Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla.
Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare. Paolo Borsellino
Ci stiamo domandando perché ha dovuto capitare a noi.
Perché tanta sofferenza per avere giustizia, provocata anche da cavilli che davvero non possiamo comprendere.
Il PM Di Matteo, impegnato nel difficile processo trattativa Stato-mafia a cercare di districare una volta per tutte una matassa incredibile, intrisa di 'non ricordo' da parte di uomini dello Stato per quella terribile stagione delle stragi del 1993, deve ora affrontare un ennesimo problema: l’azione disciplinare nei suoi confronti per una violazione minore.
Non vogliamo e non ci compete entrare nel merito della Corte di Cassazione, ma non possiamo non notare come ogni volta che si apre uno spiraglio per far luce sulla morte dei nostri figli, c’è sempre qualcosa che non va, qualcosa che incombe di più importante.
Il giudice Gabriele Chelazzi fu messo in una nota di 67 Magistrati, per essere richiamato perché il suo ufficio si era dimenticato di mandare un avviso in carcere e l’uomo di legge stava indagando a ritmo serrato su fatti gravissimi, sui “concorrenti esterni a cosa nostra” per le stragi del 1993.
Insomma Magistrati uccisi nel 1992, Magistrati sempre difficoltà, nella ricerca di quella verità che ha visto morire 5 persone a Firenze in via dei Georgofili e tantissimi rimasero feriti.
Più i giorni scorrono e più abbiamo l’impressione che la verità non l’avremmo mai, perché forse davvero troppo terribile.
Comunichiamo però che essendo noi in grado di sopportare qualunque verità, visto il prezzo che abbiamo pagato, non smetteremo mai di cercarla.
Giovanna maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili