Caro Salvatore
grazie per questa lettera così bella. Ancora una volta sei il nostro punto fermo. Ancora una volta resto ammirato da quanto complessa e straordinaria è la tua “normalità”.
La tua capacità di analizzare in profondità il significato politico della composizione delle liste, di evidenziare le strategie che le hanno prodotte, di segnalare preoccupazioni ed opacità che si nascondono dietro scelte forzate ed imposte.
La franchezza dolorosa e spietata con cui analizzi i comportamenti di chi hai sostenuto, senza farti frenare dall'amicizia, ma, ancora una volta spinto solo dall'amore della verità e dal bisogno immancabile di dirla.
La fraternità sentita e dichiarata per tutti quanti hanno condiviso le tue lotte e che non hai mancato di sostenere di fronte ad ogni argomentazione contraria, spinto solo dal sentire superiore della gratitudine.
Grazie per aver saputo aspettare, nella tempesta delle critiche, dei dubbi, delle incertezze delle delusioni delle sconfessioni e delle rinunce senza mai allontanarti dalla postazione presidiata dal tuo cuore di amico e testimone di valori sopravvissuti.
Grazie per averci alla fine detto che è così difficile separare la ragione dal torto, che spesso bisogna accettare che stiano insieme e che ciò può essere concesso quando in certe persone ci crediamo, quando il valore che a loro riconosciamo è al di sopra di ogni tentennamento e di ogni calunnia e quando l'amore per la loro storia, concede credito, speranza e pacificazione.
E grazie per averci tenuto uniti ancora una volta in questo momento così difficile intorno a te, alle tue lacerazioni, alla tua trasparente bellezza.
Io ti scrivo solo ora perché questa tua lettera mi ha pacificato con tante contraddizioni che ogni giorno si acuivano e con un mio silenzio dettato anche da un'altra ragione: la mia candidatura in uno schieramento politico diverso da quello di Antonio Ingroia, il Movimento 5 Stelle ed, imprevistamente, la mia nomina avvenuta 5 giorni fa, a consigliere comunale a Venezia per lo stesso movimento, al posto di un collega dimissionario.
Il tuo sostegno finale al nostro movimento mi ridà slancio e nuovo impegno a restarti a fianco come potrò nei limiti delle possibilità che, come uomo di partito, mi saranno concesse per continuare a cercare di tenere la mia agenda rossa all'altezza della tua.
Un abbraccio Gianluigi
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