Sabato 11 luglio 1992
Dall‟agenda grigia di Paolo Borsellino:
Roma
Sco
Ora 16.30 Salerno con Cavaliero
Domenica 12 luglio 1992 Dall‟agenda grigia di Paolo Borsellino:
Battesimo di Massimo
“Sono le sei del mattino, quando mi sveglio” ricorda il tenente Carmelo Canale. “Nella camera d‟albergo che condividiamo, il procuratore è già al lavoro. Lo vedo scrivere su questa agenda rossa. Gli chiedo: ma che fa? Vuol diventare pentito pure lei? Non starà prendendo nota su cosa abbia mangiato ieri sera a cena e chi c‟era con noi?” La sera precedente, a cena, erano in quattro: con Borsellino e Canale, c‟erano Diego Cavaliero ed il sostituto procuratore Alfredo Greco. “Carmelo – risponde gelido Borsellino – per me è finito il tempo di parlare. Sono successi troppi fatti in questi mesi, anch‟io ho le mie cose da scrivere. E qua dentro ce n‟è anche per lei”.*
Lunedì 13 luglio 1992
Il ROS di Palermo comunica ai vertici della Procura e delle forze dell‟ordine che è stato segnalato da attendibili fonti confidenziali l‟arrivo di un carico di esplosivo in città. I possibili obiettivi, sempre secondo l‟informativa, sono Borsellino, il maresciallo Canale, il capitano dei carabinieri Sinico, i politici Salvo Andò e Calogero Mannino.
Nel pomeriggio, un poliziotto della scorta guarda Borsellino in volto, lo vede preoccupato, teso, troppo teso, non può fare a meno di chiedergli: “Dottore, cosa c‟è? È successo qualcosa?” Borsellino, come se non potesse trattenersi, gli dice di botto: “Sono turbato, sono preoccupato per voi, perché so che è arrivato il tritolo per me e non voglio coinvolgervi”. L‟agente sbianca, resta senza parole.*
* L’Agenda rossa di Paolo Borsellino, Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, Chiarelettere, 2007