"Quarantuno anni fa, scomparve a Palermo il giornalista Mauro De Mauro. Voce libera della Sicilia del riscatto, aveva lavorato per Il Tempo di Sicilia, Il Mattino di Sicilia e successivamente per L'Ora. Si occupò del caso Mattei e delle trame e degli intrighi interni a Cosa Nostra.
Tommaso Buscetta, davanti ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, quindici anni dopo la morte del giornalista, ebbe ad affermare che "... De Mauro era un cadavere che camminava. Cosa nostra era stata costretta a 'perdonare' il giornalista perché la sua morte avrebbe destato troppi sospetti, ma alla prima occasione utile avrebbe pagato anche per quello scoop. La sentenza di morte era solo stata temporaneamente sospesa"

(AGENPARL) - Roma, 15 set - “Le trame che hanno portato alla morte del giornalista Mauro De Mauro si intrecciano con numerosi avvenimenti oscuri del nostro Paese, e tra questi spiccano molti fatti di mafia, il Golpe Borghese e l’assassinio del Presidente dell’Eni Enrico Mattei: tutti fatti sui quali De Mauro lavorò con grande professionalità e sincera passione civile. Come per tutti i delitti di mafia al centro dei quali è legittimo sospettare della partecipazione di pezzi deviati dello Stato, anche per De Mauro, a distanza di oltre quarant’anni dal tragico giorno in cui scomparve nel nulla, l’unica certezza che abbiamo sono i depistaggi praticati al fine di smontare qualsiasi ipotesi che possa garantire l’affermarsi di una solida verità giudiziaria”. Così in una nota l'eurodeputata Sonia Alfano, responsabile nazionale del dipartimento Antimafia di Italia dei Valori e Presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, in occasione del quarantunesimo anniversario dell’uccisione del giornalista de ‘L’Ora’ Mauro De Mauro.
“Un modo per rendere onore alla memoria di De Mauro e di tutti quei giornalisti che hanno pagato la propria libertà ed indipendenza con il sangue, è senza alcun dubbio fare tutto il possibile affinchè si giunga ad una verità e si garantisca giustizia” ha aggiunto."

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