Lunedì 8 giugno 1992 Il Consiglio dei ministri approva il Decreto antimafia Scotti-Martelli contenente alcuni provvedimenti mirati ad inasprire le pene per i condannati per reati di stampo mafioso e per agevolare la scelta di collaborare con lo Stato. Roberto Scarpinato, PM di Palermo, commenta con queste parole il decreto: “Questa è una legge sporca di sangue. Non mi sembra che tutto questo segni un salto di qualità nella lotta alla mafia, sono leggi che noi chiediamo da anni”.
Sabato 13 giugno 1992 Paolo Borsellino incontra a Palermo l’ex-presidente Francesco Cossiga che lo invita a candidarsi alla guida della Superprocura. “Glielo dissi chiaro e tondo - ricostruisce oggi Cossiga - è inutile che si agiti: lei è il successore e l’erede di Falcone. Lei e nessun altro”.*
* L’Agenda rossa di Paolo Borsellino, Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, Chiarelettere, 2007