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100 passi contro la mafia PDF Stampa E-mail
Rubriche - Le vostre lettere
Scritto da Christina Pacella, Marianna Cinti, Marzia Malloni   
Martedì 05 Giugno 2012 15:07
Da quando ho iniziato il mio cammino da Agenda Rossa ho conosciuto molte persone. Ognuna di loro straordinaria a modo suo. Sono persone che riconoscono il valore della diversita' che caraterrizza l'individuo. Sono uomini e donne intelligenti e sensibili che sanno fare di questa diversita' un punto di unione e non di discordia perche' le peculiarita' dei nostri caratteri e dei nostri vissuti ci arricchiscono reciprocamente. Con molte di loro collabaro attivamente nella quotidianita' per portare tra i giovani, tra i nostri ragazzi la storia, la vera storia di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone senza mai dimenticare ogni singola vittima morta si per mano delle mafie ma in primis per la mancanza di uno Stato degno di chiamarsi tale.

 

Mercoledi' 6 giugno a Porto San Giorgio, nelle Marche i ragazzi delle scuole medie hanno voluto organizzare una fiaccolata. In questa serata di inizio estate i nostri passi non suoneranno sull'asfalto come  i passi del ricordo di Paolo, Giovanni e di tutti i nostri eroi. Saranno invece i passi necessari e voluti per mantenere vive le loro parole ed il loro pensiero. Io saro' con loro, camminero' con grande onore insieme al futuro pulito dell'Italia. Sono estremamente fiera dei nostri  giovani perche' non esiste sensazione piu' bella di quella che nasce da un atto spontaneo di amore, di consapevolezza e di passione. Di seguito voglio farvi leggere una lettera bellissima scritta da due insegnanti, da due amiche, da due donne davvero in gamba in occasione di un incontro che si e' svolto presso l'auditorium di una delle nostre scuole. L'incontro era dedicato a Giovanni e Paolo. Le parole che leggerete sono state un regalo che Marzia e Marianna hanno voluto fare ai prorpi alunni. Io vorrei dedicarle a tutti i ragazzi italiani.

 

Allora, noi avevamo più o meno 20 anni. Quelle immagini così tanto simili ad uno scenario di guerra ferirono i nostri ideali ... di giustizia, di coerenza, di amore. Quegli ideali così forti e puri che i giovani sanno avere e sanno difendere. Il tritolo che aveva spazzato via le vite di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, ci restituì alle nostre ...storie non solo con il dolore della perdita, ma anche con una stordita impotenza di fronte ad una realtà così assurda ed incomprensibile, orfani di quegli ideali, impauriti, ma con una sete di giustizia ancora più forte. Il dolore composto di Paolo Borsellino, per l'amico scomparso, ci ha mostrato la straordinaria normalità di un uomo che decide semplicemente e coraggiosamente di fare il proprio dovere. Ci siamo chiesti quante forza ci volesse per crederci ancora quando intorno il cielo si faceva cupo... E quando ormai ci provavamo di nuovo a sperare, il caldo di luglio ci ha restituito l'orrore. Di nuovo i corpi dilaniati, di nuovo il dolore per Paolo ed i suoi angeli custodi: Emanulea Loi, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Agostino Catalano, di nuovo il silenzio. ... Oggi che di anni ne abbiamo quasi quaranta e che quegli ideali cerchiamo ogni giorno e con fatica di ricolorare di entusiasmo, abbiamo scelto di fare le insegnanti e dè la memoria di questa nostra storia così dolorosa che oggi vogliamo offrirvi. Non per oscurare l'entusiasmo dei vostri anni ma perché possiate conoscere la bella storia di chi ha creduto nella legalità e nella giustizia e per questi ideali ha saputo lavorare e lottare. Perché sappiate anche voi costruire le vite su pilastri forti. Falcone diceva che per combattere la mafia bisogna saper lottare per i propri diritti, pretenderli e non ... elemosinarli: il LAVORO ... la LIBERTA' ... l'ISTRUZIONE ... Ecco crediamo proprio che il vostro diritto fondamentale sia ora proprio quello all'istruzione, per poter crescere liberi. Pretendete coerenza, competenza e serietà dai vostri insegnanti e dalle istituzioni pretendete che le vostre scuole siano luoghi sicuri: non si può e non si deve morire andando a scuola. Proprio a Melissa stamattina abbiamo dedicato un minuto di silenzio perché la sua giovane vita, vittima di una violenza ancora anonima, ci spinga di nuovo a lottare! (Marzia Malloni - Marianna Cinti)

 

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La locandina dell'evento[ ]05/06/2012 15:17

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