale e liberticida. A costo di finire in galera, di pagare multe, di essere licenziato.

Al primo processo che subirò, chiederò al giudice di eccepire dinanzi alla Consulta e alla Corte europea la illegittimità della nuova legge rispetto all’articolo 21 della Costituzione e all’articolo 10 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo e le libertà fondamentali (“Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche…”, con possibili restrizioni solo in caso di notizie“riservate” o dannose per la sicurezza e la reputazione).

Mi auguro che altri colleghi si autodenuncino preventivamente insieme a me
e che la Federazione della Stampa, l’Unione Cronisti, l’associazione Articolo21, oltre ai lettori, ci sostengano in questa battaglia di libertà. Disobbedienti per informare. Arrestateci tutti.

Marco Travaglio (Vignetta di The Hand)

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Le adesioni

Oliviero Beha

Peter Gomez
Franco Bechis
Gianni Barbacetto
Francesco Viviano
Enrico Fierro

(da l'Unità, 16 giugno 2008)

http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/1942258.html

Comments:

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Massimo Amodio  - Sulla petizione "plebea".   |2008-06-17 10:27:13
...la petizione che trovate in basso nella prima pagina del nostro
sito...

Ho evidentemente frainteso i limiti della collaborazione
di Salvatore Borsellino e del blog 19 luglio 1992 alla petizione
popolare "Si alle intercettazioni".
Bene, una petizione
partita dalla base e senza colore politico è oggi anche senza
personaggi.

E' stata la prima iniziativa a partire, attiva in rete già
dall'8 giugno, con un testo chiaro e rivolta ad una figura super
partes come il Capo dello Stato.
Un'iniziativa di democrazia, per chi
ancora ci crede, dove i nomi non fanno differenza perchè si è tutti
cittadini alla pari.

Marco Travaglio, pur avendone pubblica notizia,
ne ha taciuto.

MicroMega, 4 giorni dopo, pur avendone pubblica notizia, ha
preferito sponsorizzare la "chiamata alle armi" di due
deputati ed un senatore del Palazzo che si rivolgono ai loro leader
politici.
Una resa dei conti tutta interna alla quale i
cittadini dovevano ingenuamente prestarsi.

Antonio Di Pietro, 9
giorni dopo l'avvio della petizione, invita a copiare l'immagine di
carcerati in catene nei blog dei simpatizzanti.
Iniziativa
di immagine, più che di contenuto.

Marco Travaglio, 9 giorni dopo
l'avvio della petizione, avvia la sua, con un testo rivolto chiaramente
ai giornalisti, e dunque i non giornalisti possono dare solo
un'adesione simbolica.

E' la sinistra del "divide et impera"
che
volutamente fraziona e confonde la gente,
che ritiene troppo modesta
(o pericolosa?) una petizione di oltre 1700 cittadini comuni,
in attesa che
i leader scendano in campo e dimostrino di sapere unificare i mille
rivoli della protesta.

Non ho alcuna intenzione di prestarmi a questo
gioco.
La petizione va avanti.
Shiloh   |2008-06-17 11:03:35
Io ho firmato la tua petizione e ho messo il banner sul mio sito.
Questo non mi
impedisce di mettere anche il banner di Travaglio. 8)

Quando prendono il via
delle iniziative tese a coinvolgere molta gente, è quasi patologico che al loro
interno contengano anche dei risvolti "privati" che ai più possono non
interessare.

Io mi chiedo soltanto: le due iniziative sono giuste?
Se la
risposta è "si", allora le promuovo entrambe.

Come se dice a Roma,
"più semo e mejo stamo".

Luciana
Massimo Amodio   |2008-06-17 11:56:45
Gentile Luciana,

premesso che il criterio che esponi mi sembra giusto e
chi ha chiamato il suo blog libdems.it non credo abbia intenzione
di impedire a qualcuno di pensarla diversamente, la terza via fuori
dal popolarismo e dal socialismo è appunto culturalmente contraria ad
ogni omologazione...

e per esempio, proprio oggi è arrivato un
commento al mio recente post su Nozick che non è gentile nei confronti del
blog, ma rimane comunque lì, per la lettura e la condivisione da
parte di chiunque...

diciamo anche che sarebbe ora che la sinistra
affronti le proprie patologie,
anche tenendo conto che quando noi
imitiamo Berlusconi nel censurare iniziative popolari non risultiamo poi più credibili nel contrastarlo.

Marco Travaglio, pur
sapendo, ha taciuto dal suo blog e da Passaparola sulla petizione.
Un
silenzio che non ha motivato.
Domando: Antonio Gramsci come si
sarebbe comportato?

Da Gramsci siamo oggi ad una
sinistra radical-chic, con le Melandri che si vergognano fino a
mentire di aver festeggiato con Briatore il nuovo anno, coi D'Alema che
necessitano di camminare su scarpe realizzate appositamente per loro e
che strizzano l'occhio a Berlusconi perchè beccati dalle intercettazioni
nel loro entusiastico "habemus bancam".

Non lamentiamoci poi
se il centrodestra stravince come in Sicilia.
Tra l'imitazione e
l'originale, tutti gli interessati scelgono l'originale.

Il
mio intervento era comunque volto solo ad informare che ho compreso
l'equivoco.
Pensavo vi fosse un più aperto e deciso sostegno di questo
blog all'iniziativa della petizione, ringrazio, in modo assolutamente paritario e in ordine rigorosamente alfabetico, del
banner nel proprio sito:
- Luciana
- Salvatore
Shiloh   |2008-06-17 13:48:35
Ehm...Non so cosa avrebbe detto Gramsci...non conosco i suoi scritti perchè
nemmeno sono di sinistra.
In realtà non mi riconosco in nessuna forza politica
esistente in Italia.
Mi piace pensare di essere uno spirito libero, ma
rispettoso delle libertà altrui.
Se posso dare un giudizio sulla sinistra
italiana (la destra si commenta da sola ma perlomeno non fa finta di essere
quello che non è), posso dire che una volta predicavano bene razzolando male,
adesso nemmeno quello.
Basti vedere i mille rivoli nei quali si è scomposta,
per capire la sete di potere che occupa le menti di chi si definisce "vicino
al popolo".
Se sei vicino al popolo non pensi soltanto al tuo orticello,
alla tua bandierina (sventolata stizzosamente sempre un palmo più in alto delle
altre), alla tua poltroncina, ai tuoi ghirigori mentali, contorti e
sterili.

Guardate che la sinistra in generale e quella estrema in particolare
hanno perso consenso perchè la maggioranza degli italiani ha la coscienza
civica di uno zerbino usato e perchè non ne poteva più sentirli battibeccare
come tante oche giulive.

Io, persona non di sinistra, se Veltroni non si
fosse guastato crescendo, lo avrei votato.

Però mi rendo anche conto che in
Italia, chiunque sia al governo, comanda sempre la DC, fateci caso.

Luciana
Andrea   |2008-06-17 19:32:41
La petizione di Travaglio rivolta ai giornalisti serve proprio per coinvolgere
la categoria. Non vedo dove sia il problema; se io fossi un proofessionista
dell'informazione vorrei proprio tastare il polso della realtà di cui farei
parte.
Luana   |2008-06-17 10:43:34
Mi sembra che l'intero paese è stato catapultato con una macchina del tempo
negli anni della dittatura!
Bisogna fare appelli per non finire in galera!

Eppure la gente vuole solo poter dire ciò che pensa e scrivere su carta le
proprie idee, diritto alla libertà che nessuno deve togliere perchè non nè ha
nessun diritto!
Andrea   |2008-06-17 11:37:07
Come sempre faccio il "guasta feste"!!!!

Siamo convinti che la
popolazione, a parte noi che ci interessiamo quotidianamente a queste cose, sia
prevalentemente sensibile a questi problemi? A me pare che la maggior parte sia
perfettamente in sintonia con le espressioni del Parlamento.
Shiloh   |2008-06-17 13:51:37
Bravo, mi hai tolto le parole dalla tastiera. O_o


Luciana
harlock   |2008-06-17 14:31:41
Non parlerei di sintonia. Essere in sintonia vuol dire condividere le stesse
idee e non mi pare che sia cosi'. Quello che io vedo e' qualcosa di peggio:
l'assoluta incapacita' della maggioranza di noi cittadini di ascoltare in modo
critico e valutare per conto proprio. Abbiamo disimparato il confronto e
sostituito il ragionamento con gli slogan ("tolleranza zero", "senza
se e senza ma") lasciando che la tanto decantata "semplificazione
politica" mistificasse la realta'. Hanno dato carta bianca a questa
maggioranza non perche' concordi ma perche' "tanto peggio di cosi'..."
Non sono in sintonia: sono al traino!
Andrea   |2008-06-17 19:35:24
che parole ti ho tolto dalla tastiera? che la gente è in sintonia con brutte
compagnie o che sono un guasta feste?
Shiloh   |2008-06-17 21:27:40
Non so se sei un guastafeste, non ti conosco! 8D

Però hai ragione quando
dici che la maggior parte della gente se ne frega di come va il Paese.
Io
spesso li sento dire "uffa, però adesso basta con queste cose pallose e
tristi, cambiamo canale e vediamoci qualcosa di divertente".

Mi cascano
le braccia.

Io ho "fame" di informazioni, ho "bisogno" di
collegare i fatti tra loro, devo capire per poter dire di essere veramente
libera.

Pensare di guardare per un po' una trasmissione che parla di mafia o
di terrorismo o di corruzione, per poi cambiare canale solo perchè a fine
giornata voglio stare con la testa "leggera", è aberrante.

Però la
stragrande maggioranza della gente la pensa così.

Luciana
Martina   |2008-06-17 14:34:17
Grazie ai giornalisti che aderiranno a questa iniziativa che potranno dimostrare
ancora una volta di essere uomini liberi che non hanno bisogno di obbedire ad un
padrone per scrivere sui giornali e informare i cittadini. Grazie soprattutto a
Marco Travaglio, non ci sono più parole per dire quanto dimostra di essere uno
(sono pochissimi) dei più grandi giornalisti di questo paese!
pcampoli  - Ultima parte   |2008-06-18 14:24:57
Concludo dicendo che non e' mia intenzione fare annunci eclatanti e poi frenare;

per motivi privati al momento non posso dire e fare tutto cio' che vorrei
dire e fare;
ho comunicato questi motivi a Salvatore e Benny con una mail
privata, dopo averli conosciuti di persona alcuni mesi fa.
Quando avro'
sistemato queste mie faccende private, non avro' piu' vincoli e potro' dire e
fare quello che la mia coscienza mi impone.
Andrea  - re: Spero di essere chiaro e di non essere frainte   |2008-06-18 15:43:08

Caro Andrea, non mi sento un perseguitato, se ti riferisci, ad esempio,
al comportamento, tenuto nei miei riguardi dalla Digos il 12-09-1994

al festival Nazionale dell'Unita' di Modena, o di pensare di avere
tutti contro.

Non sono al corrente dei dettagli di questo fatto che hai
solo riportato tu in tuo commento, quindi non posso aver fatto, nè
fare, alcun riferimento. La mia premessa tuttavia ipotizzava quanto detto
sulla base delle tue considerazioni in questo forum.
gelu   |2008-06-18 15:58:40
"Tutti, ma proprio tutti,
hanno qualcosa di personale da
promuovere."

Io uno l'ho trovato che non ha niente di personale da
promuovere: Stefano Montanari non è un politico di professione, ma alle ultime
elezioni s'è candidato premier. Lo spazio che gli hanno dato è ridicolo e
scandaloso. Andate sul suo blog e scopritelo!
Shiloh   |2008-06-18 16:24:57
Infatti "non" è un politico di professione.

Io stavo parlando di
qull'insieme di persone che alberga da una vita nei palazzi del potere.

Chi
si muove adesso lo fa per due motivi in antitesi tra loro:

1 - non ne può
più di questo sistema corrotto e vorrebbe porvi rimedio.

2 - vorrebbe
diventare come quelli che ci sono adesso.

Luciana

P.S.

Per ora i
fautori dell'opzione 1 sono pochini...
Andrea  - re: Spero di essere chiaro e di non essere frainte   |2008-06-18 16:41:49
Questi silenzi e questi comportamenti si possono solo comprendere
ipotizzando ricatti che si basano su fatti e dati che risalgono lontano nel
tempo e che, se resi noti, svelerebbero verita' scottanti e
scomode.

C'è un limite oltre il quale non è possibile andare nelle
indagini su certe cose, semplicemente perchè in alcuni casi,
forse abusati, esiste il Segreto di Stato, ed in altri esiste una
forma distorta di segreto di stato; in entrambi i casi, e specialmente nel
secondo, prendere le cose di petto rende impermeabili tali segreti.
Ecco perchè spetta ai cittadini non coinvolti personalmente, non farsi
travolgere dalle situazioni e partecipare con buon senso alla vita
collettiva, ben sapendo che non ci si può aspettare sempre quello che si
vorrebbe. 

Purtroppo nella nostra società italiana, come ho detto
più volte, penso non ci sia un numero sufficiente di persone che hanno la
maturità civile per essere costruttivi nella situazione in cui siamo;
prevalentemente si sacade nell'indifferenza, in qualche caso negli
eccessi pseudorivoluzionari, in alcuni casi per fortuna c'è chi sa
criticare, nei limiti, il sistema.
Andrea  - re: II' parte   |2008-06-18 17:54:34
La legittimazione politica della tessera P2 1816, risalente al 1994,
e'
inammissibile perche' e' avvenuta in violazione degli art. 21 e 27
della Costituzione italiana;

La violazione dell'art.21 è ormai
divenata l'accusa di moda al sistema; nel discorrere comune, è troppo
facile pensare di aver trovato violazioni dell'art.21 Cost.per ragioni
spesso acrobatiche. Senza individuare presupposti ragionevoli diventa
una sorta di spot pubblicitario. Che ci siano pressioni sui diritti
legati all'art. 21 Cost. è più che percepibile, ma non è utile
gridare genericamente alla violazione di un articolo
della Costituzione riferendosi ad uno o più
fatti specifici.

L'asserita violazione dell'Art. 27 mi incuriosisce
molto di più (????)
Andrea  - re: II' parte   |2008-06-18 18:05:27
Faccio queste gravi affermazioni non perche' io conosca verita'
particolari
ma semplicemente perche' non ho pregiudizi di alcun genere
ne' ho padrini da difendere e mi baso sui dati VERI che Ruggeri e
Guarino hanno scritto nel libro "Berlusconi, inchiesta sul signor
TV" del 1994 e sui dati VERI che il solo Ruggeri ha 
critto nel
libro "Gli affari del Presidente" del novembre 1994 e edito da
Kaos Milano.

Travaglio, Borsellino, persino Calcara!!, ed altri,
"insegnano", spesso far le righe, ma noi lo capiamo da come
si comportano, che fare gravi affermazioni, e che siano esse anche
vere, può solo essere il risultato di un percorso di studio che
certamente non è compatibile con gli annunci "Annuntio vobis gaudium magnum!!!"
Luana   |2008-06-18 18:43:31
Per me la libertà è un diritto che non si può violare. Per questo approvo
entrambe le iniziative: la petizione di Amodio e quella di Travaglio.
Per
questo le sto publicizzando sul mio space, perchè è mio diritto dire e
scrivere quello che penso ed è mio diritto esprimere delle opinioni!Così come
anche loro (i politici) rilasciano dichiarazioni, interviste, lettere per
esporre le loro tesi!!!!
Non si può accettare solo il parere positivo e
chiudere la bocca a quello contrario!
Massimo Amodio   |2008-06-18 19:52:03
Non vorrei creare qui confusione perchè c'è una discussione in corso alla
quale ci sovrapporremmo.

Ti chiedo però, cara Luana, di chiarirmi
(sul mio blog, magari, www.libdems.it o sul tuo se mi fornisci l'indirizzo)
a cosa ti riferisci quando scrivi "
Non si può accettare solo il parere positivo e
chiudere la bocca a
quello contrario" e chiudi con un punto
esclamativo.

Attualmente sulla home page del mio blog ho 2
commenti negativi e non ho censurato nessuno... a cosa ti stai
riferendo?

Secondo punto.
L'iniziativa di Travaglio non è in
contrapposizione alla mia.
Mi dispiace per gli attuali oltre 2000
cofirmatari che Travaglio non abbia ritenuto opportuno segnalarla dal
suo blog.
E non ha motivato tale ...(oso col forte rischio di
sbagliarmi) ?"censura"?
Luana   |2008-06-18 23:06:07
Ma io non mi riferivo a te!!!!
Non capisco perchè hai pensato questo, mi
sembrava di essere stata abbastanza chiara, il mio concetto era sui politici, su
Berlusca!!!! Forse mi sono espressa male.
Nel senso che loro politici possono
dire, scrivere pareri personali, affermare ciò che vogliono, ma poi non
accettano chi invece cerca di opporsi a questi pareri e cercano di chiudere la
bocca a chiunque sia contrario.
Massimo Amodio   |2008-06-18 23:31:01
Equivoco chiarito. Ok.
Massimo Amodio  - re: Violati gli art. 21 e 27 della Costituzione ne   |2008-06-18 20:32:50

La violazione dell'art. 27 durante la campagna elettorale del 1994 c'e'
stata perche' anche se il reato e' stato amnistiato, la tessera P2 1916
ha commesso il reato. Infatti nella sentenza, che e' in rete perche'
gliela ho messa io, ritenendo giusto che tutti la possono leggere, essendo
in giudicato, c'e' scritto : l'imputato
"ha compiutamente
realizzato gli estremi obiettivi e subiettivi del contestato delitto" e
piu' avanti "non doversi procedere per
intervenuta amnistia".
Ai cittadini-elettori nel 1994 dovevano
essere forniti come elementi di giudizio tutti i punti sopracitati, mentre,
nessuno, a parte Ruggeri e Guarino, ne ha parlato.

Non vedo, da
queste sole affermazioni, un qualche contrasto con l'articolo 27 della
Costituzione, in nessuno dei quattro commi che lo compongono.
Tenendo
anche conto che l'amnistia (è triste, ma mi pare sia così) estingue
non solo la pena ma anche il reato.
Massimo Amodio  - re: II' parte Violati gli art. 21 e 27   |2008-06-18 20:32:00

Caro Andrea, se sono un po' incazzato, lo dovresti capire, non e' da
qualche giorno che sono cosciente di vivere nel Regime
della P2-PCI-PDS-DS, e non abbiamo ancora toccato il fondo;
chi avra'
modo di vivere nei prossimi anni vedra' ancora di piu' sprofondare il
nostro Paese nella illegalita' e quanto e' accaduto a Genova nel 2001
e' solo un piccolo assaggio di cio' che ci spetta.

Credo che il memoriale
riportato in questo sito recentemente (al di là che può essere
ostico leggerlo tutto ma andava pur riportato sic et simpliciter!) dia una
idea dei collegamenti che sussistono tra le varie devianze di
organizzazioni interessate al controllo del territorio e della
popolazione.

Potrei a questo punto coinvolgervi in quello che credo sia
un passo in avanti.
Il problema è che viene comunque moralmente
accettato da noi stessi che tale controllo del territorio e della
popolazione debba esserci.
Coi risvolti negativi che
ne conseguono.

Rimanendo invece a cercare conferme, vi sarà giunta
sicuramente notizia dell'inchiesta che recentemente ha indagato il legame
tra massoneria e mafia trapanese, coinvolgendo anche un anziano
gesuita.
Questi "fili" ci sono, purtroppo. Tanto è vero che vi
sono anche le indagini a riguardo.

Credo che questa verità
(di esistenza del "regime") sia tangibile se non evidente,
allo stesso modo in cui tutti riteniamo Al Capone essere stato un
mafioso italoamericano, anche se, come ci ricorda Marco Travaglio, dal
punto di vista giudiziario, egli è risultato solo essere un evasore
fiscale.
Andrea  - re: Articolo 27 della Costituzione Italiana, comma   |2008-06-19 01:05:23
Al comma II l'art. 27 recita : 

"L'imputato non e' considerato
colpevole sino alla condanna definitiva."

Se in una sentenza in
giudicato, e' scritto che l'imputato "ha compiutamente realizzato gli
estremi obiettivi e subiettivi del contestato delitto", per me
significa che l'imputato il reato lo ha commesso e quindi e'
colpevole.

Non so se ho capito bene,...continui ad
essere criptico,....
dunque la violazione dell'art. 27 Cost., in
considerazione dei tuoi precedenti messaggi, sterebbe nel fatto che
qualcuno non ha tenuto conto del contenuto della sentenza
che ravviserebbe gli estremi di un reato compiuto?
In ogni caso
l'art. 27 Cost. enuncia tutta'altro concetto giuridico; l'estraneità è
talmente macroscopica che posso dire tranquillamente che tu non hai
assolutamente dimestichezza con il diritto; a questo punto posso anche
aggiungere che se questi sono i concetti partoriti allora mi spiego
più chiaramente tutto questo annunciare verità!!!!....dalle quali allora
bisognerà diffidare attentamente!!!

La cosa che mi impressiona è
che probabilmente tu hai davvero qualcosa di interessante da dire, ma la
stai rovinando tu stesso con delle acrobazie molto bizzarre.
Andrea  - re: Articolo 27 della Costituzione Italiana, comma   |2008-06-19 01:42:59
Il comma II mi pare reciti chiaro : ai cittadini italiani, che convivono
con un imputato, deve interessare sapere se un cittadino si
e' macchiato o no di un reato;

A parte aver detto, più avanti nel
tuo intervento, una cosa largamente condivisibile, fra l'altro sentita
 ogni giorno, e cioè che i cittadini sarebbe meglio fossero informati
(tutto poi da vedere se alla maggior parte di essi interessa sapere
certe cose!!!), il resto che hai scritto, e che quì estrapolo, è
francamente incomprensibile, ed in ogni caso non appartiene ad alcun
concetto espresso dall'art. 27 Cost.

Appare comunque inutile
"scomodare" la Costituzione per considerazioni di questo livello,
quando ci sono numerose altre norme vigenti che enunciano concetti
più ristretti e pertinenti; queste semmai possono trovare un qualche
fondamento in un'eventuale citazione, ma resta comunque da chiarire
esattamente cosa vuoi dire!!!

Non so se tutta questa confusione di
concetti deriva dal fatto che devi restare sul vago, o se deriva
dal fatto che non hai padronanza del linguaggio giuridico, certo è
che sei in un ambiente di persone preparate e quindi ti consiglio di
non travasare forzature interpretative, che in questo momento proprio
non ci fanno bene.

Per tua informazione, concludendo, i cittadini
possono sapere se un loro concittadino imputato ha commesso o no un
reato solo alla fine dei procedimenti. Prima possono fantasticare fin
che vogliono!!!
L'imputazione e l'avviso di garanzia fanno sempre
clamore, ma a torto!!! A torto perchè tecnicamente non sono nemmeno
vagamente accostabili alla colpevolezza.

(continua)
Andrea   |2008-06-19 01:44:23
(segue)

Altro effetto fanno invece le notizie di fatti documentati che hanno,
al di là della rilevanza penale o meno, comunque un contenuto di allarme
sociale molto forte. Paolo Borsellino aveva ammonito molto chiaramente: al di
là della rilevanza penale, delle condanne, è importante anche considerare le
connivenze, che comunque sono sintomo di qualcosa che deve preoccupare. E mi
riferisco per esempio ad intercettazioni telefoniche, o addirittura filmati che
parlano da sè. In queste cose i cittadini dovrebbero, senza passare alle accuse
che spettano solo alla Magistrtura, essere attenti e severi.
Andrea  - re: II' parte -   |2008-06-19 10:27:00
Se poi gente come Travaglio, Santoro, ect. ect. per motivi loro,
(ignoranza dei dati diffusi da Ruggeri e Guarino nel libro
citato, condizionamenti vari, certamente da non escludere, ect. ect.)
certe cose non le hanno dette o scritte, rendendosi cosi' complici,
come giornalisti, consciamente o inconsciamente, di una violazione di
un
diritto, a me non interessa.

La complicità è davvero tale se
è consapevole; l'inconsapevolezza sarà semmai da etichettare
diversamente.

Per completezza, e chiarezza, si tratta della violazione
di quale diritto? Quello sancito sempre dall'art. 21 Cost.? In che
modo ci sarebbe stata, concretamente, ed in questo caso, una compressione
della libertà di qualcuno tale da impedire l'esercizio del diritto in
questione?
Massimo Amodio   |2008-06-19 11:03:05
Allora, (correggetemi se sbaglio)
il punto della questione è:

quando Silvio
Berlusconi è "sceso in campo" il cittadino elettore doveva essere
informato dei procedimenti a suo carico in corso o già passati in giudicato.
Se
Travaglio, Santoro e altri giornalisti non hanno detto nulla si sono resi
complici col loro silenzio.

Se non ho sbagliato in questa sintesi mi sembra
utile avvalerci delle competenze presenti in questo sito per spostare la
discussione sulla normativa pertinente le elezioni.
Almeno entriamo nel
merito.

Se vi è stata violazione delle leggi vigenti, e dunque Berlusconi o
Travaglio o Santoro hanno taciuto su cose che avevano l'assoluto obbligo di
comunicare commettendo così un reato per il quale è prevista una sanzione.

Se
non vi è stata violazione delle leggi vigenti, e allora discutiamo se e come
esse vadano cambiate, e allora la discussione diviene politica e può anche
portare ad iniziative politiche secondo i mezzi di cui disponiamo e che vogliamo
attivare.

Per aiutare ad entrare nel merito, dò alcuni riferimenti
(controllateli e correggeteli eventualmente) di fonti che, gerarchicamente, non
possono essere in contrasto con la Costituzione.

- Decreto Presidente della
Repubblica n.361/1957 e successive modifiche.
- Legge 28/2000.

Possiamo parlare
ed ascoltarci su:
- requisiti di eleggibilità dei candidati
- disciplina della
comunicazione istituzionale e obblighi di informazione (personalmente, non
approverei fosse affidato a giornalisti l'obbligo di informarmi su dati
giudiziari dei candidati, vorrei fosse un obbligo della pubblica
amministrazione)

e se il discorso non si allarga troppo, parlerei e leggerei
anche con piacere di spese elettorali, finanziamenti ai partiti, uso dei mezzi
radiotelevisivi per propaganda elettorale.
Andrea   |2008-06-19 13:57:02
I giornalisti non hanno alcun obbligo di informare, nè potrebbero mai
diventare una sorta di "Ufficiale Giudiziario"!!!; al
massimo il Giudice può ordinare delle pubblicazioni, ma questo non è
il caso che quì si pone.

Il giornalista fa tutt'altro lavoro, ed il
suo silenzio in merito al deposito di sentenze potrà al massimo far
sorgere delle critiche, ma non certo accuse di complicità!!!! La
pubblicità delle sentenze è già assicurata dal fatto che
un cittadino se vuole se le va a prendere in Tribunale, così fra
l'altro se le legge direttamente dai documenti e non
dalle trascrizioni giornalistiche!!

Rimanendo altresì fermi sul
caso proposto dal simpatico frequentatore di questo forum, non mi pare che
ci siano tutte quelle violazioni addirittura costituzionali, sia alla
luce delle già chiarite note sull'infondatezza di riferimenti al
dettato costituzionale, sia per il fatto che si insiste su una
sentenza che termina senza condanna per estinzione del reato (amnistia)
SIC!!; questo vale sempre che si sia capito bene di cosa
parla l'utente del forum, se di questo caso o altro!!!

Infine, se questo è il caso, chi sostiene la colpevolezza di una persona
fecendo riferimento ad una sentenza che sancisce invece la
non procedibilità, si espone ad un rischio non certo minimo!!!
Andrea  - re: Risposta ad Andrea   |2008-06-19 13:56:32
Se ha letto il BLOG, dovrebbe capire perche' do' del cagnolino della
'sinistra' a Travaglio. Legga bene tutto. Ad esempio lei ha mai
sentito Travaglio-Santoro dire, dal 1994 ad oggi le cose che si
possono leggere nella introduzione del libro di
Ruggeri-Guarino?

Travaglio e Santoro hanno detto anche altre cose, non
certo poco rilevanti, e probabilmente più interessanti di quelle che
in questo sito sono state annunciate ripetutamente.

Ruggeri e Guarino
avranno contribuito validamente alla formazione di un tessuto
informativo utile, ma allora sarebbe più bello essere riconoscenti verso
di loro non soffermandosi su questioni risibili!!!
Andrea  - re: Se i cittadini italiani sono come Andrea....   |2008-06-19 15:53:06
Mi permetto solo di dire che se la maggioranza degli italiani ragiona come
Andrea, il Popolo italiani si merita la tessera P2 1816 a vita, e se
mi e' permesso spiego perche'.

Se la maggior parte dei cittadini
parlasse per quanto serve senza avventurarsi in discorsi che non sanno
poi portare avanti, sarebbe molto più semplice arrivare alla verità
dei fatti.

Ditemi voi se dopo gli interventi di questo utente abbiamo
la strada più spianata o meno!!!

Questo utente, come mi aspettavo,
non ha resistito alla tentazione di radicarsi su un
piano sdrucciolevole, ed è scaduto nell'invettiva, come sempre
succede quando non si sa scegliere il silenzio.

La frase "si merita a vita di essere governato da
un criminale" appare il
risultato di un'infelice ulteriore caduta di stile.

Adesso però si
apre una questione, che mi impone, da cittadino, di valutare eventuali
scelte civiche.

Riportando quanto scritto da Campoli:

"2 - che la tessera P2 1816, nel
tentativo di intimidire e chiuedere
la bocca a Ruggeri e Guarino, si sia
macchiato di un reato penale
il 27-09-1988, con sentenza in
giudicato, seppur
amnistiata."

Si dovrebbe dunque trattare
della sentenza "caricata" su internet al link inserito in questo
forum; se di quella trattasi sarebbe allora curioso capire cosa è passato in giudicato !!! Forse una condanna? Sembra di no, dal
momento che proprio in quella sentenza si rileva la non
procedibilità (sic!!!).
Da quella sentenza poi uno potrà fare altre
considerazioni, critiche, pensieri, ma non certo parlare di
colpevolezza!!
(continua)
Andrea   |2008-06-19 15:56:59
(segue)
Stante dunque il contenuto dei messaggi lasciati in questo forum, ed i
riferimenti indicati, mi pare più che doveroso, per un senso civico che non ci
deve mai abbandonare e che sempre ci deve mantenere obiettivi ed imparziali,
anche se può lasciare ammareggiati, valutare la stesura di un'esposto
all'Autorità Giudiziaria.

Non è così che si collabora ad un miglioramento
della vita collettiva in questo Paese.

Chiederò anche a Salvatore di
interventire su questo forum per ritarare i concetti, magari anche inserendo un
argomento nuovo che possa anche servire, per cultura personale di quelli che
passano di quì, ad approfondire almeno alcuni dei capisaldi costituzionali, in
questi giorni così malamente richiamati.
salvatore   |2008-06-19 17:14:03
Sono per la libertà di espressione e quindi cerco di intervenire il meno
possibile sui commenti agli articoli a meno che non mi venga posta qualche
domanda specificatamente a me indirizzata o quando ritengo i commenti pubblicati
offensivi o, peggio, provocatori. In certi casi, per fortuna fino ad ora rari su
questo sito, sono arrivato anche ad inibire l'accesso togliendo la possibilità
di scrivere commenti agli utenti indesiderati, ma è una soluzione da adottare e
che adotto solo in casi estremi. Nella sequenza di scambi di commenti relativi a
questo post non si è arrivati sicuramente a questo punto ma ritengo che per
casi del genere, con discussioni che vanno avanti a lungo su posizioni
inconciliabili sarebbe meglio adoperare invece il forum, presente in questo
sito, in maniera che chi non è interessato all'argomento, o meglio al protrarsi
delle discussioni sull'argomento, possa seguirlo volontariamente spostandosi sul
forum.
Quanto all'ipotesi ventilata da Andrea di un esposto all'autorità
giudiziaria, ognuno è responsabile delle proproie azioni ed ha il diritto di
fare quello che ritiene più opportuno, non credo però che una cosa del genere,
con i rischi che questo comporta per quanto riguarda la continuità di questo
sito, sia a favore della libertà di espressione.

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