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Roma, la Dia cerca il “papello” di Riina in casa dell’ex senatore Lino Jannuzzi PDF Stampa E-mail
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Scritto da Giuseppe Giustolisi   
Giovedì 15 Dicembre 2011 14:18

La Procura di Caltanissetta ha disposto la perquisizione dell'abitazione del giornalista, nell'ambito dell'inchiesta sulle dichiarazioni di Massimo Ciancimino sulla "trattativa" tra mafia e Stato a ridosso dell'attentato a Borsellino.

Su ordine della procura di Caltanissetta agenti della Dia stanno perquisendo da questa mattina l’abitazione romana dell’ex senatore del Pdl Lino Jannuzzi. Alla ricerca, a quanto si apprende, del famoso “papello”, la lista di richieste che il boss Totò Riina avrebbe avanzato nel 1992, fra le stragi Falcone e Borsellino, a uomini delle istituzioni per vantaggi in favore di Cosa Nostra. Gli inquirenti della Dia di Caltanissetta ritengono che Jannuzzi possa custodire il documento per via dei suoi rapporti con Vito Ciancimino, considerato che – come emerge da alcune intercettazioni – il giornalista era un frequentatore della casa palermitana di don Vito.
L’atto d’indagine è stato disposto nell’ambito dell’inchiesta sulle dichiarazioni di Massimo Ciancimino, il figlio di don Vito, arrestato a Palermo per calunnia. Jannuzzi, amico del padre e del senatore del Pdl Marcello Dell’Utri, è risultato in contatto con Ciancimino junior nei mesi delle sue deposizioni davanti ai magistrati. E dei rapporti con lui, lo stesso Massimo Ciancimino ha parlato in aula durante il processo contro l’ex capo del Ros Mario Mori.
Gli agenti della Dia di Caltanissetta che, su ordine della Procura nissena, hanno cominciato a perquisire la sua casa romana, nei pressi del Senato, si sono trovati davanti a una specie di casa-archivio, piena di libri, documenti, agende e appunti di grande interesse. Gli agenti hanno iniziato dalle prime luci del mattino a cercare nelle stanze dell’appartamento carte considerate di sicuro interesse per l’inchiesta sulla trattativa fra Stato e mafia e la strage Borsellino, “ritenuto che deve essere accertato se vi siano state responsabilità di soggetti esterni a “Cosa Nostra”, nella cosiddetta strage di Via D’amelio”, scrivono i magistrati nel decreto di perquisizione locale, facendo anche riferimento alle dichiarazioni rese da Massimo Ciancimino sui rapporti tra il padre Vito e Lino Jannuzzi.
Il decreto di perquisizione locale è stato firmato dal Procuratore della Repubblica Sergio Lari, dagli aggiunti Amedeo Bertone e Domenico Gozzo e dai sostituti Nicolò Marino, Gabriele Paci e Stefano Luciani. La perquisizione è in corso anche nella casa di villeggiatura dell’ex senatore a San Giovanni a Piro, in provincia di Salerno. Dalle prime indiscrezioni pare certo che gli investigatori abbiano trovato i documenti che cercavano.

Giuseppe Giustolisi (da:
IlFattoQuotidiano.it)







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