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Sequestrato il tesoro rumeno di Ciancimino PDF Stampa E-mail
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Scritto da AntimafiaDuemila   
Sabato 11 Giugno 2011 01:32

10 giugno 2011 - La sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, presieduta da Silvana Saguto, ha disposto un nuovo sequestro per tre imprese rumene già da tempo sottposte ad indagine ovvero la "Agenda 21", "Ecorec" e "Alzalea". Le prime due erano state oggetto di confisca da parte dei giudici che hanno condannato Ciancimino anche in appello nell'ambito della famosa inchiesta sul tesoro.


Il collegio presieduto si è mosso dopo una relazione dell'amministratore giudiziario dei beni di Ciancimino, l'avvocato Gaetano Cappellano Seminara.
Secondo il Tribunale “i soci delle predette società hanno agito sotto l´influenza determinante e occulta di Ciancimino, che ha gestito l'intera operazione volta nella sostanza a reimpiegare, con passaggi miranti a ostacolarne la provenienza, le ingenti risorse finanziate”. Il figlio dell'ex sindaco di Paermo è quindi accusato di aver tentato di riprendersi quelle società e pertanto è indagato per riciclaggio dalla Procura di Palermo, assieme ad alcuni soci rumeni, i fratelli Sergio e Giuseppe Pileri.
L'indagine si basa su un'informativa del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza. Addirittura vi sarebbero delle intercettazioni, datate 2009, in cui lo stesso Ciancimino parla ai soci rumeni anche delle deposizioni in Procura sulla trattativa tra Stato e mafia. E parlava anche di affari: “Sabato 28 febbraio 2009, Ciancimino a colloquio con Santa Sidoti (moglie dell'imprenditore Romano Tronci già coinvolto nell'inchiesta per riciclaggio di Ciancimino ndr) - scrive la Guardia di finanza nel suo rapporto alla Procura - Ciancimino, per conto di terze persone (società "Style service", non meglio identificata), è interessato ad acquistare alluminio in Romania dalla società "Alro" e a tal proposito si rivolge a Santa Sidoti affinché la stessa possa prendere contatti con la "Alro" e cercare di avere uno sconto sul preventivo precedentemente fatto dalla medesima società a rappresentanti della società Style service”.
E tempo dopo Ciancimino Jr disse alla Sidoti che doveva cercarsi un nuovo avvocato “poiché erano in corso nuove indagini scaturite da proprie dichiarazioni all'autorità giudiziaria che, tra gli altri, oltre allo stesso e a Lapis, vedono coinvolti esponenti politici”.

Da AntimafiaDuemila.com

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