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E al Tribunale di Milano tornano i girotondi PDF Stampa E-mail
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Scritto da Rodolfo Sala   
Martedì 24 Giugno 2008 17:55
In settecento, ieri davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, per manifestare contro la legge salva-premier varata dalla maggioranza di governo. 

È stata la risposta all´appello lanciato giovedì dal Comitato milanese per la legalità, che questa volta - diversamente dal passato - aveva chiesto esplicitamente la presenze delle bandiere. «Perché nei nostri partiti c´è malessere», spiega sotto un caldo africano Nando dalla Chiesa. Malessere soprattutto nel suo, il Pd, la cui scelta di andare in piazza contro il governo solo in autunno viene duramente contestata. Anche da quelli che hanno votato per Veltroni, perfino da un consigliere comunale, Ettore Martinelli, che viene invitato a parlare. Sul palco ci sono i vessilli di Rifondazione, Verdi, dipietristri, e solo un´ora dopo l´inizio della manifestazione, compare il tricolore Democratico. Si fa vedere, e sentire, l´ex segretario generale della Cgil Antonio Pizzinato: «L´attacco del governo è su tutti i fronti, ma quello della giustizia è il più pericoloso».
Manifestazione fai-da-te, sull´onda di quei Girotondi che proprio dal tribunale di Milano alla fine del 2001 inaugurarono una stagione di grandi mobilitazioni sul tema della giustizia. I motivi del raduno stanno tutti scritti su striscioni e cartelli artigianali: «Neppure il Divo Andreotti osò sfidare i giudici denigrandoli», «Berlusconi come Caselli (Caterina): nessuno mi può giudicare. C´è anche Ottavia Piccolo, assai critica con la decisione del Pd di non aderire ufficialmente a un´iniziativa che non ha scaldato il grosso dei militanti che l´hanno anzi criticata apertamente: «Ci siamo dovuti autoconvocare, è stata una cosa nata un po´ in fretta, ma bisogna dire la verità: il Pd ha perso un´occasione, perché se aspettiamo troppo a muoverci... «. È quello che ripetono pure Martinelli («Nel mio partito ha prevalso il timore che questa protesta sacrosanta venisse confusa con la demagogia e il populismo, ma di fronte a leggi come queste non si può restare timidi o rimandare»), e Fabiano Contrafatto, quello che sventola sul palco la bandiera del Pd: «Parlare di legalità suona ormai come una bestemmia; io stimo Veltroni, ma in questi momenti non abbiamo alcun bisogno di leader che ci fanno da balia, decidiamo noi». Insomma, in piazza bisogna andarci subito, non tra tre mesi. Come dice anche la lettera appello a Veltroni firmata tra gli altri da Paolo Flores d´Arcais e Furio Colombo: ieri le adesioni hanno raggiunto quota 3.500.
 
In Repubblica, 24 giugno 2008

Comments:

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Doc  - Politica...   |2008-06-26 12:18:04
Quando ci sarà un bel girotondo per conoscere parte della verità sul sequestro
Moro?
O per l'omicidio Pecorelli?
O per le stragi?
Quando finirete di essere
strumentalizzati dalla politica, addormentando la coscienza?
Andrea   |2008-06-26 12:59:33
A chi ti riferisci?
Doc   |2008-06-26 13:17:38
Tra il 2001 e il 2006, mentre la speculazione sull'euro si preparava a
massacrare l'economia, c'erano i girotondi contro le leggi ad personam.
Adesso,
quando forse si apre uno spiraglio per stabilire alcune parziali verità sui
misteri d'Italia, ancora girotondi sulla giustizia.
Io vorrei intellettuali e
cittadini scendere in piazza per schiarire la notte della repubblica, tutto qui.
Ma non si può fare, perché la piazza è gestita dalla politica, in questo caso
dall'opposizione.
salvatore   |2008-06-26 14:13:41
Scusa, ma tu ritieni che le manifestazioni conotro le leggi ad personame fossero
sbagliate? Ritieni per caso che le leggi ad personam fossero e siano giuste?
Ed
adesso di quale spiraglio per aprire parziali verità sui misteri d'Italia stai
parlando? Se ne hai visto qualcuno segnalamelo perchè sono molto interessato
all'argomento.
Io ero alla manifestazione davanti al palazzo di Giustizia
l'altro sera, ma non ero manovrato dall'opposizione come non mi è sembrato che
lo fossero i tanti cittadini che c'erano e che, se anche avevano delle bandiere,
le avevano portate a titolo personale non certo per conto o su ordine dei loro
leader che la manifestazione stanno ancora valutando se farla, e non prima di
ottobre, per non guastare il cosiddetto 'dialogo'.
Ma poi scusa, di quale
opposizione stati parlando? Ti risulta che in ITalia ci sia un'opposizione ?
harlock   |2008-06-26 14:23:37
Sottoscrivo in toto. Nel mio piccolo c'ero anch'io a quella manifestazione e non
certo perche' me lo abbia ordinato qualcuno! Non mi sento una marionetta e credo
di avere sufficiente spirito critico: il fatto che Prodi (e con lui praticamente
tutta la classe politica che visse quel periodo) debba delle spiegazioni circa
il caso Moro non puo' essere un alibi per ulteriori schifezze, categoria alla
quale queste leggi per quanto mi riguarda appartengono pienamente! E ribadisco
la domanda di Salvatore: dove lo vedi lo "spiraglio per stabilire alcune
parziali verità sui
misteri d'Italia"? Nelle leggi contro le
intercettazioni?
Doc   |2008-06-26 15:26:28
Sarà un caso, ma nel momento in cui svanisce (almeno apparentemente) la luna di
miele tra Berlusconi e Veltroni, torna un certo antiberlusconismo e i girotondi.
Io rispetto chi è sceso in piazza, però veramente ci sono rapporti di
causa-effetto che fanno riflettere, sul come e sul quando...
Per quanto
riguarda i misteri d'Italia, il disocrso è complesso. Premesso che la verità
completa non può essere divulgata, ci sono molti aspetti che possono essere
ormai svelati. Lo spiraglio sono le occasioni di rompere il silenzio, che è il
vero nemico. Esempi: trentennale dall'omicidio Moro, caduta di Prodi. Perché
non spingere per sapere cosa accadde, invece di osannarlo come presidente di
partito?
Sequestro Orlandi di nuovo sulle prime pagine. Perché non spingere
per andare a fondo sulla sepoltura di Renatino?
harlock   |2008-06-26 16:56:34
Quando finirete di essere
strumentalizzati dalla politica, addormentando
la coscienza?
Io rispetto chi è sceso in piazza
Scusa, ma non riesco a sentirmi
rispettato da chi mi accusa di avere la coscienza addormentata e di
farmi strumentalizzare. Quanto all'antiberlusconismo che ritorna
quando viene meno il dialogo con Veltroni, per quanto mi riguarda non e'
mai venuto meno perche' io non penso si possa dialogare con chi non
rispetta le regole, figuriamoci cambiarle insieme. Quanto al famoso
spiraglio, mi riesce difficile definire in questo modo un
anniversario o la caduta di un governo, visto che mi sembra immutata
(se non aumtentata...) la volonta' politica di continuare ad insabbiare.
Martina   |2008-06-27 12:35:54
L'8 Luglio alle 18.00 al Pantheon di Roma ci sarà un'altra manifestazione
contro le leggi ad personam, indetta da Flores D'Arcais, Colombo e Pardi.

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