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De Gennaro: 'Diversa strategia Riina-Provenzano? Non ricordo, anche se non posso escluderlo' PDF Stampa E-mail
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Scritto da ANSA e AGI   
Martedì 12 Febbraio 2013 14:28
di ANSA e AGI - 12 febbraio 2013
STATO-MAFIA: UDIENZA PRELIMINARE A ROMA, SENTITO DE GENNARO

(ANSA) - ROMA, 12 FEB - E' in corso nell'aula bunker di Rebibbia l'udienza preliminare del processo per la presunta trattativa tra Stato e mafia. Viene ascoltato da circa un'ora il prefetto Gianni De Gennaro, che dal '91 e' stato prima vicedirettore e poi direttore della Dia. De Gennaro, che e' parte offesa del reato di calunnia contestato a Massimo Ciancimino, risponde alle domande del gup Piergiorgio Morosini sulle modalita' d'indagine della Dia negli anni delle stragi di mafia. Sono presenti in aula lo stesso Massimo Ciancimino, il senatore Nicola Mancino, all'epoca ministro dell'Interno, e sono in collegamento dai rispettivi luoghi di detenzione i boss Salvatore Riina, Giovanni Brusca, Leoluca Bagarella e Antonino Cina'. E' prevista oggi anche la deposizione del dichiarante Paolo Bellini, estremista di destra che ha parlato in passato di una seconda presunta trattativa.
ANSA


STATO-MAFIA: DE GENNARO, NON RICORDO PERICOLO ATTENTATI A MANNINO
 (AGI) - Palermo, 12 feb. - "Colleghiamo l'omicidio Lima alla strage di Capaci per una logica di terrorismo mafioso". Lo ha detto l'ex capo della polizia, oggi sottosegretario con delega alla Sicurezza, Gianni De Gennaro, sentito oggi nell'aula bunker di Rebibbia a Roma nell'udienza preliminare per la trattativa Stato-mafia, dal Gup di Palermo, Piergiorgio Morosini. L'omicidio dell'eurodeputato della Dc Salvo Lima nel marzo del 1992 "fu grave pero' non lo collegai subito", ha aggiunto De Gennaro, che ha detto di non ricodare se dopo questo delitto e la strage di Capaci abbia "avvertito il pericolo di altri attentati a uomini politici". In particolare, il teste ha sottolineato: "Non ricordo pericoli di attentati a Mannino", l'ex ministro democristiano del Mezzogiorno imputato nel procedimento. Secondo l'accusa, Mannino si sarebbe attivato per la trattativa nel timore di essere ucciso dalla mafia.
AGI



STATO-MAFIA: DE GENNARO, NON INFORMATO DI RAPPORTI ROS-CIANCIMINO
 (AGI) - Palermo, 12 feb. - "Non fui a conoscenza di rapporti tra il Ros e Ciancimino nel '92": cosi' l'ex capo della polizia Guianni De Gennaro, ha negato davanti al Gup di Palermo Piergiorgio Morosini, nel corso dell'udienza preliminare per la trattativa Stato-mafia, di aver saputo dei contatti che alcuni ufficiali del Reparto operativo speciale dei carabinieri avevano avviato con l'ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino. Contatti che, per l'accusa, si inseriscono nella trattativa: Ciancimino avrebbe fatto da tramite con i boss corleonesi mandanti delle stragi. "Di solito non si dava notizia di tali iniziative", ha osservato ancora De Gennaro, sentito nell'aula di Rebibbia a Roma. "Parlai di Ciancimino a Falcone, ma non ricordo come lo inquadrasse", ha poi affermato De Gennaro rispondendo al Gup, e ha anche escluso di essersi mai occupato dell'inchiesta su mafia e appalti. Terminate le domande del Gup Morosini, l'udienza nell'aula di Rebibbia e' stata sospesa.
AGI

 

STATO-MAFIA: DE GENNARO, PARISI MAI PARLATO DI RIDURRE CONTRASTO
(AGI) - Roma, 12 feb. - L'ex capo della Polizia, Vincenzo Parisi, "a me non ha mai detto che bisognava ridurre il contrasto" al fenomeno mafioso. Lo ha detto l'ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, sentito dal Gup di Palermo Piergiorgio Morosini durante l'udienza preliminare per la trattativa Stato-mafia, nell'aula bunker di Rebibbia a Roma. De Gennaro ha negato anche di aver mai sentito Parisi esprimere perplessità  sul 41bis o parlare di un'eccessiva durezza di questo strumento.
AGI



STATO-MAFIA:DE GENNARO,DIVERSA STRATEGIA RIINA-PROVENZANO? NON SO

(AGI) - Roma, 12 feb. - "Per quanto mi riguarda Riina e Provenzano erano la stessa cosa, erano i capi di Cosa Nostra, e non ricordo in modo preciso se dalle indagini risultasse che ci fossero due componenti diverse o queste divergenze" tra una mafia 'stragista' e una piu' 'morbida'. Lo ha detto l'ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, rispondendo al pm Nino Di Matteo durante l'udienza preliminare per la trattativa Stato-mafia, nell'aula bunker di Rebibbia a Roma. "Emergevano forse valutazioni di questo genere" all'interno del materiale investigativo, "ma io non ne ho un ricordo preciso, anche se non posso escluderle".
AGI



STATO-MAFIA: DE GENNARO, IO AVREI PERQUISITO SUBITO COVO RIINA

Roma, 11 feb. - "La perquisizione a casa di Riina l'avrei fatta subito". Lo ha detto l'ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, sentito come teste durante l'udienza preliminare per la trattativa Stato-mafia, nell'aula bunker di Rebibbia a Roma. Interpellato su sue presunte divergenze con l'ex comandante dei Ros, Mario Mori, De Gennaro ha precisato: "Non ho mai avuto contrapposizioni con il generale Mori, anche se sul metodo investigativo posso non essere stato d'accordo". Mori e' stato processato a Palermo proprio per il ritardo nella perquisizione del covo di via Bernini subito dopo la cattura di Toto' Riina il 15 gennaio del 1993 a Palermo.
AGI






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