.......la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
Ci si lamenta, nei tempi attuali, della scarsa capacità di concentrazione dei ragazzi di oggi.
Abituati ad una cultura fatta di immagini, gli adolescenti hanno visto drasticamente ridursi le proprie capacità attentive: si parla di tempi che raramente superano i 20 minuti. Le insegnanti combattono da anni con una problematica seria, derivata dall’era dei videogiochi, dove le somme di attimi portano a picchi di concentrazione della durata di pochi secondi.
C’è un metodo, però, che raramente fallisce, ed è quello di cercare il più possibile di rendere i ragazzi parte della lezione, coinvolgerli attraverso la rievocazione di immagini ed esempi che riescano anche solo a sfiorare il proprio mondo. Rendere, insomma, la lezione interessante e partecipativa.
L’incontro avvenuto con Pippo Giordano, ispettore della Dia attualmente in pensione, nonché testimonianza vivente di un ventennio di lotta alla mafia, è stata un’occasione splendida per i ragazzi di due sezioni di una scuola media per prendere parte e per conoscere una realtà passata ma tristemente nota, ricordata e spesso distorta da numerosi reportage e serial televisivi. E’ stata un’occasione d’oro anche per me, invitata ad assistere in prima persona proprio da Pippo. Sono una psicologa: mi piace ascoltare, osservare, trarre insegnamento da chi può darmelo.
Due ore di vera e propria educazione alla giustizia, narrata attraverso duri spaccati di una realtà, quella di Cosa Nostra, che ha purtroppo segnato e in parte scalfito la storia millenaria di una terra meravigliosa, quella di Sicilia, ricca di bellezze e di contrasti. Una terra culla della civiltà, abbandonata a sè stessa, che si è risollevata da sola, che mai come ora ha voglia di mostrare quello che in realtà è: una delle più fertili e belle del mondo. Una terra che ha vinto, che cammina a testa alta.
Domande e attenzione costante da parte di tutti i ragazzi…tematiche molto forti, racconti vissuti in prima persona da Pippo: lezione di vita, decisamente coinvolgente. Dignità e valore della vita umana; amore profondo e ricerca di un futuro fatto di legalità; al punto da arrivare a rimetterci anche la propria pelle. Rievocazione dei trascorsi con Persone come Falcone e Borsellino, testimonianze reali di quello che è il vero siciliano: un uomo coraggioso che, per la propria terra, sacrifica sé stesso. E ancora, domande dirette: “Lei ha mai avuto paura?”; “Le hanno mai sparato?”; “Perché ha deciso di fare questo lavoro?”. E intanto si animavano i sogni di piccoli, futuri poliziotti, che avevano imparato che la violenza si può combattere solo attraverso una vera e propria cultura della legalità…
“Maestra, posso rimanere ancora qui? Tanto, per combattere la mafia, non mi serve la geometria….”