Venerdì 3 luglio 1992
Riina e Provenzano “sono come due pugili che mostrano i muscoli, uno di fronte all'altro”. A sorpresa, subito dopo il pomeriggio del Viminale, Borsellino sceglie il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” per formulare, per la prima ed unica volta, l'ipotesi di una spaccatura al vertice di Cosa Nostra. Una spaccatura tra i due leader mafiosi corleonesi che non sfocia in una guerra tra clan ma in una prova di forza nel contrapporsi con le armi alla politica ed alle Istituzioni: uno si intesta l'omicidio di Salvo Lima, l'altro la strage di Capaci; chi avrebbe fatto cosa, nell'intervista non è specificato. I due delitti, secondo il magistrato, costituiscono una conferma del fatto che “i due pugili stanno mostrando i muscoli, come se ciascuno volesse far sapere all'altro quanto è forte, quanto è capace di fare male”.*
* L’Agenda rossa di Paolo Borsellino, Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, Chiarelettere, 2007