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Csm: aperta pratica su Ingroia per intervento a congresso Pdci PDF Stampa E-mail
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Scritto da Ansa e Adnkronos   
Mercoledì 16 Novembre 2011 22:34

16 novembre 2011, Roma. Aveva detto di non sentirsi «del tutto imparziale, anzi partigiano della Costituzione»: ora quell'intervento al Congresso del Pdci è costato al procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia l'apertura di un fascicolo da parte della Prima Commissione del Csm, quella competente sui trasferimenti d'ufficio dei magistrati. Le parole di Ingroia avevano già provocato una polemica politica, con il Pdl che aveva accusato il magistrato di violare la Costituzione. Ma anche l'Associazione nazionale magistrati aveva preso le distanze: proprio i magistrati più esposti con inchieste delicate «dovrebbero avere particolare prudenza nell'esprimere valutazioni di carattere generale sulla politica del Paese»,aveva avvertito il segretario Giuseppe Cascini. «La mia è stata intenzionalmente un'affermazione forte, provocatoria. Evidentemente definirsi 'partigiano della Costituzione' è diventata una bestemmia», si era difeso il pm. Una spiegazione che evidentemente non ha convinto la Commissione presieduta dal laico del Pdl Nicolò Zanon, che ha perciò deciso di intervenire.

ANSA



 


Ingroia: 'Fascicolo su mio intervento? Mai commesso violazioni'

16 novembre 2011, Palermo. «Ero e continuo a essere sereno nella convinzione e nella certezza di avere esercitato semplicemente un mio diritto nell'intervenire al congresso del Pdci. Non credo di avere commesso violazioni di nessun genere». Lo ha detto all'Adnkronos il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia commentando la decisione della prima commissione del Csm di aprire un fascicolo sul suo conto dopo l'intervento fatto lo scorso ottobre al congresso del Pdci.

Adnkronos


 


Pm Di Matteo: 'Condivido pienamente intervento Ingroia'


16 novembre 2011, Palermo. «Così come ho già detto in più occasioni pubbliche sono convinto che in certi momenti in cui l'effettivo rispetto di alcuni principi costituzionali è messo in pericolo anche da progetti di riforma in materia di giustizia, sia non solo un diritto, ma un preciso dovere di ogni magistrato denunciare pubblicamente quei rischi». Lo dice il presidente della Giunta dell'Anm di Palermo, Nino Di Matteo, commentando la decisione del Csm di aprire un fascicolo dopo l'intervento al congresso del Pdci del procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia che si era detto «partigiano della Costituzione». «Condivido in pieno quello che il collega Ingroia - aggiunge - ha detto pubblicamente».

 

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