Davanti alle difficoltà non bisogna arrendersi.
Al contrario, devono stimolarci a fare sempre di più e meglio, o superare gli ostacoli per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati.
di AGI - 20 febbraio 2013
Palermo, 20 feb. - Bernardo Provenzano puo' tornare in carcere, in un settore adeguatamente attrezzato per la sua malattia, a terminare la convalescenza: lo ha deciso il Gup di Palermo, Piergiorgio Morosini, che ha esaminato i bollettini medici e ha constatato il miglioramento fisico del boss corleonese, le cui condizioni mentali rimangono comunque assai critiche, dopo l'operazione urgente alla testa, cui il detenuto fu sottoposto nell'ospedale di Parma, il 17 dicembre scorso. Il Gup, che ha disposto nuovi accertamenti clinici, si e' pronunciato nell'ambito del procedimento per la trattativa Stato-mafia, in cui Provenzano e' tra gli imputati, ma la sua posizione e' stata stralciata. Morosini ha affidato anche ai due esperti gia' nominati per verificare le capacita' mentali del capomafia, Renato Ariatti e Andrea Stracciari, il compito di completare l'accertamento, per stabilire se Provenzano, imputato all'udienza preliminare del procedimento per la trattativa Stato-mafia, abbia la capacita' di partecipare validamente al processo. Nell'attesa della nuova visita, prevista per il 28 febbraio, la sua posizione rimane stralciata rispetto al filone principale, in cui sono coinvolte altre undici persone. Il giudice ha anche acquisito - e sta esaminando - le immagini dei colloqui in carcere tra il boss e i familiari e le riprese video all'esterno della cella singola in cui si trova il capomafia corleonese.