Increase Font Size Option 6 Reset Font Size Option 6 Decrease Font Size Option 6
Home Documenti Cattafi: 'Quando Di Maggio mi parlò della trattativa'
Cattafi: 'Quando Di Maggio mi parlò della trattativa' PDF Stampa E-mail
Documenti - Altri documenti
Scritto da Adnkronos   
Venerdì 19 Ottobre 2012 20:29
19 ottobre 2012 - "In quel frangente Di Maggio mi disse: 'abbiamo deciso che dobbiamo prendere la cosa in mano e dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo portare avanti una trattativa'. In questo momento non sono proprio in grado di ricordare con precizione se Di Maggio uso' proprio il termine 'trattativa' ma il concetto era comunque quello". A parlare e' Roberto Pio Cattafi, avvocato, oggi detenuto per associazione mafiosa e dichiarante. E' stato lui lo scorso 28 settembre a rendere dichiarazioni davanti ai pm di Messina su quanto avrebbe appreso nel 1993 da Francesco Di Maggio, l'ex vicedirettore del Dap. In quel periodo, appena un anno dopo le stragi l'Italia era in ginocchio e secondo la Procura di Palermo sarebbe stata avviata una trattativa tra lo Stato e Cosa nostra per fare terminare la strategia stragista. I verbali degli interrogatori resi da Cattafi sono stati depositati oggi al processo a carico del generale Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra per la mancata cattura del boss Provenzano nel '95. "Ricordo che Di Maggio da persona schietta qual era disse: 'dobbiamo bloccarli questi porci' o comunque qualcosa del genere. Il senso era chiaro - spiega ancora il dichiarante Cattafi - egli si riferiva al fatto che voleva 'disinnescare' e bloccare le stragi. Sempre in quel frangente Di Maggio mi disse che bisognava mandare un messaggio a Santapaola (il boss catanese in carcere ndr) e che 'bisognava smetterla con questo casino' e che in cambio c'era la disponibilita' da 'parte nostra', ossia da parte delle istituzioni a concedere benefici". Proprio oggi il fratello di Francesco Di Maggio, Salvatore Di Maggio, deponendo al processo Mori ha ribadito che l'ex vicecapo del Dap "non voleva revocare il carcere duro per i mafiosi" mentre nel '93 l'allora ministro Giovanni Conso firmo' "in piena autonomia", la revoca del 41 bis per trecento detenuti.
"Di Maggio fu generico - continua Cattafi - e si limito' a parlare di benefici, non menziono' il 41 bis. In questo momento ricordo che esclamo': 'gli diamo benefici ma basta che smettano di rompere i co...". Poi lo stesso Cattafi, interrogato dai pm Antonio Ingroia, Antonino Di Matteo e Francesco Del Bene, ha ribadito: "Mentre ero detenuto ho ricevuto delle telefonate dal ministero ed in particolare dal dottore Francesco Di Maggio. Volendo essere piu' precisi, venivo portato nella stanza del direttore Quattrone, costui chiamava il ministero e mi passava il dottore Di Maggio". Di Maggio avrebbe quindi chiesto Cattafi, come riferisce lo stesso dichiarante-pentito, di avvicinare non solo Salvatore Cuscuna' per avere un contatto con il boss catanese Benedetto Santapaola nel centro clinico del carcere a San Vittore nel 1993, ma anche il mafioso palermitano Ugo Martello. Il tutto per 'convincere' i mafiosi ad una dissociazione. "Tra il 1994 ed il 1995, mentre ero detenuto ad Opera Di Maggio mi comunico' che sarebbe arrivato nella mia stessa sezione un personaggio importante appartenente alla mafia palermitana, Ugo Martello'', ha detto Cattafi. ''Mi chiese di recare un preciso messaggio a Martello. Mi disse di fare amicizia con lui e di comunicargli un messaggio che doveva poi essere recapitato da Martello agli altri mafiosi palermitani: in sostanza doveva portare avanti il discorso della dissociazione e che in cambio costoro avrebbero ricevuto dei vantaggi da parte delle istituzioni - ha raccontato ancora Cattafi ai pm - Di Maggio mi specifico' che se si fosse portato avanti il discorso della dissociazione ben presto ci sarebbe stato un atteggiamento di emulazione da parte dei mafiosi e dopo le prime dissociazioni ben presto ne sarebbero arrivate tante altre". Ma Cattafi avrebbe avuto paura di avvicinare Martello. Nel corso degli interrogatori Cattafi ha parlato anche di un incontro in un bar con Di Maggio e alcuni ufficiali del Ros. "Qualcuno di questi ufficiali era particolarmente spiritoso - ha detto - e raccontava barzellette. Non escludo che fra costoro ci fosse anche il generale Mori, ma onestamente non posso dirlo con certezza". Cattafi verra' ascoltato nel processo Mori tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre in una data ancora da stabilire.

Adnkronos






Comments:

Commenti
Cerca RSS
Solo gli utenti registrati possono inviare commenti!

3.26 Copyright (C) 2008 Compojoom.com / Copyright (C) 2007 Alain Georgette / Copyright (C) 2006 Frantisek Hliva. All rights reserved."