.......la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
di ANSA
PALERMO, 22 FEB - L'avvocato Rosalba Di Gregorio, legale del boss Bernardo Provenzano, ha depositato alle Procure di Caltanissetta e Palermo una richiesta di revoca del carcere duro per il suo assistito. Annunciata nei giorni scorsi l'istanza e' stata oggi formalmente presentata all'ufficio dei pm, per legge incaricati dell'esecuzione della pena, perche' lo mandino al Guardasigilli competente sull'applicazione del 41 bis ai capimafia. Viste le gravissime condizioni mentali di Provenzano, reduce da un intervento al cervello, secondo il difensore, la funzione preventiva del carcere duro, istituito per impedire i contatti tra i boss detenuti e l'associazione mafiosa, sarebbe venuta meno. ''Provenzano non e' piu' in condizioni di scrivere, ne' appare in grado di veicolare alcunche''', si legge nell'istanza: per cui il carcere duro ''diventa in questo caso una forma di pena aggiuntiva''. I medici dell'ospedale di Parma che hanno in cura il padrino di Corleone ne hanno disposto il trasferimento dal nosocomio nella sezione ospedaliera del carcere. Il boss, le cui condizioni fisiche sono migliorate, dovrebbe essere riportato nell'istituto di pena nelle prossime ore. Restano gravissime, invece, le condizioni mentali di Provenzano affetto da un ''declino cognitivo patologico''. Il 28 febbraio il gup che lo giudica nel processo sulla trattativa Stato-mafia incarichera'' i periti di completare i test - le operazioni dovrebbero cominciare l'1 marzo - per accertare se il capomafia e' in grado di partecipare coscientemente al procedimento. La sua posizione e' stata stralciata da quella degli altri imputati. Nel caso di responso negativo l'udienza dovrebbe essere sospesa.
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