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Il senso della vita nel nome degli agenti di scorta di Paolo Borsellino PDF Stampa E-mail
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Scritto da AntimafiaDuemila   
Lunedì 12 Settembre 2011 17:08

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Lotzorai (OG). La madre di Agostino Catalano, Emilia Incandela, si appoggia al braccio di suo figlio Tommaso  mentre arriva alla palestra del campo sportivo di questo piccolo paese dell'Ogliastra. Il peso dei suoi 87 anni si fa sentire nel fisico, ma la forza del suo spirito brilla ancora nello sguardo vivo di questa donna che continua a girare l'Italia con un messaggio di giustizia e di speranza.
Titolo dell'incontro organizzato dal movimento delle Agende Rosse della Sardegna in collaborazione con l’associazione “Legal-mente”: “Paolo, Agostino, Claudio, Emanuela, Fabio, Eddie... i vostri valori, il nostro senso della vita”. Promotrice dell'evento la studentessa di Giurisprudenza, Luciana Murru, 22 anni e un sogno ardente di diventare magistrato. Insieme a lei l'instancabile docente Bernadetta Granata. Oltre ai familiari di Agostino Catalano sono presenti il fratello di Paolo Borsellino, Salvatore, il vicedirettore di Antimafia Duemila, Lorenzo Baldo e il fratello di Emanuela Loi, Marcello. E' la stessa Luciana Murru a spiegare come lo scopo della manifestazione sia quello “di ricordare Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Claudio Traina, Emanuela Loi, Fabio Vincenzo Li Muli e Eddie Walter Cosina facendo conoscere i loro valori soprattutto alle giovani generazioni”, quelle che per lo stesso Borsellino erano “le più adatte a sentire quel fresco profumo di libertà”. Sul maxi schermo partono le immagini del film realizzato da Marco Canestrari e Salvatore Borsellino “19 luglio 1992 – Una strage di Stato”. I familiari di Agostino Catalano ed Emanuela Loi osservano in silenzio le immagini dell'inferno di quella via palermitana sventrata dall'esplosivo.

E' quell'apocalisse che ha distrutto le vite dei loro congiunti insieme a quella del giudice che proteggevano. Nella palestra il clima caldo di una fine estate sarda non dà tregua. Un lungo applauso accompagna i titoli di coda di questo splendido documentario che racchiude le testimonianze dei principali protagonisti impegnati sul fronte della ricerca della verità sulle stragi del '92. Subito dopo è la volta di Lorenzo Baldo che approfondisce alcuni temi citati nel documentario presentando il libro “Gli ultimi giorni di Paolo Borsellino” scritto insieme a Giorgio Bongiovanni. La “trattativa” mafia-Stato, i “mandanti esterni” e la pretesa della verità che deve appartenere ad un popolo che si definisce “civile” sono solo alcuni dei temi che vengono affrontati e che introducono lo scritto di Marcello Loi in ricordo di sua sorella Emanuela. E' una lettera che restituisce l'immagine di una giovane sarda che amava i bambini e che avrebbe voluto fare l'insegnante, una ragazza che dopo aver vinto un concorso di Polizia vede la sua vita cambiare di colpo. Fino a quel tragico 19 luglio quando muore a 24 anni dilaniata dal potentissimo Semtex. “Da quel momento in poi – scrive Marcello Loi – la nostra vita è cambiata totalmente. E' come se sia stata divisa in due capitoli, uno prima e uno dopo la disgrazia. Non sentimenti d'odio verso gli assassini hanno caratterizzato la nostra vita, bensì un desiderio di giustizia, legalità e memoria”. Dopo la morte dei genitori di Emanuela sono Claudia e Marcello a sentirsi “sentinelle della memoria” con il compito di “tenere accesa la lampada che illumina la strada della giustizia”. “E' ora di cambiare piano piano la nostra vita – conclude Marcello Loi – . Per battere la mafia non è assolutamente sufficiente solo la terapia d'urto di una giustizia efficiente, ripeto pure necessaria, ma occorre un cambiamento di vita non solo estetico ma profondo che tocca il cuore da cui dipende tutta la vita. Occorre una rivoluzione del cuore prima e poi un cambiamento pubblico”. “Non cadiamo nella tentazione di vivere senza ideali. Noi testimoni della speranza, noi sentinelle del bene, per tutta la nostra società dobbiamo trovare la forza della testimonianza perché vinceremo”. Nelle parole della mamma di Agostino Catalano tutto l'amore per il figlio racchiuse in poche righe lette da Tommaso. La voce di Emilia è un soffio e a mala pena riesce a sussurrare un ringraziamento a quanti le chiedono di rimanere ancora un po' in Sardegna. Nel solco di una pace che arriverà e che “vincerà” la madre del caposcorta di Paolo Borsellino conclude la lettera chiedendo giustizia. Ed è affidandosi ad una fede incrollabile che riesce ad accettare con grande dignità la sofferenza che vive. La nipote di Eddie Walter Cosina, Silvia, esordisce scrivendo di voler ringraziare gli organizzatori dell'incontro che hanno deciso “di Vivere e non semplicemente di sopravvivere”. “Il dolore – scrive la giovane Silvia – la comprensione, l'amore e il perdono, i valori come la lealtà, il senso del dovere, la giustizia e la legalità possono generare una grande forza ben più potente e 'distruttiva' di una bomba”. “Il Vostro impegno rende noi familiari meno soli, ci aiuta a sopportare il dolore che portiamo nel cuore che ci attanaglia e condiziona la vita ormai da quasi vent'anni”. Un applauso scrosciante abbraccia letteralmente i familiari presenti ed accoglie l'intervento di Salvatore Borsellino. Il fratello del giudice si alza in piedi e si avvicina alle prime file. Parla degli affari della mafia nel nord Italia e in tutte le regioni dove Cosa Nostra riesce a infiltrarsi. Rabbia, dolore e tanta sete di giustizia nelle sue parole. Il ricordo bruciante di quella maledetta domenica di 19 anni fa pulsa forte nel suo petto quasi a scoppiare. Il suo disgusto verso un premier che definisce le stragi del '92 “storie vecchie” vibra forte nella sua voce carica di amarezza. Ma c'è spazio anche per la speranza rappresentata dal risveglio delle coscienze, dai giovani delle agende rosse e da tutti coloro che si uniscono per chiedere giustizia e verità. La gente si alza in piedi battendo forte le mani in una sorta di ringraziamento collettivo mentre Salvatore tiene alta la sua agenda rossa.


SCARICA Lettera di Marcello Loi

SCARICA Lettera di Silvia, nipote Eddie Walter Cosina

Film “19 luglio 1992 – Una strage di Stato”

Acquista il Dvd


da: AntimafiaDuemila

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