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Vi racconto Pio La Torre PDF Stampa E-mail
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Scritto da Vincenzo Consolo   
Venerdì 29 Agosto 2008 12:58
Ero anch’io là, quella primavera del 1982, là a Comiso, all’aeroporto, dove il Governo di Spadolini aveva deciso di far installare i missili Cruise. Ero là in uno dei giorni in cui facevano il blocco davanti al cancello centrale dell’aeroporto i pacifisti giunti d’ogni dove. Erano ragazzi accovacciati a semicerchio per terra. Volevano così impedire ai camion, alle impastatrici, agli operai di entrare nel campo. Tutti avevano maglie, giacconi variopinti sopra le teste di capelli ricciuti.

Alcuni avevano tute e casacche bianche, e sul petto e le spalle dipinte grandi croci scarlatte. Le ragazze portavano giacchette indiane con ricami e specchietti o la
kufia palestinese sopra le spalle. Sul muro di mattoni sovrastato dal filo spinato e da un filare di eucalipti erano scritte di calce e appesi striscioni di tela. Dicevano «Pace», «Amsterdam contra militarisme», «Testate nucleari - Carcero speciali - È questa la guerra contro i proletari», «Vogliamo vivere, Vogliamo amare - Diciamo no alla guerra nucleare». Erano ancora tutti assonnati e di più assonnati i poliziotti e i carabinieri che chissà in quali ore notturne erano stati fatti partire dalle caserme di Ragusa o Catania. Erano giovane anch’essi e schierati davanti al cancello, a fronteggiare quegli altri accovacciati per terra. M’aggiravo sullo spiazzo di terra battuta e di stoppie, da un capo all’altro, e guardavo quei visi di giovani e volevo capire chi era dell’Isola, vedere se ne riconoscevo qualcuno. Ma nessuno; mi sembravano tutti d’un luogo di cui non avevo cognizione. Fu allora che mi sentii chiamare, richiamare. E mi corsero incontro alcuni del mio paese lì alle falde del Nébrodi, figli o nipoti di vecchi amici e compagni. Erano Aldo, Antonella, Francesco, Rino, Grazia, Saro. Mi dissero che era stato là, nei giorni passati, Pio La Torre, che li aveva spronati a resistere, a opporsi a quel progetto terribile dei missili Cruise, che avrebbero dovuto essere installati anche su rampe mobili e scorazzare per tutta la Sicilia.

Arrivano quindi le impastatrici e i camion degli operai decisi a entrare. I ragazzi fecero blocco, li fermarono. Arrivava intanto altra gente, politici, preti, un abate di Roma ch’era stato sospeso dal suo ufficio. Arrivò anche il questore, un omino atticciato in giacca e cravatta. Si mise a dire che doveva entrare nel campo, che doveva telefonare a Roma. Tutti dissero no, no! e serrarono le file davanti al cancello. E si misero a scandire slogan. «Dalla Sicilia alla Scandinavia - No ai missili e al patto di Varsavia». Il questore, a un punto, si mise a urlare, a dare ordini. Si mossero subito i militari con elmi, scudi e manganelli. Picchiarono e picchiarono sopra teste, schiene nude e braccia. Urla si sentirono, lamenti e un gran polverone si levò da terra. Sparavano lacrimogeni e nel cielo si formavano nuvole. Inseguivano e picchiavano tutti, giovani e no, deputati, medici e infermieri, giornalisti e fotografi. Stavo là impietrito a guardare. E vidi Luciana Castellina scaraventata per terra e picchiata; un giovanissimo carabiniere che s’inginocchia e piange; un poliziotto che sta per sparare, quando un altro a calci nel polso gli fa cadere l’arma di mano... Vidi che afferravano per i capelli e a calci e spintoni facevano salire sui furgoni i catturati. Mi sorpresi trasognato a urlare, a chiamare i miei giovani compaesani: «Antonella, Mino, Saro...», i quali arrivarono sanguinanti, pallidi, storditi. «Scappiamo, scappiamo!» dissero. «Hanno preso Grazia» dissero «Hanno preso Francesco»... Li lasciai raccomandando loro di tornarsene a casa, ché tanto a Roma il governo aveva deciso a tener duro su Comiso, a far rispettare a ogni costo gli impegni con gli Usa.

E invece no. Per merito di Pio La Torre e del movimento dei pacifisti, i missili Cruise vennero portati via, l’aeroporto sgomberato da quella minaccia. E l’aeroporto, già intitolato al generale di Mussolini Magliocco, venne poi intitolato, nell’aprile del 2007, a Pio La Torre, ucciso dalla mafia, venticinque anni prima. Ed ora, vergognosamente, il sindaco di An di Comiso vuole restituirlo alla memoria fascista di quel generale. Vergogna e ancora vergogna!

Pio La Torre, uno dei martiri siciliani, dei combattenti contro la mafia, l’oscuro e terribile potere politico mafioso. Nel secondo dopoguerra è il combattente martire insieme a Epifanio Li Puma, Placido Rizzotto, Salvatore Carnevale... Il nome di Placido Rizzotto richiama subito quello di Pio La Torre, perché è lui, il giovane militante comunista, che a Corleone prende il posto di dirigente della Confederterra. Erano gli anni, quelli, del movimento contadino, degli scioperi e delle occupazioni delle terre incolte per l’attuazione della Riforma Agraria, per l’assegnazione ai contadini di «fazzoletti» di terra nei feudi dei Gattopardi. Eletto nel Parlamento italiano, poi La Torre decide di tornare in Sicilia. Torna perché sente che sono tre i grandi problemi che bisogna affrontare e cercare di risolvere in Sicilia: la crisi economica, la criminalità mafiosa, la minaccia della pace nel Mediterraneo per l’installazione della base missilistica americana all’aeroporto di Comiso. Col suo ritorno in Sicilia, Pio La Torre mette in allarmemolte centrali: del crimine organizzato, della destabilizzazione, della speculazione edilizia, del bellicismo. L’impegno suo nell’affrontare tutti questi problemi, e soprattutto la legge, che porta la sua firma, del sequestro dei beni dei mafiosi, fa maturare nel potere criminale la decisione di eliminarlo. La Torre viene ucciso la mattina del 30 aprile 1982 mentre è in macchina, in via Generale Turba, a Palermo, insieme al suo autista Rosario Di Salvo.

È Pio La Torre, sono tutti gli altri martiri, gli altri eroi caduti nella lotta alla mafia, sono loro l’onore di Sicilia, e di tutto questo nostro Paese. Paese oggi irriconoscibile e irriconoscente. Paese in cui l’attuale sindaco di Comiso di An Giuseppe Alfano (tanto nome!) immemore o smemorato o incosciente, vuol togliere il nome di La Torre all’aeroporto e restituirlo al generale fascista Vincenzo Magliocco. Dopo la via di Roma da intitolare as Almirante, le impronte digitali ai bambini rom, la criminalizzazione dei clandestini, dopo il lodo Alfano e tanto, tanto altro di questo onorevole Governo Berlusconi, questa è la poitica di ministri e piccoli sindaci del nostro irriconoscibile paese.

Vincenzo Consolo

in L'Unità, 29 agosto 2008
 

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pcampoli  - Perche accade cio' che accade?   |2008-08-29 19:20:22
Semplice basta avere memoria.

Perche' il criminale di Arcore non e' stato
fermato nel 1994?

1 - c'era una legge del 1957 che ne impediva la elezione e
con un cavillo da azzeccagerbugli e' diventato ineleggibile Confalonieri,
dipendente del padrone vero della concessione.
2 - questo criminale, per
chiudere la bocca a 2 giornalisti (Ruggeri e Guarino) aveva offerto nel 1986 un
assegno in bianco, ma nella campagna elettorale del 1994 nessuno lo ha detto.
(ne' Montanelli, ne' Biagi, ne' Santoro, ne' Travaglio, ne' tutti gli altri
giornalisti che fingono di combattere Berlusconi.

I dati che documentano la
complicita' e la connivenza della classe dirigente della 'sinistra' con la P2
sono poi infinite, basta documentarsi sui libri giusti : quelli di Ruggeri e
Guarino, e vedere come il criminale di Arcore si sia impossessato del mezzo TV
(quello che condiziona veramente l'opibnione pubblica) con la complicita' e la
connivenza del PCI e in violazione sistematica e continua della
legge.

Perche' i fascisti stanno tornando fuori dalle fogne in cui si erano
rintanati e cancellano il nome di un eroe e di un galantuomo come Pio La
Torre?

Molto semplice :

partiamo dal dato che Togliatti nel 1944 offri'
la tessera del PCI a Licio Gelli, reduce dalla Guerra di Spagna dove il Gran
Maestro della Loggia P2 era andato per ammazzare dei comunisti e cerchiamo di
usare un po' il cervello.

I fascisti e i piduisti possono fare oggi il bello
e il cattivo tempo perche' a 'sinistra' c'e' gente ricattabile, perche' lo
ripeto fino alla nausea, nella classe dirigente della 'sinistra' ci sono complci
e collusi coi fasciti e con i piduisti.
Quanto mi e' accaduto il 12-09-94 al
festival Nazionale dell'Unita' di Modena me lo ho fatto capire chiaramente.
Massimo Amodio   |2008-08-29 19:07:13
OT
Cosa è accaduto?
Nel primo pomeriggio mi è risultato impossibile per
diverse ore collegarmi al sito.
Ho anche pensato ad un nuovo attacco hacker...
bertelli   |2008-08-29 21:02:48
Credo si sia trattato di un problema di connessione al server, problema che ogni
tanto si verifica. Quando si verificano questi blocchi temporanei cerchiamo di
intervenire il piú velocemente possibile, ma talvolta occorre un po´ di tempo
prima di ristabilire la funzionalitá del tutto. Cercheremo di ridurre al minimo
tali inconvenienti.
Direi comunque tutto nella norma. Nessuna ragione
particolare per il blocco temporaneo.
harlock   |2008-08-29 21:05:01
Siamo poi tanto sicuri che questo paese sia irriconoscibile? Forse sono loro, i
Pio La Torre, i Placido Rizzotto, i Rocco Chinnici fino ai Giovanni Falcone e ai
Paolo Borsellino ad essere "irriconoscibili" in qualità di cittadini di
questo paese. Forse ha ragione Berlusconi: sono loro ad essere
"antropologicamente diversi" dagli altri italiani. Altrimenti come
spiegare la totale immobilità e menefreghismo di fronte a questo continuo
scempio della legalità e della memoria?
pcampoli  - Antropologicamente diversi o mal informati?   |2008-09-01 14:09:07
Come cittadino non volevo rassegnarmi ma devo ammettere, realisticamente, che
oramai la maggioranza del popolo italiano, grazie alle TV della Mafia e del
servizio pubblico nella mani della politica e della Casta da sempre, e' stata
modificata geneticamente e quindi ancora per molto tempo in Italia si
dovra'
sopportare la presenza in politica (da destra a sinistra) e nelle
Istituzioni,
di criminali e corrotti.

Personalmente, anche senza essere un magistrato
"diverso", continuo a far parte delle persone antropologicamente
"anomale" che credono nella legalita', nella
giustizia, nella
democrazia e quindi mi battero' sempre perche' certe
verita' vengano
diffuse.

Ho anche le prove che il bavaglio, oggi come ieri, i giornalisti,
Travaglio
compreso, se lo mettono da soli; il bavaglio per fortuna non l'hanno

accettato G.Ruggeri e M.Guarino nel 1986 "sputando" su un assegno in
bianco
offerto a loro dal criminale di Arcore, tessera P2 1816.

Nel 1994,
nel corso della campagna elettorale che ha permesso la
legittimazione politica
del criminale tessera P2 1816, il bavaglio se lo
sono messi invece, da soli,
Montanelli, Biagi, Santoro, Travaglio ect ect.
per censurare la sentenza della
Cassazione del marzo 1993 che mandava
assolti Ruggeri e Guarino per il
contenuto del libro "Berlusconi, inchiesta sul signor TV" ed. Editori
Riuniti marzo 1987.

Santoro addirittura nella puntata del febbraio 1994 de il
Rosso e il Nero,
in cui era ospite Ruggeri, ha permesso al criminale di Arcore
di diffamare
il giornalista ospite in studo.

(segue)
pcampoli  - Parte seconda : Antropologicamente 'diversi'   |2008-09-01 14:37:20
(segue)

Per il momento, i criminali della P2, collusi e complici con una
parte
della classe dirigente della "sinistra", stanno ottenendo il
risultato che serve a loro : tenere il popolo nell'ignoranza e nel
riconglionimento affinche' la conoscenza di verita' scomode sia rinviata nel
tempo, per non
pagare dazio.
Pietro Campoli pero' non molla o meglio non
mollera'.
Mollera' solo ad una condizione che ovviamente non auspica, perche'
ama la vita, ma neppure teme, perche' non vuol vivere da pecora in un Paese di
rincoglioniti da piduisti e da amici dei piduisti annidati a "sinistra"
e nelle Istituzioni.

Lo sento come dovere morale per il rispetto dei tanti
che hanno dato la loro vita per difendere in questo Paese la legalita', la
giustizia, la democrazia.

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