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Verso via d'Amelio: 23 maggio - 19 luglio 1992: 57 giorni /9 PDF Stampa E-mail
Documenti - Per non dimenticare
Scritto da redazione 19luglio1992.com   
Domenica 24 Giugno 2012 23:16
Giovedì 25 giugno 1992
Gli ufficiali Sinico e Baudo dei carabinieri di Palermo si recano con il collega maresciallo Lombardo al carcere di Fossombrone per interrogare Girolamo D‟Adda sulle circostanze inerenti la strage di Capaci ed i possibili sviluppi futuri. Sinico e Baudo non partecipano al colloquio, ma apprendono dal maresciallo Lombardo che “negli ambienti carcerari si dà il Dott. Borsellino per morto”. Non appena rientrato a Palermo il Cap. Sinico riferisce la notizia a Borsellino il quale afferma di essere a conoscenza del progetto di attentato ai suoi danni, ma fa capire che preferisce accentrare su di sé i pericoli per risparmiarli alla propria famiglia.*
Alla biblioteca comunale di Palermo si svolge in serata un pubblico dibattito organizzato dalla rivista MicroMega a cui partecipa anche Borsellino. Quella sera, nell‟atrio della biblioteca comunale, il Procuratore aggiunto di Palermo si definisce apertamente un testimone, e rivela di essere a conoscenza di “alcune cose” che riferirà direttamente “a chi di competenza”, all‟autorità giudiziaria. Sono elementi utili a chiarire l‟intreccio criminale che in quei giorni minaccia la tenuta delle Istituzioni democratiche in Italia? Non lo sapremo mai. Oggi Rita Borsellino sottolinea come mai, nella sua lunga carriera di magistrato, il fratello Paolo avesse lanciato “un avvertimento così esplicito”. A chi? E perché? La moglie Agnese, che da casa segue l‟intervento della biblioteca comunale su un‟emittente locale, impallidisce e salta sulla sedia: “Ma che dice Paolo?” mormora con un filo di voce: “Se fa così, lo ammazzano...”*
Mentre Borsellino parla, il silenzio del pubblico è assoluto. Ma quando il magistrato ricostruisce la vicenda della mancata nomina da parte del CSM a Consigliere Istruttore di Palermo nel 1988 e parla apertamente di un qualche Giuda che si impegnò subito a prendere in giro Falcone un lungo applauso lo interrompe. Il cronista del Corriere della Sera scrive il giorno successivo: “Chi è Giuda? La gente, in piedi ad applaudire, lo identifica subito in Vincenzo Geraci, allora componente del Csm”.

* L’Agenda rossa di Paolo Borsellino, Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, Chiarelettere, 2007

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