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Mafia: testimone di gistizia in sciopero della fame a Palermo PDF Stampa E-mail
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Scritto da Agi e Ansa   
Lunedì 16 Gennaio 2012 11:34
(AGI) - Palermo, 16 gen. - Il testimone di giustizia di Bivona Ignazio Cutro', l'imprenditore che grazie alle sue denunce ha fatto arrestare e condannare diversi mafiosi della zona del Belice, ha iniziato stamane lo sciopero della fame. Cutro', insieme ad alcuni aderenti del Comitato Cutro', del Comitato Paolo Giaccone, e ai familiari del giornalista Beppe Alfano, hanno anche iniziato un presidio di protesta di fronte al Palazzo d'Orleans, la sede della presidenza della Regione siciliana. Ignazio Cutro' ha chiesto di essere ricevuto dal governatore Raffaele Lombardo e ha annunciato che il suo digiuno andra' avanti fino a quando non ricevera' garanzie relative alla risoluzione della sua drammatica vicenda.
All'imprenditore infatti la societa' di riscossione ha notificato una cartella esattoriale di oltre 80 mila euro per una procedura che, secondo Cutro', avrebbe dovuto essere bloccata e che invece e' andata avanti per una serie di problemi di carattere burocratico della prefettura di Agrigento. Il comitato Cutro' ha ricevuto gia' nella mattinata due assegni dell'importo di mille euro ciascuno provenienti dal Comitato Paolo Giaccone e dai familiari del giornalista Beppe Alfano. (AGI) Ag1/Mrg/Mzu

 




ESTORSIONI: SOLIDARIETA' CON IMPRENDITORE ANTIRACKET

(ANSA) - PALERMO, 16 GEN - Ignazio Cutro', l'imprenditore edile di Bivona (Ag) che si e' ribellato al racket e che ha minacciato lo sciopero della fame e della sete in segno di protesta contro le cartelle esattoriali che gli sono state recapitate, e' a Palermo, a palazzo d'Orleans, in attesa di essere ricevuto dal governatore Raffaele Lombardo. Con lui c'e' una rappresentanza del comitato Cutro', sorto in sostegno da un gruppo di associazioni agrigentine. Due assegni da 1000 euro ciascuno sono stati consegnati questa mattina all'imprenditore edile come contributo per saldare il pagamento della cartella esattoriale di quasi 86 mila euro che gli e' stata inviata dall'agenzia Serit. Il primo assegno assegno e' stato donato da Luigi Furitano, portavoce del comitato spontaneo 'Paolo Giaccone', il secondo da Chicco e Sonia Alfano, figli del giornalista Beppe Alfano, ucciso dalla mafia l'8 gennaio del 1993. (ANSA).

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