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Milano, si ricomincia: in cinquecento al primo girotondo PDF Stampa E-mail
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Scritto da Giuseppe Caruso   
Martedì 24 Giugno 2008 16:38

Dalla Chiesa: è forte l’indignazione civile per le leggi ad personam e l’attacco ai giudici. Lo slogan: «Noi facciamo da soli»

di Giuseppe Caruso/ Milano

Più di cinquecento persone, per manifestare contro le nuove leggi vergogna volute dal governo di Silvio Berlusconi. Ieri, nel tardo pomeriggio, in una Milano preda del caldo africano, si sono trovate davanti al palazzo di giustizia, dando un nuovo segnale contro quanto si prepara, in materia di giustizia, nel parlamento italiano. Nel mirino dei manifestanti soprattutto le leggi che vogliono limitare l’uso delle intercettazioni e la Schifani bis, o «salva premier», che punta a mettere al riparo Silvio Berlusconi dagli effetti del processo Mills.


L’appello era stato lanciato dal «Comitato milanese per la legalità» e dall’esponente del pd meneghino Nando Dalla Chiesa. Al presidio erano presenti anche esponenti di alcuni partiti, come Rifondazione Comunista, Sinistra Europea, Sinistra Democratica, Italia dei Valori, Verdi,
Dalla Chiesa ha spiegato che il presidio di ieri «non è una ripetizione di cose già viste, ma una risposta della gente che spinta dall’indignazione civile ha aderito al nostro appello. È stata una bella manifestazione proprio perché artigianale, con cittadini che si sono riconosciuti nello slogan “noi facciamo da soli” ed hanno dato un segno tangibile di impegno, nonostante il giorno feriale ed il gran caldo».
Monguzzi, consigliere regionale dei Verdi, ha detto che «la manifestazione è prima di tutto un’ utile risposta civile alle iniziative del governo che mettono in crisi, per l’ennesima volta, l’amministrazione della giustizia nel nostro paese. Siamo qui per dire no alle norme anti intercettazione, l’emendamento salvapremier, ma soprattutto per una giustizia giusta per tutti, senza distinzioni di razza o di censo o di posizione politica e non certo in polemica con qualcuno della sinistra».
I manifestanti hanno esposto diversi striscioni per protestare contro il governo Berlusconi e distribuito volantini che citavano la Costituzione e che riportavano le frasi «No a qualsiasi provvedimento salva-premier», «L’innominato è tornato, mascherato e infuriato», ed il borrelliano «Resistere, resistere, resistere».
«Basta leggi ad personam», era uno degli striscioni che sono stati esposti durante il presidio, mentre alcuni manifestanti ne hanno sistemato uno, proprio davanti all’ingresso del vecchio palazzo di giustizia, su cui campeggiava la scritta: «Fatti processare buffone!»
In un piccolo palco allestito all’ultimo momento si sono alternati a parlare esponenti politici e cittadini comuni, che hanno spiegato i motivi per cui erano lì. Il presidio di ieri non sarà l’unica iniziativa per protestare contro le nuove leggi vergogna.

 
L'Unità, 24 giugno 2008

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